20/12/1862 - Da Firenze per Conegliano - Interpretazione di una tassazione

Forum di discussione sulle emissioni e la storia postale del Regno Lombardo-Veneto.

Moderatore: fildoc

Rispondi
Avatar utente
Aldo Vidotto
Messaggi: 176
Iscritto il: 22 luglio 2007, 17:31

20/12/1862 - Da Firenze per Conegliano - Interpretazione di una tassazione

Messaggio da Aldo Vidotto »

Ciao a tutti,
ho acquistato dalla collezione di un amico questa lettera che faceva parte di una importante collezione.
Guardando e riguardando mi sono venuti dei dubbi sulla descrizione (nell'attesa di parlarne con Lui, in questo momento non sono in grado di contattarlo) gradirei conoscere il vostro parere.
La lettera e la descrizione
da firenze a conegliano0001.jpg


Il mio dubbio è nella spiegazione della tassazione.
La lettera è sottoaffrancata di 15 centesimi italiani ma copre per intero la parte italiana (28cent) con un residuo di 12 centesimi (40 - 28) correttamente riportato sul fronte.
In arrivo il conteggio per la tassazione:
15 mancanti quindi 30 di tassa totali meno 12 di debito dello stato italiano rimangono 18 centesimi che diviso 2,5 danno appunto 7.2 Soldi arrotondati a 7.

Cosa ne pensate?

Grazie ciao Aldo
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Ho abbandonato Repubblica nuova nel 2006 - Colleziono Lombardo Veneto con annulli Conegliano - Stati Uniti nuovi - Regno.
Avatar utente
francesco luraschi
Messaggi: 2788
Iscritto il: 14 luglio 2007, 18:08
Località: Como

Re: lettera da Firenze a Conegliano

Messaggio da francesco luraschi »

Aldo,

ti posso aiutare solo molto parzialmente. Infatti non mi è chiaro quando scrivi: "15 mancanti quindi 30 di tassa totali": se la posta italiana optava per l'affrancatura fino al confine (28 cent) la posta austriaca si muoveva di conseguenza. Almeno penso... :mmm:

La tariffa interna austriaca per la II distanza era di 10 soldi, ovvero 30 centesimi del vecchio conio, che al cambio attale con la lira italiana facevano 12 soldi.

Se a questa cifra togli i 12 centesimi (4.8 soldi) preventivamente incassati dall'amministrazione postale austriaca, che poi sarebbero dovuti essere rimborsati all'amministrazione italiana, ottieni effettivamente 7.2 soldi arrotondati a 7 e siglati sul frontespizio a carico del destinatario.

Più di questo non so dirti :dub: Alla fine è uscita una terza versione che è un mix tra le due precedenti :dub:

Ciao: Francesco
I nostri articoli:

https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_

Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.

Ciao: Francesco
Avatar utente
Aldo Vidotto
Messaggi: 176
Iscritto il: 22 luglio 2007, 17:31

Re: lettera da Firenze a Conegliano

Messaggio da Aldo Vidotto »

Ciao Francesco,
grazie del tuo intervento.
Il tragitto della lettera era da S2 a A2 e per essere franca, secondo la convenzione, l'affrancatura doveva essere di 55 centesimi quindi essendo affrancata per 40 centesimi ne mancano 15.
La convenzione prevedeva che di questi 55 centesimi 28 erano di spettanza Italiana e 27 per all'Austria.
Quello che vorrei capire se una lettera (dal Regno al Lombardo Veneto) in regime di convenzione postale e insufficientemente affrancata veniva tassata per il doppio del mancante.
Ciao Aldo
Ho abbandonato Repubblica nuova nel 2006 - Colleziono Lombardo Veneto con annulli Conegliano - Stati Uniti nuovi - Regno.
Avatar utente
Tergesteo
Messaggi: 6166
Iscritto il: 14 settembre 2009, 14:50
Località: Trieste

Re: lettera da Firenze a Conegliano

Messaggio da Tergesteo »

Ciao Aldo, Ciao:

Io proverei a ragionare così:

L'Italia era soddisfatta dai suoi 28 centesimi e passava la patata bollente all'Austria,concedendole 12 centesimi,che abbiamo convertito in 4 soldi.

Il ragionamento dovrebbe essere il seguente:l'Austria ha bisogno di altri 6 soldi per portare la lettera fino a destino.

Se applicasse la multa originaria di 3 carantani,diventati poi 5 soldi,prevista per le lettere sotto affrancate,dovrebbe pretendere 11 soldi!

Ma non credo che questa multa fosse applicabile in questo caso.

Credo che agli austriaci non importasse niente dei francobolli sardi e guardassero soltanto le loro spettanze in moneta sonante.

E' probabile che l'impiegato dell'ufficio di Conegliano ragionò come te,ma credo avesse torto e che la nota esplicativa della tua interessantissima lettera sia giusta (almeno rispetto alla prassi).

La convenzione tra l'Italia e l'Austria era stata ripristinata da poco e probabilmente,non tutti avevano le idee chiare!

Ciao: Ciao:

Benjamin
Lombardo Veneto (filatelia, annulli e storia postale), Toscana filatelia e storia postale dell'antica provincia di Arezzo, colori della IVa di Sardegna, ed a livello filatelico tutti gli ASI
Lettonia,Lituania ed Estonia
Classici di Francia, Gran Bretagna e Russia
Israele, annulli turchi, Levante, mandato britannico, interim e dal 1948 a oggi

"Non temete nuotare contro il torrente, è d'un anima sordida pensare come il volgo, perché il volgo è in maggioranza."

Giordano Bruno
Avatar utente
Tergesteo
Messaggi: 6166
Iscritto il: 14 settembre 2009, 14:50
Località: Trieste

Re: lettera da Firenze a Conegliano

Messaggio da Tergesteo »

Ho trovato la risposta esatta nel Del Bianco,primo volume,pagina 232:

img222956.jpg


Ciao: Ciao:

Benjamin
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Lombardo Veneto (filatelia, annulli e storia postale), Toscana filatelia e storia postale dell'antica provincia di Arezzo, colori della IVa di Sardegna, ed a livello filatelico tutti gli ASI
Lettonia,Lituania ed Estonia
Classici di Francia, Gran Bretagna e Russia
Israele, annulli turchi, Levante, mandato britannico, interim e dal 1948 a oggi

"Non temete nuotare contro il torrente, è d'un anima sordida pensare come il volgo, perché il volgo è in maggioranza."

Giordano Bruno
Avatar utente
Aldo Vidotto
Messaggi: 176
Iscritto il: 22 luglio 2007, 17:31

Re: lettera da Firenze a Conegliano

Messaggio da Aldo Vidotto »

Grande Benjamin,
grazie.

Quindi al destinatario dovevano essere chiesti i 15 centesimi mancanti e la tassazione della lettera doveva essere di 6 soldi (15:2,5).
Corretta quindi la prima descrizione che accompagna la lettera.

Grazie ancora Aldo
Ho abbandonato Repubblica nuova nel 2006 - Colleziono Lombardo Veneto con annulli Conegliano - Stati Uniti nuovi - Regno.
Avatar utente
francesco luraschi
Messaggi: 2788
Iscritto il: 14 luglio 2007, 18:08
Località: Como

Re: lettera da Firenze a Conegliano

Messaggio da francesco luraschi »

Sono d'accordo! :clap:

Ho trovato pure questo a conferma:

http://www.storiapostalemagazine.it/num ... mbre63.htm

Ciao: Francesco
Ultima modifica di francesco luraschi il 7 luglio 2013, 19:26, modificato 1 volta in totale.
I nostri articoli:

https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_

Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.

Ciao: Francesco
Avatar utente
Tergesteo
Messaggi: 6166
Iscritto il: 14 settembre 2009, 14:50
Località: Trieste

Re: lettera da Firenze a Conegliano

Messaggio da Tergesteo »

Grande Benjamin,
grazie.

Quindi al destinatario dovevano essere chiesti i 15 centesimi mancanti e la tassazione della lettera doveva essere di 6 soldi (15:2,5).
Corretta quindi la prima descrizione che accompagna la lettera.

Grazie ancora Aldo


Ovviamente sì!

Il destinatario era debitore di 6 soldi,non 7.Forse all'ufficio di Conegliano sbagliarono i conti.

Ritengo comunque che andassero convertiti prima i 12 centesimi di lira italiana in 4 soldi austriaci per arrivare a 6 soldi in difetto dalla tariffa di 10 soldi.

Ciao: Ciao:

Benjamin
Lombardo Veneto (filatelia, annulli e storia postale), Toscana filatelia e storia postale dell'antica provincia di Arezzo, colori della IVa di Sardegna, ed a livello filatelico tutti gli ASI
Lettonia,Lituania ed Estonia
Classici di Francia, Gran Bretagna e Russia
Israele, annulli turchi, Levante, mandato britannico, interim e dal 1948 a oggi

"Non temete nuotare contro il torrente, è d'un anima sordida pensare come il volgo, perché il volgo è in maggioranza."

Giordano Bruno
Avatar utente
francesco luraschi
Messaggi: 2788
Iscritto il: 14 luglio 2007, 18:08
Località: Como

Re: lettera da Firenze a Conegliano

Messaggio da francesco luraschi »

Però nella dida iniziale compare pure un riferimento alla tratta interna (10 soldi): questo dato quindi è ininfluente?


Ciao: Francesco
I nostri articoli:

https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_

Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.

Ciao: Francesco
Avatar utente
francesco luraschi
Messaggi: 2788
Iscritto il: 14 luglio 2007, 18:08
Località: Como

Re: lettera da Firenze a Conegliano

Messaggio da francesco luraschi »

Mah,

se la legge postale è stata rispettata avrebbero dovuto fare:

(27:2.5)-(12:2.5)=6

Per me che capisco nulla di questo periodo (!!!!) hanno applicato la tassa per le lettere interne, oppure la loro spettanza per le lettere spedite in senso inverso???,tradotta in cent: 10 soldi= 30 centesimi:

(30:2.5)-(12:2.5)= 7.2 Una piccola speculazione???

Mi sento di escludere che la tassa fosse il doppio del porto mancante. Gli austriaci non seguivano questo metodo, almeno fino al 1859.

Ribadisco la mia inesperienza in merito

Ciao: Francesco
I nostri articoli:

https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_

Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.

Ciao: Francesco
Avatar utente
Tergesteo
Messaggi: 6166
Iscritto il: 14 settembre 2009, 14:50
Località: Trieste

Re: lettera da Firenze a Conegliano

Messaggio da Tergesteo »

Però nella dida iniziale compare pure un riferimento alla tratta interna (10 soldi): questo dato quindi è ininfluente?


Eccome che è influente:è quello che stavo dicendo dall'inizio!

Agli austriaci,non gliene importava niente del percorso sardo-italiano,ma solamente della tariffa austriaca interna!

E' per questo che dico che avrebbero dovuto ragionare su 4 soldi pagati a fronte di 10 necessari e non dell'importo pagato in partenza in valuta italiana.

Non lo fecero!

Magari questa tua interpretazione:

Per me che capisco nulla di questo periodo (!!!!) hanno applicato la tassa per le lettere interne, oppure la loro spettanza per le lettere spedite in senso inverso???,tradotta in cent: 10 soldi= 30 centesimi:

(30:2.5)-(12:2.5)= 7.2 Una piccola speculazione???


Può essere il ragionamento errato dell'ufficio di Conegliano.Abbiamo comunque una conferma del fatto che le disposizioni nei confronti delle lettere sotto affrancate erano recenti...

Ciao: Ciao:

Benjamin
Lombardo Veneto (filatelia, annulli e storia postale), Toscana filatelia e storia postale dell'antica provincia di Arezzo, colori della IVa di Sardegna, ed a livello filatelico tutti gli ASI
Lettonia,Lituania ed Estonia
Classici di Francia, Gran Bretagna e Russia
Israele, annulli turchi, Levante, mandato britannico, interim e dal 1948 a oggi

"Non temete nuotare contro il torrente, è d'un anima sordida pensare come il volgo, perché il volgo è in maggioranza."

Giordano Bruno
Avatar utente
francesco luraschi
Messaggi: 2788
Iscritto il: 14 luglio 2007, 18:08
Località: Como

Re: lettera da Firenze a Conegliano

Messaggio da francesco luraschi »

Benjamin,

diciamo che il del Bianco non ci aiuta nell'interpretazione della lettera quando scrivendo che prima del 1862 le lettere sottoaffrancate venivano considerate spedite in PA (impossibile): venivano semplicemente considerate "franco confine" e l'altro Stato se ne disinteressava tassando per l'interno. Mi vengono in mente le lettere dal Veneto alla Lombardia affrancate con francobolli e tassate in decimi di lira o soldi.

Poi c'è il discorso della conversione dei 10 soldi in centesimi, la riconversione in soldi sia del debito italiano sia del porto austriaco.

Ma non sarebbe stato più corretto fare 10-4.8= 5.2 arrotondati a 6 come è stato già scritto?

Sicuramente erano i primi tempi della convenzione, come dici giustamente tu, e mettere insieme soldi e centesimi (le famose pere e mele)non deve essere stato facile.

Ciao: Francesco
I nostri articoli:

https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_

Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.

Ciao: Francesco
Avatar utente
Aldo Vidotto
Messaggi: 176
Iscritto il: 22 luglio 2007, 17:31

Re: lettera da Firenze a Conegliano

Messaggio da Aldo Vidotto »

francesco luraschi ha scritto:

Per me che capisco nulla di questo periodo (!!!!) hanno applicato la tassa per le lettere interne, oppure la loro spettanza per le lettere spedite in senso inverso???,tradotta in cent: 10 soldi= 30 centesimi:

(30:2.5)-(12:2.5)= 7.2 Una piccola speculazione???

Ciao: Francesco


Ciao Francesco,
questa ipotesi mi piace e penso che a Conegliano sia andata proprio così (30:2.5)-(12:2.5)= 7.2 arrotondato a 7.
Calcolo sbagliato ovviamente viste le disposizioni in vigore tra le due amministrazioni.
Ciao Aldo
Ho abbandonato Repubblica nuova nel 2006 - Colleziono Lombardo Veneto con annulli Conegliano - Stati Uniti nuovi - Regno.
Avatar utente
ari
Amministratore
Messaggi: 1678
Iscritto il: 13 luglio 2007, 7:58
Località: Jerusalem, Israel

Re: lettera da Firenze a Conegliano

Messaggio da ari »

Ciao: Ciao:

Se ben ricordo dal 15 Settembre 1859 al 14 Maggio 1862 le lettere sottoaffrancate o non affrancate facevano la via di Svizzera.

Era l'unico modo per recuperare il credito da parte Sarda/Austriaca.
Avatar utente
fildoc
Messaggi: 11499
Iscritto il: 16 luglio 2007, 22:12
Località: Verona

Re: lettera da Firenze a Conegliano

Messaggio da fildoc »

Io mi limito a fare i conti della serva.... anzi da impiegato
Per convenzione al LV spettavano 27 centesimi?
Si', ok :!:

... dunque la tariffa per il LV era 10 soldi :mmm: ...
ma allora la tariffa da 10 soldi aveva il cambio a 2,7 ... :idea:

Con 10 centesimi son 2,7 soldi e con 12 centesimi, che sono poco di piu', saranno 3 soldi quindi ne mancano 7 :!:

I conti tornano perfettamente!

A voi scoprire l'innocente errore dell'impiegato....
;-) ;-) ;-)
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!


ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
Fildoc
Avatar utente
Aldo Vidotto
Messaggi: 176
Iscritto il: 22 luglio 2007, 17:31

Re: lettera da Firenze a Conegliano

Messaggio da Aldo Vidotto »

Ciao,
penso che i ragionamenti da fare siano due distinti:

1 - ragionamento sul mancante, mancano 15 centesimi quindi 6 soldi (15:2.5) per questa ipotesi l'impiegato avrebbe dovuto conoscere la convenzione entrata in vigore ad ottobre.

2 - ragionamento sulla tariffa austriaca, 10 soldi di cui 4,80 già pagati (debito italiano 12 cent. 12:2,5=4,8) restano 5,2 soldi ma non è andata così.
Sulla tariffa l'impiegato può aver ragionato così: tariffa seconda distanza 10 soldi corrispondenti ai vecchi 30 centesimi da cui sottrarre 12 centesimi di debito italiano restano 18 centesimi pari a 7,2 soldi. (mi piace il ragionamento di Francesco).

Comunque una cosa è chiara il destinatario ha pagato in più per avere la lettera

Ciao: Ciao: Aldo

Revised by Lucky Boldrini - March 2016
Ho abbandonato Repubblica nuova nel 2006 - Colleziono Lombardo Veneto con annulli Conegliano - Stati Uniti nuovi - Regno.
Rispondi

Torna a “Regno Lombardo-Veneto”

SOSTIENI IL FORUM