Ma, infatti, sono io che sconto una ignoranza cosmica in fatto di aste ...
Quelle rarissime volte che ho preso parte a un'asta,
non avrei rivelato la mia offerta neanche sotto tortura

mi sarei davvero inc...... se avessi saputo che, su richiesta, lo avesse fatto il banditore.
Tutto il gioco dell'asta, nella prospettiva dei contendenti,
per me è proprio nel non sapere sino a quanto l'altro è disposto a spingersi.
Se lo si rivela, tutto finisce.
L'episodio è reale, anche se i numeri sono convenzionali.
Base d'asta: 100
Offerta massima inviata: 600
Aggiudicazione: 610.
Vi lascio immaginare la ...

...
Con 6 volte la base, uno il lotto se lo sente quasi in tasca, ha già preparato lo spazio nell'album e ... se lo ritrova vuoto per uno scatto, un solo misero scatto, 610 invece che 600 ... e addio ...
Il rammarico è forte perchè, sapendo che qualcun altro ha offerto 610, si sarebbe stati senz'altro disposti a rilanciare a 620, ma ...
... il punto è proprio questo: quell'altro, quello che se l'è portato via 610, fino a quanto si sarebbe spinto?
630? 650? 700? 1000?
Boh, ... non lo so, ed è proprio il fatto di non saperlo, che dà vita al meccaniso d'asta.
Se mi avessero detto: "l'offerta massima è 1000", non lo avrei nemmeno cominciato a battere, e non so quanto il conferente sarebbe stato contento.
Se mi avessero detto: "l'offerta massima è 610", avrei senz'altro rilanciato a 620, e non so quanto il mio contendente sarebbe stato contento.
Insomma, le offerte massime, nella mia percezione, devono rimanere segrete. Proprio come a poker. Se vuoi vedere il mio gioco, metti il denaro sul piatto, giù le carte e vediamo chi la spunta. Altrimenti, il piatto è mio e ... non saprai mai cosa avevo in mano.
Però, ripeto, non avendo di fatto alcuna esperienza, ho forse una visione un tantino "accademica" delle cose
g.