Ieri sera, nel consultare in rete alcuni cataloghi d’asta, con un certo stupore sono rimasto colpito da questo pezzo. E’ in vendita presso una importante e seria Casa nazionale che a differenza di alcune, propone un catalogo online con ottime immagini dei lotti, raffigurati sia sul fronte che nel verso, e corredati delle immagini dei relativi certificati peritali (quando esistenti) e da informazioni sulla provenienza del lotto. Condizioni ideali, di assoluta trasparenza della Casa venditrice e contestualmente forniscono al potenziale acquirente un buon bagaglio di informazioni.
Il pezzo è corredato da due certificati di autorevoli periti italiani e da un certificato di garanzia di una prestigiosa Casa nazionale che così lo descrivono:
- “Ho esaminato il pezzo sopra descritto, del quale è qui unita riproduzione fotostatica. A mio parere il pregevole esemplare – che presenta margini di eccezionale ampiezza da ogni lato ed il tassello con l’indicazione del valore libero dall’annullo – è originale, ha annullamento originale dell’epoca ed è perfetto: l’ho firmato”. Certificato redatto in Milano il 26 novembre 2008;
- “A nostro parere l’esemplare qui sotto fotograficamente riprodotto è originale così come il suo annullamento. Ha ampi margini e poiché trovasi tuttora in ottimo stato di conservazione, data la sua grande rarità, è stato firmato per esteso”. Certificato redatto in Roma l’1 luglio 2002;
- “Ho esaminato il francobollo della Dittatura dell’ex-Regno di Napoli, 1860, ½ tornese “Trinacria”, azzurro (cat. Sassone n. 15), annullato con parte di bollo “Annullato” in cartella. A mio parere il francobollo – con margini di eccezionale ampiezza da ogni lato e con il tassello con l’indicazione del valore libero dall’annullo – di cui è qui unita una riproduzione fotostatica, è originale, ha annullo originale è perfetto e di pregevole qualità. Rappresenta il lotto n. 4801 della nostra vendita a prezzi netti “Autunno 2009”. L’ho siglato …(omissis)…per garanzia. Certificato di garanzia redatto in Milano il 14 novembre 2009.
Tuttavia, non mi spiego come sia possibile che tre autorevoli fonti della Filatelia italiana possano sostenere che questo pezzo sia “originale e con margini eccezionali”, quando la semplice immagine evidenzia una quantità di informazioni che dimostrano di trovarsi in presenza di una manomissione macroscopica, in quanto pur se trascuriamo dall’osservazioni la parte centrale del disegno (il cavallo, la trinacria ed i tre gigli) non può sfuggire alla vista che l’esemplare si presenta completamente ridipinto nelle rullette (superiore, inferiore e laterali) inventate, nei margini ed ridipinta anche la “T” di tornese.
Anche il verso evidenzia le tipiche caratteristiche della manipolazione del pezzo e che avrebbero dovuto quantomeno insospettire gli esaminatori.
Ho inviato in visione l’immagine del pezzo al Dr. Enzo De Angelis, massimo esperto – autore dell’importantissima opera “Il francobollo da ½ Tornese del 1860 “Croce di Savoia” – e che pubblicamente ringrazio per la grande disponibilità. Per lui o sono falsi i certificati oppure sono degli errori pacchiani.
A voi eventuali ulteriori opinioni.


