A partire dal primo Novembre del 1866 nelle Province Venete e di Mantova entrarono in uso le nuove marche da bollo italiane, con il valore espresso in doppia valuta, in sostituzione di quelle del Regno Lombardo Veneto.
Il nuovo Governo in un primo tempo optò per un immagine neutra che raffigurasse "genericamente" l’ Italia, per passare, solo dopo quattro anni, alla serie definitiva nella quale compariva l’ immagine di Vittorio Emanuele II.
Della prima tipologia (Italia turrita) vi furono più tirature facilmente distinguibili tra loro, per chi fosse interessato ecco le differenze essenziali.
Prima tiratura (emissione del 1 Novembre 1866)
Recava al centro una testa di donna a rappresentare l’Italia (Italia turrita). Stampa in litografia di color turchino, riscontrabile in varie gradazioni di tinta. Filigrana stemma di Savoia e dent. 15 con frequenti leggere varianti.
Seconda tiratura (comparsa Aprile 1867)
Tra le diverse piccole varianti che distinguono questa tiratura dalla precedente del 1866 una caratteristica, quasi costante, è la presenza di frammenti di riga sopra il valore in fiorini, mentre un altro elemento differenziale (sempre presente) è la testa piatta del n. “3”.
Terza tiratura (comparsa Marzo 1869)
Tra le diverse variabili che distinguono questa tiratura dalle due precedenti si segnalano: le cifre più grandi, il disegno e le leggende più eleganti sia nelle veste grafica che nei colori e la presenza su tutti i lati dell’ immagine di un filetto blu.
Emissione del 1 Marzo 1870.
Emissione di 28 nuovi tipi di marche da bollo (definitive) che recavano al centro l’effige del Re Vittorio Emanuele II ritratto di profilo. Stampa tipografica in azzurro (varie tonalità) su carta bianca generalmente lucida con filigrana stemma sabaudo dent. 15 con frequenti leggere varianti. Leggende e cifre di vari colori.
