

chiedo un conforto agli appassionati di storia postale democratica e non in relazione all'uso isolato del 5 ire in tariffa di manoscritto 1° porto per l'interno. Premetto che sulla pubblicazione di Stefano Orlandi edita da Vaccari "La storia postale della democratica negli usi per l'interno" a questo uso isolato viene assegnato un punteggio pari a 0 e quindi comunissimo.
In linea teorica non posso non concordare con l'autore per i motivi che di seguito elenco:
1) la tariffa in questione rimase in vigore per oltre un anno dal 1/2/1946 al 24/3/1947;
2) la tariffa di manoscritto 1° porto direi che è alquanto comune;
3) il francobollo in questione era ormai in largo uso su tutto il territorio nazionale;
4) le possibili alternative all'uso del 5 lire democratica erano a) il 5 lire imperiale con fasci la cui validità termina il 30/6/1946 praticamente introvabile in periodo di repubblica, credo se ne conoscano solo un paio di usi b) il 5 lire luogotenenza la cui validità termina il 18/7/1946 c) il 5 lire Avvento della Repubblica emesso il 31/10/1946.
Nella realtà, almeno per me, però le cose cambiano, colleziono storia postale democratica da oltre 15 anni, devo dire he mi sono passati per le mani migliaia di oggetti, ma di 5 lire su manoscritto ne ho a fatica trovato uno solo che conservo gelosamente.
Al contrario ho reperito tantissimi manoscritti sempre in tariffa di 5 lire ma con affrancature plurime, monocolori e miste.
Da qui nasce la mia richiesta, sono stato solo sfortunato oppure trattasi di un uso effettivamente di difficile reperibilità.
Attendo risposte in merito.
Ciao Giampiero Fusari.