L'enclave Pontificia di Benevento

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filippo_2005
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L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da filippo_2005 »

Ciao, mi piacerebbe parlare di questo argomento... che secondo me è un po "trascurato" dai cataloghi filatelici più in voga. Trascrivo le informazioni che ho reperito nel mio vecchio CEI 2004 ad uso di coloro che non lo posseggono o che possono essere interessati alla cosa. Confido nell'intervento di chi , non tanto tempo fa, mostrò qualche interessantissima lettera in un popolare concorso... al fine di approfondire e di correggere eventuali inesattezze :-)) .

L'enclave di Benevento, in pieno territorio del regno di Napoli, rappresenta per le sue situazioni politiche,sociali ed economiche un suggestivo capitolo della storia postale italiana. Appartenente alla chiesa dal 1053 per donazione dell'Imperatore Enrico II a Papa Leone IX in cambio del Vescovato di Bamberg fu da questa tenuta tranne per il periodo delle lotte tra Papato e Casa imperiale Sveva (sec XII) ed una breve occupazione napoletana (1767-9) fino al 1806 quando Napoleone ne fece un Principato per Carlo di Talleyrand - Pergord. Nel 1815 il congresso di Vienna restituì l'enclave alla Chiesa, ma nell'ottobre 1860 venne annessa alle provincie Napoletane. Il 17 Marzo 1861 entrò a far parte dell'Italia unita.
Le prime bollature con la dicitura Benevento vennero eseguite a Napoli all'arrivo della corrispondenza dall'enclave a partire dall'anno 1800. Dal 1811 la bollatura avveniva nell'officina di Posta Napoletana di Montesarchio e, dal 1852 a Benevento.
Il 1°gennaio 1852 vennero emessi i francoboli pontifici e ne venne inviata provvista all'enclave, ma non venne adoperata. Solo nel 1857 compare una lettera afffrancata con un 2 bajocchi diretta a Napoli.E' ritenuta tra le più rare degli Antichi Stati Italiani. Nel 1858 iniziò l'uso dei bolli Napoletani che continuò anche quando Benevento divenne una provincia del nuovo regno d' Italia.

A parte quella lettera "unica" afrancata con il 2 bajocchi, molto interessanti e "affascinanti" sono secondo me le lettere con i francobolli del Regno di Napoli annullate in arrivo a Napoli .

Il Cei chude con una nota per le lettera da Napoli a Benevento, ricercate poichè pur appartenendo alla chiesa, Benevento godeva delle stesse tariffe in vigore nel Regno di Napoli.

Un bell'Articolo è anche nel Vaccari Magazine n.23 a firma P. Venturini (Lettere da Benevento), con tante immagini.

A parte queste info non ho trovato altro e mi piacerebbe sapere se c'è qualche testo che approfondisce l'argomento.

Ciao:
filippo_2005
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Antonello Cerruti
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Re: L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da Antonello Cerruti »

Per rispondere alle curiosità di Filippo, gli suggerisco di memorizzare - fra le rarità legate a Benevento - le uniche due lettere note dirette nell'enclve ed affrancate con francobolli napoletani da 2 grana.

Cordiali saluti.

Antonello Cerruti
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Andrea61
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Re: L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da Andrea61 »

Da notare che Benevento non era l'unica enclave pontificia nelle Due Sicilie, c'era anche Pontecorvo.

Mi sembra che il Sirotti-Colla parli diffusamente delle due enclavi.

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Lucky Boldrini
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Re: L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da Lucky Boldrini »

Una volta Antonello Cerruti ci mostrò questa lettera da Benevento affrancata con 2 grana.

04-10.jpg


Come di consueto, il francobollo non veniva annullato in partenza.
In arrivo a Napoli, per evitarne il riuso, venne annullato con la griglietta rossa in uso in quell'ufficio.

04-10_particolare.jpg


Si tratta, come quella mostrata la settimana scorsa, di una delle pochissime lettere da Benevento, enclave napoletana in territorio pontificio, affrancate con francobolli borbonici.
Ovviamente, è l'unica con questa tipologia di annullamento.

Ciao:

Luca

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gianni tramaglino
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Re: L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da gianni tramaglino »

filippo_2005 ha scritto:Ciao, mi piacerebbe parlare di questo argomento... che secondo me è un po "trascurato" dai cataloghi filatelici più in voga. Trascrivo le informazioni che ho reperito nel mio vecchio CEI 2004 ad uso di coloro che non lo posseggono o che possono essere interessati alla cosa. Confido nell'intervento di chi , non tanto tempo fa, mostrò qualche interessantissima lettera in un popolare concorso... al fine di approfondire e di correggere eventuali inesattezze :-)) .

L'enclave di Benevento, in pieno territorio del regno di Napoli, rappresenta per le sue situazioni politiche,sociali ed economiche un suggestivo capitolo della storia postale italiana. Appartenente alla chiesa dal 1053 per donazione dell'Imperatore Enrico II a Papa Leone IX in cambio del Vescovato di Bamberg fu da questa tenuta tranne per il periodo delle lotte tra Papato e Casa imperiale Sveva (sec XII) ed una breve occupazione napoletana (1767-9) fino al 1806 quando Napoleone ne fece un Principato per Carlo di Talleyrand - Pergord. Nel 1815 il congresso di Vienna restituì l'enclave alla Chiesa, ma nell'ottobre 1860 venne annessa alle provincie Napoletane. Il 17 Marzo 1861 entrò a far parte dell'Italia unita.
Le prime bollature con la dicitura Benevento vennero eseguite a Napoli all'arrivo della corrispondenza dall'enclave a partire dall'anno 1800. Dal 1811 la bollatura avveniva nell'officina di Posta Napoletana di Montesarchio e, dal 1852 a Benevento.
Il 1°gennaio 1852 vennero emessi i francoboli pontifici e ne venne inviata provvista all'enclave, ma non venne adoperata. Solo nel 1857 compare una lettera afffrancata con un 2 bajocchi diretta a Napoli.E' ritenuta tra le più rare degli Antichi Stati Italiani. Nel 1858 iniziò l'uso dei bolli Napoletani che continuò anche quando Benevento divenne una provincia del nuovo regno d' Italia.

A parte quella lettera "unica" afrancata con il 2 bajocchi, molto interessanti e "affascinanti" sono secondo me le lettere con i francobolli del Regno di Napoli annullate in arrivo a Napoli .

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A parte queste info non ho trovato altro e mi piacerebbe sapere se c'è qualche testo che approfondisce l'argomento.

Ciao:

Splendido argomento Filippo e grazie della puntuale precisazione di Antonello. Per completezza ,l'articolo dell'ingegner Venturini era sola la prima parte e sicuramente non ebbe tempo di farne la seconda, che preannunciava piu' interessante .A memoria ricordo che ,non molto tempo fa, è stata messa in vendita una serie di lettere "beneventane"....domani cerco tra le mie "scartoffie" e eventualmente le posterò ,vista la loro rarità e importanza!Felice domenica !gianni
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filippo_2005
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Re: L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da filippo_2005 »

Erano in una recente asta Italphil, mi pare.
Ciao:
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gianni tramaglino
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Re: L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da gianni tramaglino »

si Filippo...italphil....domani guardo il catalogo ,penso di avelo in ufficio...era un "lotto " mi sembra con partenza 25mila.ciao gianni
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Lucky Boldrini
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Re: L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da Lucky Boldrini »

Sempre Antonello ci propose una volta questa interessante lettera.

04-06c.jpg


Proveniente da Benevento (pochissime le lettere note affrancate provenienti da quell'enclave pontificia in territorio napoletano), questa missiva è affrancata con 1 grano della II tavola.

I francobolli non erano annullati a Benevento bensì, in arrivo, a Napoli dove la corrispondenza era trasportata in sacchi chiusi.

Poichè la tariffa delle lettere era due grana, questa venne tassata ed il francobollo fu annullato con il bollo rosso circolare "Tassa per / insufficiente affrancatura".

Ciao:

Luca

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Antonello Cerruti
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Re: L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da Antonello Cerruti »

Piccolo quesito :-)) : perchè fu tassata solo per 1 grano?
La tassa non era il doppio della somma mancante? ;-)
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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filippo_2005
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Re: L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da filippo_2005 »

Non mi sono documentato postal-storicamente. Dalla mia postazione internet rilevo solo che il destinatario era un personaggio in vista.

http://209.85.229.132/search?q=cache:F0 ... clnk&gl=it

Ciao:

Lettera bellissima, che non ricordavo. L'altra con la griglietta invece, mi era rimasta parecchio impressa

Ciao:
filippo_2005
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agrome
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Re: L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da agrome »

Antonello Cerruti ha scritto:Piccolo quesito :-)) : perchè fu tassata solo per 1 grano?
La tassa non era il doppio della somma mancante? ;-)
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti


Ciao Antonello,

ipotizzo (sono senza libri ) che, dato che nel dicembre 1860 ambedue i territori (enclave benevento e regno delle due sicilie) erano stati occupati da garibaldi, non erano più considerati due stati diversi, ma uno solo e la tassa applicata era quindi quella tra due località all'interno del regno delle due sicile, ossia + 50%.

cordiali saluti
andrea
Andrea Grimaldi

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Antonello Cerruti
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Re: L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da Antonello Cerruti »

agrome ha scritto:
Antonello Cerruti ha scritto:Piccolo quesito :-)) : perchè fu tassata solo per 1 grano?
La tassa non era il doppio della somma mancante? ;-)
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti


Ciao Antonello,

ipotizzo (sono senza libri ) che, dato che nel dicembre 1860 ambedue i territori (enclave benevento e regno delle due sicilie) erano stati occupati da garibaldi, non erano più considerati due stati diversi, ma uno solo e la tassa applicata era quindi quella tra due località all'interno del regno delle due sicile, ossia + 50%.

cordiali saluti
andrea


Neanche prima erano considerati due stati diversi e, comunque, 1 grano mancante + 50% = 1 grano e mezzo.....
Ma la lettera è tassata per 1 grano, non per 1 grano e mezzo. :not: :not: :not: :-)) :-))
Cordiali saluti.
Antonello Ceruti
Giorgio Di Raimo
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Re: L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da Giorgio Di Raimo »

Antonello Cerruti ha scritto:Piccolo quesito :-)) : perchè fu tassata solo per 1 grano?
La tassa non era il doppio della somma mancante? ;-)
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti


forse era missiva da affrancare per 1,5 grana e non 2, tipo circolare di 3 fogli o lettera per circondario di 1 foglio e mezzo?
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Antonello Cerruti
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Re: L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da Antonello Cerruti »

Quanta fantasia....
:not: :not: :not:
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Giorgio Di Raimo
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Re: L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da Giorgio Di Raimo »

per rimanere sul fantasioso :-)) ...l'addetto postale di Napoli staccò il 2 grana non annullato che c'era e ci mise un suo 1 grano ?
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Antonello Cerruti
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Re: L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da Antonello Cerruti »

:uah: :uah: :uah: :uah:
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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pasfil
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Re: L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da pasfil »

Tariffa bordonica per l'interno. Lettera di fogli 1. Affrancata di soli gr. 1, non inferiore alla metà dell'affrancatura prevista, quindi venne tassata di gr. 1 a completamnto della stessa.
Ciao: Ciao: Ciao:
pasfil
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Antonello Cerruti
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Re: L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da Antonello Cerruti »

:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
Mi inchino innanzi a tanta precisione.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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gianni tramaglino
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Re: L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da gianni tramaglino »

Antonello Cerruti ha scritto::clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
Mi inchino innanzi a tanta precisione.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti



All'amico e maestro Antonello un grazie per il sagace quiz...... all'amico Pietro Pasfil i miei personali complimenti.....e mi sa proprio che si sta guadagnando,con i suoi studi, la prima norma di maestro!!!!!!!gianborbone
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pasfil
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Re: L'enclave Pontificia di Benevento

Messaggio da pasfil »

filippo_2005 ha scritto:Ciao, mi piacerebbe parlare di questo argomento... che secondo me è un po "trascurato" dai cataloghi filatelici più in voga. Trascrivo le informazioni che ho reperito nel mio vecchio CEI 2004 ad uso di coloro che non lo posseggono o che possono essere interessati alla cosa. Confido nell'intervento di chi , non tanto tempo fa, mostrò qualche interessantissima lettera in un popolare concorso... al fine di approfondire e di correggere eventuali inesattezze :-)) .

L'enclave di Benevento, in pieno territorio del regno di Napoli, rappresenta per le sue situazioni politiche,sociali ed economiche un suggestivo capitolo della storia postale italiana. Appartenente alla chiesa dal 1053 per donazione dell'Imperatore Enrico II a Papa Leone IX in cambio del Vescovato di Bamberg fu da questa tenuta tranne per il periodo delle lotte tra Papato e Casa imperiale Sveva (sec XII) ed una breve occupazione napoletana (1767-9) fino al 1806 quando Napoleone ne fece un Principato per Carlo di Talleyrand - Pergord. Nel 1815 il congresso di Vienna restituì l'enclave alla Chiesa, ma nell'ottobre 1860 venne annessa alle provincie Napoletane. Il 17 Marzo 1861 entrò a far parte dell'Italia unita.
Le prime bollature con la dicitura Benevento vennero eseguite a Napoli all'arrivo della corrispondenza dall'enclave a partire dall'anno 1800. Dal 1811 la bollatura avveniva nell'officina di Posta Napoletana di Montesarchio e, dal 1852 a Benevento.
Il 1°gennaio 1852 vennero emessi i francoboli pontifici e ne venne inviata provvista all'enclave, ma non venne adoperata. Solo nel 1857 compare una lettera afffrancata con un 2 bajocchi diretta a Napoli.E' ritenuta tra le più rare degli Antichi Stati Italiani. Nel 1858 iniziò l'uso dei bolli Napoletani che continuò anche quando Benevento divenne una provincia del nuovo regno d' Italia.

A parte quella lettera "unica" afrancata con il 2 bajocchi, molto interessanti e "affascinanti" sono secondo me le lettere con i francobolli del Regno di Napoli annullate in arrivo a Napoli .

Il Cei chude con una nota per le lettera da Napoli a Benevento, ricercate poichè pur appartenendo alla chiesa, Benevento godeva delle stesse tariffe in vigore nel Regno di Napoli.

Un bell'Articolo è anche nel Vaccari Magazine n.23 a firma P. Venturini (Lettere da Benevento), con tante immagini.

A parte queste info non ho trovato altro e mi piacerebbe sapere se c'è qualche testo che approfondisce l'argomento.

Ciao:


Ciao Filippo, Buona Pasqua a te ed a tutti gli amici del forum.

Riprendo l'interessante argomento in quanto ritengo importante evidenziare una condizione alquanto particolare sull’uso dei FB borbonici a Benevento:

la fornitura ufficiale dei FB borbonici a Benevento avvenne – in un territorio usurpato allo Stato Pontificio in quanto sotto il dominio papale da circa otto secoli – quando comunque Ferdinando II si era rifugiato a Gaeta, quindi quando i borboni ormai inneggiavano solo pochissimi stendardi nella penisola e vigeva il periodo di dittatura di Garibaldi. Inoltre, vennero ancora utilizzati dopo la proclamazione del Regno d’Italia, quando non era rimasto più nulla dei borboni.

Non Vi sembrano abbastanza particolari queste circostanze? :??: :??:

Ricordo che:

- L’enclave pontificia di Benevento venne fornita dei FB del 1852 dallo Stato Pontificio, ma un’apposita circolare disponeva che da e per Benevento non era possibile affrancare o assicurare la corrispondenza. Ricordo che i francobolli pontifici erano con valore in bajocchi, mentre la moneta circolante in Benevento erano i grana.
- Poichè le lettere non potevano essere affrancate, dal 1858 su quelle dirette nei territori continentali del Regno borbonico venivano apposti FB borbonici per evitare che venissero tassate. Tali FB venivano annullati all’arrivo in Napoli. In merito il prestigioso volume II Sirotti-Colla riporta di un probabile compromesso politico tra le due amministrazioni postali.
- Il 3 settembre 1860, a Benevento un nutrito gruppo di rivoltosi sanniti ammainarono le bandiere dello Stato Pontificio, senza spargimenti di sangue.
- Il 2 ottobre 1860, quando ormai Garibaldi il 7 settembre trionfante era entrato in Napoli ed il precedente giorno Ferdinando II si era imbarcato diretto alla fortezza di Gaeta, venne costituito un governo provvisorio ed il 25 ottobre 1860 un decreto del prodittatore Pallavicino su ordine di Garibaldi proclamò Benevento provincia del Regno di Vittorio Emanuele. Così l’ufficio di Benevento, solo da allora iniziò ad essere fornito di francobolli, dell’emissione borbonica e poi di quelli per le province napoletane.
- Dall’1 marzo 1861 divenne direzione locale alle dipendenze della Direzione Compartimentale di Napoli.
Una bella parte di lettera.
BENEVENTO ASTA HRMERS.jpg


Ciao: Ciao: Ciao:
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