Effettivamente la cartina presa dal Sirotti-Colla pone Ponti in una zona ambigua a cavallo tra le zone con presenza sarda e austriaca.
Immagino non fossero rari gli sconfinamenti da entrambe le parti, magari provocatori. In rete ho trovato i compiti della gendarmeria austriaca in tempo di pace e guerra
In tempo di pace alla gendarmeria venne assegnata la funzione di “proteggere in tutti i rami la pubblica sicurezza”: se in tempo di guerra il corpo poteva essere richiamato come un qualsiasi altro reggimento o essere destinato alla “conservazione della polizia dell’armata”, in tempo di pace la gendarmeria era quindi tenuta ordinariamente a mantenere “la polizia civile e militare” e dunque a “perlustrare le strade, procurare di avere cognizione di qualunque delitto, tenere d’occhio i malfattori, dissipare qualunque attruppamento, arrestare i capi tumulto; curare, ove sia bisogno, che non sia turbata la tranquillità nei teatri, passeggi, osterie […] vegliare in somma perché siano osservate le leggi e i regolamenti
Vi faccio una domanda:
se il mittente avesse affrancato e impostato la lettera alla vicinissima Peschiera, quindi certamente in territorio austriaco, sarebbe arrivata a Modena in PD nel dicembre 1859? Oppure Desenzano fu una scelta obbligata?
Ottima l'idea di contattare le istituzioni di Ponti: queste piccole realtà hanno sempre una particolare sensibilità per la storia locale, e quindi anche postale, che nei grossi centri spesso manca. Sovente neppure loro sono al corrente degli avvenimenti.
A me è capitato con un articoletto scritto su una vicenda postale di Cavernago dove si sarebbe voluto aprire un UP, poi una collettoria e infine se ne fece nulla. Per aprire l'UP si sarebbero dovuti riformare i distretti e in quella zona ce n'erano già troppi, la collettoria sarebbe stata a carico della collettività.
Invitano sempre alle celebrazioni locali. Ad avere tempo ...

Francesco