Censimento delle macchine affrancatrici in uso all'utenza

[debene]

a tutti,

che io sappia una ditta per poter utilizzare una macchina affrancatrice ne deve far richiesta
a Poste ed averne il nulla osta.

Esiste una pubblicazione da dove si possa evincere negli anni le ditte che ne hanno fatto richiesta ed
eventuale successiva richiesta di cessazione ?



sergio

[gianfra]

Per quando riguarda il Regno:
Voltaire Bugnoli aveva pubblicato un librone con tutte le rosse del Regno
Di Casola ha un sito robidic.webs.com riguardante sempre il Regno
Sui Bollettini Postali che trovi pubblicati sul sito ISSP di Prato ci sono tutte le attivazione e le cessazioni delle AM. Occorre sfogliare pagina per pagina.

Per la Repubblica non so
Gian Franco

[debene]

Gian Franco,

il testo di Brugnoli ce l'ho e guarderò.
Il sito di Di Casola mi è anche noto e poi guarderò sull'ISSP.

In realtà ho posto male la domanda perchè il risultato della ricerca
mi dovrebbe fornire indicazioni su quali sono attualmente le macchine in funzione.

Grazie comunque.



sergio

[eugenioterzo]

Caro Sergio, su questo argomento esisteva una documentazione molto importante, che io ho potuto vedere e di cui ho preso nota, per quanto riguarda un certo periodo e un certo numero di macchine.
Si tratta di questo: Le poste di ogni sede regionale accettava la domanda da parte di un utente che faceva richiesta di una affrancatrice, a quel punto quando si faceva il collaudo della macchina attraverso la consegna del Punzone di Stato, veniva stampata una striscia con l'impronta completa.
Questa veniva consegnata alle poste e incollata in un librone, e a completamento venivano annotate alcune informazioni, la data di inizio del servizio, il modello della macchina, la matricola e il nome della società detentrice della macchina con i vari dati della collocazione della società (praticamente l'indirizzo).
La cosa interessante che quella pagina diventava una scheda in cui qualsiasi modifica societaria veniva aggiornata allegando la nuova impronta.
Di conseguenza si aveva dopo un certo numero di anni la storia completa della macchina e della Società, e se la ditta cessava l'attività la scheda proseguiva con il nuovo utente.
Puoi capire che massa enorme di dati vi erano in quelle schede.
Tutto questo lo vidi un giorno recandomi presso la direzione di Genova, per parlare con il Direttore proprio su questo argomento (anni 60) lui molto gentile mi fece vedere questo librone, e alla mia domanda che fine faranno questi mi disse: quando non servono più foniscono al macero.
Mi ricordo che gli feci vedere una pubblicazione AICAM, rimase colpito del fatto che ci fossero persone che si occupavano di questa tematica.
Spero di esserti stato utile.
Eugenio

[debene]

Caro Eugenio,

molto utile la tua testimonianza.
Alla fine mi sembra di capire che

non essendo centralizzata la raccolta di domande
non essendoci una conservazione di queste informazioni

difficilmente si posa arrivare ad un censimento.

Ti ringrazio molto.



sergio

[eugenioterzo]

Il censimento si può fare, è sufficiente leggersi tutti i Bollettini dal 1927 al 1992.
Se ti serve qualche informazione chiedi pure.
Eugenio

[acquarius1]

Cose così andrebbero consegnate all'Archivio di Stato e non mandate al macero!

[eugenioterzo]

Mi avete stimolato, ho cominciato il censimento dal 1927, è comunque un lavoro enorme.
Utilizzo un programma che mi ha fatto mio figlio per archiviare i libri.
Eugenio

[Attilio Piantoni]

caro Eugenio , i bollettini postali fino al 1946 si possono trovare sul sito dell'Issp di Prato , invece i successivi dove ?

io , nel mio piccolo (per ora e nei ritagli serali) , ho controllato quelli dal 1926 (numero 16 p. 727 e numero 20 p.964) al 1938.

un saluto

Attilio

[debene]

Attilio,
sul sito ISSP sono presenti fino al 1945 scannerizzati. Bisogna o ricercare qui

http://catalogo.po-net.prato.it/easyweb ... opac=w2002

o interpellare direttamente l'Istituto o Crevato-Selvaggi bruno.crevatoselvaggi@tin.it se hanno comunque in archivio il restante.
Quello che non so e se dopo il '45 l'informazione su carta di Poste sia diventato qualcosa d'altro.

Comunque già col materiale in rete il lavoro è notevole.



sergio

[eugenioterzo]

Dal 1944 sino al 1992 ho qualche vuoto ma in generale sono messo bene.
Questa rivista veniva venduta anche in abbonamento, e malgrado la tiratura enorme oggi sono difficilissimi da reperire.
Tra le varie curiosità, quando si autorizzava l'utente veniva indicato il tipo di macchina ma non la matricola, che viene descritta solo quando l'utente dismette il servizio.
La consultazione dei bollettini è troppo lunga, è per quello che voglio registrarli in modo da fare una ricerca rapida.
Eugenio

[Attilio Piantoni]

io ho l'intenzione di continuare a cercare in tutti quelli a disposizione libera.
li salverò in formato pdf , estrapolandoli da ogni bollettino, conservando anno, numero di pubblicazione e numero di pagina.
saranno a disposizione di chi ne avrà bisogno.

Attilio

[debene]

Grandi! Farete un bellissimo lavoro.
Informandomi sulla metodica se posso collabaorare fatemelo sapere.

un abbraccio

sergio

[debene]

a tutti,

non vorrei stessimo facendo un lavoro che è già stato fatto, almeno relativamente al periodo 1927-1993.
Il testo di Bugnoli, che io avevo in biblioteca ma che non avevo mai approfondito, non fa altro, come dice l'autore nella premessa che vi allego, che riportare i bollettini ufficiali di poste.

Nella introduzione di Nino Barberis si sottolinea come sia stato lavoro improbo proprio pe rla mancanza fi fonti attendibili, problema che mi sembra state riscontrando anche voi.

Attilio, se mi mostri qualche pagina in pdf che hai estrapolato, ti potrei dire se le informazioni corrispondono.



sergio

[eugenioterzo]

In quel volume le informazioni prese dai bollettini riguardano solo le caratteristiche tecniche delle macchine.
Altro discorso sono le concessioni.
Solo nel 1929 gli utenti autorizzati sono 495, poi andando avanti sono molti di più e bisogna aggiungere anche gli utenti che cessano l'utilizzo e che dopo un certo periodo diventano numerosi.

[debene]

Eugenio,
grazie per le precisazioni.

In effetti il volume, che conta quasi 900 pagine, è molto sul tecnico e ha pochissime illustrazioini di impronte al contrario
di quello di Parini che è solo un catalogo di impronte o il sito di Di Cosola.



sergio

Revised by Lucky Boldrini - June 2018