

nell’ultima asta Ferrario era in catalogo un valore da 30 centesimi emissione Vittorio Emanuele II, di quelli ritagliati dai cartoncini delle prove di stampa tirate dalla tipografia De La Rue dai punzoni dei singoli valori, tragica abitudine del passato quella di ritagliare i cartoncini delle prove che ci ha tolto parte del materiale di studio .
sui cartoncini delle prove di verifica della stampa del punzone (l’immagine impressa è una sola) la De La Rue riportava la data ed il numero della prova ed anche , ma non sempre, le varie fasi di lavorazione del punzone (ma possiamo leggere anche ....conio),prima della tempra, dopo la tempra, dopo la battitura…ecc…
purtroppo il ritaglio del cartoncino fa perdere tutte le informazioni “di contorno”
ma il lotto 1596 del catalogo mi aveva incuriosito … c’era qualcosa di anomalo nell’immagine riprodotta
durante l’asta ho avuto l’opportunità di visionare la prova dal vero ed anche un’altra in catalogo, la 1595, sempre del 30 centesimi , anch’essa ritagliata da cartoncino ma questa in colore arancio
ecco le due prove su cartoncino e quello che è il francobollo finale
si vede molto bene (sapendolo!


…. la linea di base del collo che nella prova in nero non è ancora definita (questo il particolare che mi aveva incuriosito) in quella in arancio è come quella del francobollo emesso
notare anche come cambiano i disegni degli ornati agli angoli, come è ingrossata la parte terminale delle spirali.
certamente la prova in nero era stata fatta prima del 18 maggio 1863 perché nell’immagine del cartoncino intero la prova fatta in tale data ha il collo già definito (l’immagine non è molto definita ma si vede che la linea del collo non è doppia)
per i "diversi tipi di collo" dei primi valori dell'emissione dei tipi De La Rue ricordo l'articolo di Michele Apicella "Analisi dell'evoluzione della ricerca filatelica" pubblicato sulla rivista edita da Poste Italiane in occasione di ROMAFIL 2011
se interessa poi vi mostro qualcosa anche del valore del 2 lire

