Nascita e sviluppo di una collezione

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Alex
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Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da Alex »

Ciao a tutti,
apro questo argomento per affrontare il discorso di come ho evoluto la mia collezione.
Quello che vi scrivo è il frutto della mia esperienza, quindi analizza soltanto le problematiche da me affrontate nel gestire gli sviluppi della raccolta.

Sono 10 anni che colleziono annulli meccanici e ne ho raccolto un discreto numero.
In questa collezione nel corso degli anni ho apportato alcuni riordini, in quanto le classificazioni effettuate in precedenza non soddisfacevano più il mio interesse di ricerca.
Quando ho iniziato pensavo di cercare le targhette una per tipo, e mi misi a catalogarle per francobollo che veniva annullato.
Era una classificazione bella da vedere ma un casino pazzesco da gestire, soprattutto superati i 3-400 pezzi ( per non dire quando sono diventati di più ).
Inoltre l'handicap era che le targhette risultavano distribuite in ordine sparso, quindi la lettura storica era del tutto incomprensibile.
Successivamente, 6 o 7 anni fa, feci la prima trasformazione, riordinai tutto per targhetta ed all'interno suddivisi per anno.
Anche qui : estetica valida, ma essendoci molte targhette impiegate in un periodo di molti anni ( a volte addirittura non consecutivi ), la sequenza cronologica era realizzabile, ma le targhette dello stesso tipo erano sparse ovunque.
Così ho sviluppato altri 3 o 4 anni la collezione fin quando 2 anni fa la riorganizzai per anno ed all'interno di ogni anno la suddivisi per città di utilizzo.
Pensavo di aver risolto i miei problemi organizzativi e mi sono reso conto che tale sistema non mi andava bene, così 1 anno fa decisi di rismontare tutto un'altra volta e di separare ogni città dalle altre ed all'interno di ogni città ho fatto una divisione per ufficio e ordinato il tutto su base annua.
Adesso mi accingo a modificare le città di Milano e Roma in quanto tale divisione non è sufficientemente precisa per le mie necessità.
Tuttavia devo ancora approfondire alcuni aspetti prima di fare tali modifiche.

Quest'esperienza mi ha insegnato diverse cose, ma per me la più importante è che una collezione non è mai ferma ma in continua evoluzione.
Inoltre la mia collezione non è più sviluppata per targhetta tipo come all'inizio, bensì è divenuta uno studio sull'uso dell'annullo che mi ha portato ad estendere la raccolta di alcune città in modo molto dettagliato ( solo Roma e Milano perchè farlo su tutte rendeva realmente ingestibile la collezione ).
Ma questi sono aspetti che si maturano strada facendo, con l'aumento delle proprie conoscenze e col crescendo ( anche numerico ) delle propria raccolta.
Il catalogo è un elencatore di quello che esiste ma non su come si può collezionarlo.
Inoltre non da alcuna indicazione su come muoverti, questo devi capirlo da solo, facendo tesoro degli errori e delle imprecisioni passate.
Non esiste una collezione giusta o sbagliata : esiste quella che hai creato col tuo interesse secondo le tue esigenze, che se cambiano, cambia anche l'impostazione della raccolta.
A mio avviso la mia collezione rispecchia me ed il modo in cui vedo il collezionismo : una ricerca. Se perdessi tale stimolo, perderei l'interesse a continuare a collezionare.
Man mano che ho sviluppato la raccolta, invece di risolvere tutti quesiti coi quali avevo iniziato ( qualcuno si, d'accordo ! ) , mi sono trovato a pormi molte più domande di quante non me ne facessi all'inizio.

Sperando di non avervi annoiato con questo racconto, mi auguro che per qualcuno la lettura di questa mia esperienza decennale riassunta in poche righe possa essere in qualche modo utile.

Ciao: Ciao:
Cordiali saluti.

Alessandro Zeni

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Sono interessato alla bibliografia postale ed allo studio degli annulli meccanici del Regno d'Italia.

Ogni collezionista in grado di contestare in modo documentato un certificato peritale, ha una conoscenza tale per cui non ha bisogno di richiederlo.
Una collezione specializzata è tanto più importante quanto più è difficile ripeterla uguale
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Marco4x4
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Re: Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da Marco4x4 »

Alex ha scritto:Sperando di non avervi annoiato con questo racconto, mi auguro che per qualcuno la lettura di questa mia esperienza decennale riassunta in poche righe possa essere in qualche modo utile.


Assolutamente NO Alex!

Molto spesso, infatti, conoscere gli sviluppi ed i percorsi collezionistici aiuta a ritrovare nuovi stimoli od interessi in coloro che stanno magari vivendo un periodo di stanca.
Può addirittura aprire la mente e lo studio a nuovi aspetti che non erano stati ancora maturati o valutati.

Ottimo contributo, :clap:

grazie

Ciao:
Colleziono storia postale del regno di Umberto I
andrea di lena
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Re: Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da andrea di lena »

Ti capisco benissimo, dopo aver fatto e continuo a fare il raccoglione ora si pone il dubbio di come sviluppare il materiale acquisito visto che potrei indirizzarmi su argomenti e temi diversi, devo dire da autodidatta che ho rubato molto in occasione di mostre ed esposizioni ed ultimamente il buon "Occio/Marco" mi ha dato dei suggerimenti invitandomi a visitare dei siti relativi alla tematica anche se non è l'argomento mio specifico. Lo hai riferito tu stesso il percorso di crescita della tua collezione e ti sei dato da solo le risposte alle tue domande che penso siano comuni un pochino per tutti.
Continuiamo così.
Ciao: Andrea
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Alex
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Re: Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da Alex »

Ciao a tutti,
il tipico inizio di una collezione è un caos assoluto : tutto insieme in modo disordinato ed uniforme.
Più avanti il raccoglitore accumulatore, se si appassiona, cerca di capire cosa c'è in quell'insieme e l'unico modo di capirlo è quello di ordinarlo con dei criteri logici.
Siamo al primo stadio della parola magica .... classificazione !
Il soggetto, come anche alcuni membri del forum hanno testimoniato parlando delle loro vicende filateliche, vengono pervasi da una grande euforia e cercano di scoprire tutto subito.
Un pò come fanno i bambini coi giocattoli nuovi.
Questa è la parte emotivamente più appagante del collezionismo.

Dopo questa fase di 'magno gaudio' subentra il raziocinio ed il collezionista si pone la domanda :
come devo organizzare la raccolta in modo sensato ?

Ed è a questo punto che molti si sono rivolti al forum ed hanno trovato valide risposte.

Ciao: Ciao: Ciao:
Cordiali saluti.

Alessandro Zeni

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Paolo Angelini (paoloang)
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Re: Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da Paolo Angelini (paoloang) »

Io sono uno dei pochi fortunati che ha visto la tua collezione (almeno in parte...) e mi ha fatto vedere molte cose sotto una luce diversa.
Credo che tutti noi che abbiamo parecchie centinaia di pezzi ci poniamo queste domande ogni volta che aggiungiamo una targhetta.
Io sto facendo un "ibrido" e ho iniziato una raccolta "Virtuale".

Per ibrido intendo questo:
1) Targhette Visitate l'Italia
Di questa tipologia ne ho circa 200 delle quali più di 100 di uffici postali diversi. Le raccolgo anche, se le trovo, su supporti diversi e con affrancature ed usi postali diversi. Qui, ovviamente immagino di arrivare a qualche centinaio.
Le ho quindi divise per città e in ordine cronologico a per tipo di supporto e affrancatura a partià di targhetta.
2) Altre Tipologie di targhetta
Ordinate per argomento (Lotterie, Prestiti, Località turistiche, ecc.), per targhetta, e per numero di catalogo

Per virtuale invece intendo (e sono solo all'inizio perchè è un'opera monumentale):

Effettuare lo scan di tutti gli annulli che possiedo (ed eventualmente quelli che trovo sui siti d'asta) e metterli in un database (per ora sto facendo esperimenti con word ed excel per questioni estetiche ma poi andrà tutto in access) in modo da poterli ordinare a secondo delle necessità. Ora sto iniziando con Palermo centro e ferrovia, perchè ne possiedo una discreta varietà.

Certo ci vorrebbero un po' di ore al giorno da potreci dedicare.... ma non ho fretta... :-))
Paolo Angelini

Colleziono Annulli a targhetta VISITATE L'ITALIA
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Alex
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Re: Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da Alex »

Ciao a tutti,
Paoloang ha scritto
Io sono uno dei pochi fortunati che ha visto la tua collezione (almeno in parte...) e mi ha fatto vedere molte cose sotto una luce diversa.

Grazie dell'apprezzamento, credo che sia utile per i collezionisti avere modo di visionare il lavoro e l'impostazione degli altri.

Hai aperto una porta importante quando hai parlato di collezione ibrida, anche la mia lo è e forse tutte le collezioni evolute lo sono.
Tu stai facendo uno studio dettagliatissimo riguardo l'annullo 'Visitate l'Italia' : io lo considero una sotto-collezione, in pratica una diramazione della raccolta principale.
Se uno studio di questo genere lo gestisci su base annua, tariffaria, di tipologia documentale e di affrancatura possibile, ti esce una collezione di dimensione spaventose ....... ma il bello è quello !
Questi studio, alla lunga, può diventare più vasto della collezione principale ( credimi !!! ).

Riguardo la collezione virtuale : se usi excel è meglio in quanto riesci a trasportare velocemente tutti dati in access ( c'è un sistema di comunicazione diretta tra i 2 programmi, mi sembra si chiami ( vado a memoria ) : importa/esporta dati ), se usi word, ti tocca fare copia e incolla 1000 volte !

La mia collezione, invece, è ragionata sostanzialmente così :
1) cercare tutti i tipi di targhetta che sono esistiti nel regno ( ho ancora diversi buchi ).
2) cercare tutte le targhette di tutti gli uffici
3) studio avanzato della città di Roma e Milano ( ancor più dettagliato Milano ).

La sua organizzazione e struttura è invece questa :
1) Gli annulli a bandiera ( la prima targhetta d'Italia ) sono in un album a se.
2) Ho diversi album in cui ci sono le piccole città ( o quello di cui ho pochissimo )
3) Le targhette del 1924-25 delle città piccole sono separate dalle altre .
4) Roma Ferrovia : 1 raccoglitore dedicato
5) Roma - tutti gli altri uffici : 1 raccoglitore dedicato
6) Milano : stessa divisione di Roma ( con dentro un pò più di pezzi )
7) Firenze + Genova : 1 raccoglitore dedicato
8) Bologna + Torino + Venezia : 1 raccoglitore dedicato
9) Napoli : 1 raccoglitore dedicato
10) Targhette varie su cartoline delle forze armate : 1 raccoglitore dedicato
11) 1 classificatore per i pezzi interessanti del 1924-25, divise per ufficio, su buste di formato maggiore a quello di una cartolina ( questo formato non ci sta nei fogli dei raccoglitori dedicati ). Mi serve per studio e confronti.
12) Annulli meccanici vari ( quelli a 7 righe diritte, i vari senza fine ) : 3 raccoglitori dedicati.
10) Annulli ondulati con lettera : 1 raccoglitore dedicato.
13) Targhette varie su busta di formato maggiore a quello di una cartolina ( questo formato non ci sta nei fogli dei raccoglitori dedicati ) : 4 raccoglitori dedicati ( un pò disordinati ).

Dovrebbe esserci tutto ( credo di non aver scordato niente ... ).

Ciao: Ciao: Ciao:
Cordiali saluti.

Alessandro Zeni

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Alex
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Re: Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da Alex »

Ciao a tutti,
proseguo ora la descrizione dello studio affrontando un altro tema :
in quale altro modo si poteva classificare la collezione ?

Innanzi tutto per targhetta : ossia tenere insieme tutte le targhette con la stessa scritta.
All'interno di questa prima divisione, procedere suddividendo per località e per tariffa o viceversa.

Altrimenti per tariffa postale, che variava a seconda del periodo e del tipo di documento.
In questo caso, però, lo studio avrebbe perso di vista l'importanza della targhetta a favore dell'importanza della tariffa.Inoltre in questo modo, una volta coperte tutte le tariffe possibili con l'annullo meccanico la collezione era virtualmente conclusa.

Un modo simile di collezionare, su base affrancatura ( non tariffa ), è la divisione che feci all'inizio, quella per francobollo tipo.
Solo che in questo modo l'insieme risulta ibrido in quanto in molti casi le affrancature sono in tariffa ed in altri no. Inoltre andrebbero gestite le tassazioni ( che nel mio caso sono talmente poche che il problema non me lo sono mai posto ).
Senza contare che una volta trovata una targhetta con un dato francobollo, secondo quel canone di ricerca, le altre sono solo doppioni della precedente ( anche quando cambia l'anno d'uso ed il tipo documento su cui si trovano ).

Un altra suddivione interessante, ma che a me non ha mai convinto molto, è la divisione su base annua secca, in pratica la classificazione 'tipo Ornaghi' della collezione.
Ci sono anni in cui esistono solo 2 o 3 targhette in uso in 50 o 60 uffici.
Ciò, a mio avviso, rende troppo ripetitiva la collezione, oltre a presentare la difficoltà di trovare determinati pezzi, magari comuni per alcuni uffici, molto difficili per altri.

Alla fine, dopo aver rivoluzionato più volte il tutto, ho optato per la suddivione per città ed ufficio, che mi sembra sia quella che da la possibilità di una ricerca e sviluppo maggiori.

Ciao: Ciao:
Cordiali saluti.

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francyphil
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Re: Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da francyphil »

Io per ora sono ad una suddivisione di tipo Ornaghi ma solo perchè sono in fase di raccoglimento :-)) e viene comoda a non comprare 20 volte la stessa targhette :desp:.
In futuro chissa', sicuramente questa suddivisione non mi piace e ne facilita una lettura storica del tutto.
Francesco
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Marcofilia Parma e provincia pre 1946 - Annulli meccanici del Regno e Repubblica - Annulli speciali italiani pre 1946 - Annulli Duplex - Annulli alberghieri italiani - Francobolli-Moneta italiani - Erinnofili antitubercolari del Regno - Annulli meccanici Tedeschi pre 1946 - Tematica Rugby ... e raccolgo quello che mi piace :-))

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Alex
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Re: Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da Alex »

Francyphil ha scritto :
... questa suddivisione non mi piace e ne facilita una lettura storica del tutto

Il catalogo è un libro nel quale si elenca ciò che si conosce, non è una collezione, è solo un elenco, dettagliato finchè vuoi, ma solo un elenco.
Grazie ad esso tu puoi costruire una collezione ma lui in se stesso non lo è.
Per quanto riguarda le targhette il mio obbiettivo non è completare il catalogo ( anche ammesso che mi sia possibile avere tutti pezzi in esso contenuto ).
La collezione per me è lo studio della storia dell'uso postale di questi annulli.
L'interesse che suscita una collezione, a mio avviso, stà nella capacità del collezionista di personalizzare la sua ricerca e di rendere tale raccolta il più possibile unica ed irripetibile.
Non è solo una questione di rarità assoluta dei pezzi, molto dipende anche da come è concepita e realizzata.

Ciao: Ciao:
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Alessandro Zeni

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valverde
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Re: Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da valverde »

Buonasera a tutti.
Il lavoro di Alex è lo specchio della sua competenza e delle sue lunghe ricerche: pensavo già fosse il punto di riferimento per gli appassionati delle targhette del regno e l’organizzazione delle collezioni che ci ha illustrato me lo conferma.
Per quanto mi riguarda, non avendo la sua competenza, collezionando targhette da soli 2 o 3 anni e non essendo la mia collezione principale, mi sono posta il problema di trovare un indirizzo non eccessivamente impegnativo. Ho scelto di proseguire la raccolta di un esemplare per tipo, anche più di uno per quelli usati in pochi uffici o in poche città, poi ho pensato di approfondire 2 “campagne pubblicitarie”: Rinascente e Salsomaggiore.
Rinascente è impostata per ufficio, con la speranza di poter aggiungere i vari tipi di documento postale su cui può essere rinvenuta. Mi tengo anche un archivio con tutte le immagini che riesco a reperire. Lo sviluppo, attualmente, è più nelle intenzioni che nella realtà.
Salsomaggiore, è impostata per tipo di targhetta, di cui cerco tutti gli uffici, destinazioni, date precoci o tardive.
Mi crea molti problemi non possedere un catalogo per ufficio, al punto che non riesco a portare avanti la collezione delle targhette della mia città. Mi sono creata un mio “catalogo” personale, in cui oltre alle immagini delle targhette tipo, registro gli uffici mano a mano che li vedo e le prime e ultime date d’uso prendendole dall’Ornaghi. Per Salsomaggiore mi sto costruendo un “sottocatalogo” in cui conservo le immagini di tutte le targhette di tutti gli uffici che riesco ad individuare. Per comprendere l’uso di alcune targhette di Salsomaggiore, sto cercando di fare un calendario di Roma ferrovia del 1927 e 1928. Grazie per l’indicazione di usare excel, ho fatto le tabelle con le immagini in word, cercherò di porre rimedio.
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Alex
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Re: Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da Alex »

Ciao Valverde,
non sapevo che avessi specializzato i tuoi interessi verso La Rinascente e Salsomaggiore.
sono targhette concettualmente diverse tra loro.
La prima ( La Rinascente ) è 'una serie' di 4 targhette con scritta diversa e piccolo logo che è stata in uso in un numero abbastanza limitato di uffici nel 1924.
Curiosamente riscontro un uso di queste targhette maggiormente in arrivo che non in partenza.
La seconda ( Salsomaggiore ) può diventare una vera e propria collezione a se stante.
La prima entrata in circolazione risale al 1924, seguita poi da successivi ritorni nel 1927 e 1928.
Il numero di uffici interessati è stato molto superiore a quello della Rinascente, ma soprattutto la casistica è vastissima.
Alcuni uffici hanno poi realizzato la targhetta in autonomia ( es. Livorno, città che ha un Salsomaggiore tutto suo ), altre, come Roma e Milano che ne hanno adottato numerosi tipi.

In tutte le collezioni di targhette fate attenzione alle date, per ogni ufficio vanno analizzate in modo a se stante dagli altri.
Una data tardiva a Milano può essere centrale a Roma e viceversa.
L'idea del calendario di Roma è interessante, ma occhio ai datari, in quegli anni Roma ha montato targhette su più di una macchina annullatrice, quindi stai attenta a non fare confusione.
Le targhette montate su una macchina non necessariamente le trovi su un'altra.
Un altra cosa che noterai quando le avrai messe in ordine di data, è che le targhette si intervallano tra loro in continuazione, nello stesso anno tornano a più riprese.

Poichè ho montato la mia collezione nel modo che tu accenni, le mie spiegazioni non sono altro che la descrizione di cosa trovo scorrendo le pagine della mia raccolta.

Spero di esserti stato utile.

Ciao: Ciao:
Cordiali saluti.

Alessandro Zeni

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valverde
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Re: Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da valverde »

Ciao Alex, ho scelto queste 2 pubblicità proprio per la loro diversa strategia: Rinascente diretta ai soli abitanti delle città che avevano i Grandi Magazzini, quindi non serviva a nulla apporre la targhetta sulla posta in partenza ma solo su quella in distribuzione in quelle città e così si spiega il ricorso agli uffici “centro” o “distribuzione”. Salsomaggiore rivolta a tutti, quindi su posta sia in partenza che in distribuzione, mi pare con una certa insistenza sulle città più turistiche e quindi anche su cartoline dirette all’estero. Presumo, quindi, che il committente avesse un ruolo nella scelta degli uffici. Sarebbe bello trovare uno dei contratti, forse svelerebbe il mistero delle interruzioni e riprese di alcune targhette, rispetto ad altre che hanno un periodo più limitato, ma senza interferenze.
Devo ancora raccogliere una quantità di materiale decisamente maggiore rispetto a quella di cui dispongo, ma ora, dopo quasi 3 anni che raccolgo targhette, ho un’idea della direzione in cui voglio andare.
Circa il calendario di Roma ferrovia, mi ero resa conto dell’uso di 2 macchine diverse, stavo cercando di capire perché la targhetta “sclerotici….”, pur avendo un periodo d’uso non particolarmente breve, è assai più difficile da rinvenire delle altre usate contemporaneamente e avevo supposto una specie di inconsapevole censura per la sgradevolezza del messaggio, tenuto conto che la stessa difficoltà si incontra anche nel reperire “malati di nervi….” (usato da un altro ufficio). Si ritorna al punto di chi, e in virtù di quali accordi, decideva quale targhetta doveva essere montata quel giorno.
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Alex
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Re: Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da Alex »

Ciao,
riguardo i contratti bisogna vedere come erano stipulati.
Non è detto che per forza fossero a giornata, non escludo che alcuni di questi fossero per numero di pezzi annullati.
Se il numero era basso, da qui nasce la rarità, inoltre dipende quanta posta di quei giorni è sopravvissuta fino a noi.
Comunque sono mie supposizioni in quanto non ho informazioni inerenti i contratti.

Ti inserisco la mia attuale sequenza di targhette del 1927-28 di Roma Ferrovia.
sequenza targhette 1927.jpg

sequenza targhette 1928.jpg

sequenza targhette 1928 parte 2.jpg


Ciao: Ciao:
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Cordiali saluti.

Alessandro Zeni

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Re: Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da Alex »

Ciao a tutti,
a mio avviso per affrontare integralmente lo studio riguardante l’uso di un annullo ( o meglio, di una tipologia di annullamenti ) non si può esentarsi dall’affrontare la complessa questione delle affrancature in corso nell’epoca presa in esame.
L’annullo meccanico è comparso allo scopo di velocizzare la gestione della corrispondenza in un’epoca in cui i volumi postali sono aumentati enormemente, a cavallo tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900.
Le targhette meccaniche sono state in corso durante il Regno di Vittorio Emanuele III e il breve Regno di Umberto II ( dal 9 maggio al 13 giugno 1946 ) ; il periodo successivo, per via del cambiamento di forma dello Stato, appartiene alla Repubblica Italiana.
L’introduzione della meccanizzazione postale è avvenuta per gradi e le bandiere nel 1901 sono presenti solo a Roma e Napoli, dal 1902 anche a Milano, Torino, Genova e Napoli, pertanto solo in queste grandi città sono presenti i primi annulli meccanici.
La prima data nota, il 29 ottobre 1901, è nel periodo in cui era già al trono Vittorio Emanuele ma in corso circolavano ancora ( per poco ) i francobolli di Umberto I, al fine di evitare massicce giacenze in prossimità di una uscita di corso e proprio per questa ragione è possibile trovare, tra il 1901 e l’inizio del 1902, numerose affrancature con l’effigie del precedente sovrano annullati con le prime targhette italiane.
Inoltre, proprio nel 1901 arriva la Floreale, la prima grande serie del Regno di Vittorio Emanuele III, graficamente molto bella, in stile liberty, in piena armonia coi gusti artistici del periodo.
Non essendovi un legame diretto tra la comparsa di un annullo ed un’emissione di francobolli, le situazioni che possono verificarsi sono le più svariate ed in questa sede cercheremo di esaminarle.
In ogni caso non vi sono correlazioni tra la validità postale di un francobollo o di una serie e l’uso di un certo tipo di annullo, di conseguenza alcune combinazioni ‘francobollo-annullo’ sono state possibili solo per brevi periodi, altre per periodi molto più lunghi.
Ritengo opportuna, a questo punto, una considerazione di carattere generale, ossia relativa ai francobolli in circolazione nel regno ed alle targhette convissute con loro.
Il Regno di Vittorio Emanuele III ha nella sua storia postale circa 400 francobolli ( escluse, naturalmente, le miriadi di varianti dovute a varietà di filigrane e dentellature ) ed oltre 200 targhette ( considerando unicamente la scritta tipo e non ogni variante grafica ).
Su 400 francobolli, quelli realmente nati per affrancare la posta ordinaria ( senza i servizi aggiuntivi !! ) sono meno, circa il 70- 80%. Gli altri servivano per arrivare alle alte tariffe richieste per le raccomandate, le assicurate e i porti elevati per l’interno e per l’estero.
Tuttavia ciò che si osserva nella realtà ( e che va davvero considerato ) è che nel Regno una trentina di francobolli sul oltre 400 hanno affrancato il 90% della posta spedita in oltre 45 anni !
Quali ?
I bassi valori delle 2 grandi ordinarie Floreale e Imperiale, i Leoni ( 2 soli valori che per oltre 10 anni hanno quasi del tutto monopolizzato le affrancature), più i vari valori della serie Michetti, emessi a più riprese per coprire le tariffe di uso corrente.
Un ulteriore fattore che incide a sbilanciare i rapporti di presenza a favore degli ordinari è il fatto che nel regno i commemorativi avevano una breve vita postale, da pochi mesi ad un anno, un anno e mezzo massimo. Gli ordinari, al contrario, erano concepiti per durare molto più a lungo, cosa che li rendeva preferibili a chi doveva fare scorte per motivi di lavoro.
Per queste ragioni, sulla base della mia esperienza, ritengo che una collezione di targhette non specializzata per affrancatura, abbia come base oltre il 90% di francobolli ordinari.
Un’altra cosa interessante è da leggersi nella storia della diffusione degli annulli, per certi versi opposta a quella dei francobolli.
Fino al 1920, c’erano pochi francobolli e poche targhette, principalmente Floreale, Michetti e Leoni per gli uni, le bandiere, qualche fiera, un pò di brevi esperimenti che non hanno avuto seguito per le altre.
Nel 1920 appare la targhetta ‘pregate i vostri corrispondenti...’ con la scritta a destra (dopo un breve uso a Roma a metà del 1919 con la scritta sui 2 lati del datario ), destinata a farla da padrona per un lustro.
Gli anni ’20 sono caratterizzati da un uso prevalente dei ‘Michetti’ , per via delle tariffe di maggior traffico postale rappresentate da questi valori. Inoltre, sono stati anche favoriti dal fatto che con l’evento economico della quota 90, molti valori divenuti obsoleti vengono recuperati e soprastampati con nuovi valori, al fine di permettere il loro reimpiego.
Insieme a questi, anche i Leoni hanno comunque un buon utilizzo, soprattutto, intorno al 1923-24, il valore da 15 centesimi, mentre gli altri 2, da 5 e da 10 centesimi, sono per lo più usati come integrazione tariffaria ai Michetti.
Questo periodo storico è coincidente col boom ( molto breve ) delle targhette pubblicitarie delle aziende private, alcune delle quali hanno avuto un pubblicità di una durata così breve da essere effettivamente di difficile reperimento.
In questo periodo, inoltre, cominciano ad aumentare le città dotate di annullatrice meccanica, cosa che favorisce la diffusione su scala nazionale delle targhette, ma la diffusione totale vi sarà dopo il 1925, che segna la fine delle pubblicità private ( R.D. del 27-8-1925 ) e l’affermazione definitiva di quelle governative, trainate da ‘Acquistate i buoni postali fruttiferi’, la prima di una lunga serie di pubblicità a diffusione nazionale.
La serie Michetti, padrona degli anni venti, in coabitazione coi’Leoni’ ( anche se ormai non più diffusi quanto negli anni ’10 ) vede l’arrivo dei ‘Parmeggiani’ che nel 1925 riescono anche a farsi annullare da una delle ultime targhette interessanti degli anni ‘20 ( il Campionato del Mondo 1925 ) prima di essere oggetto della grande rassegna di targhette inerenti la battaglia del grano.
In realtà gli anni ’20, sono stati anche oggetto di una nutrita serie di emissioni con valori integrati da sopratassa a favore di enti ( es. MVSN ) ma questi, per via del costo maggiorato dell’acquisto e del valore di affrancatura limitato al valore senza sovrapprezzo, hanno avuto una circolazione limitatissima e sono quasi introvabili annullati meccanicamente.
Dopo gli anni ’10, dominati dai Michetti e dai Leoni, gli anni ’20 dai Michetti, gli anni ’30 sono contraddistinti dall’affermazione dell’Imperiale.
Tale serie, regna per 15 anni incontrastata, vedendo uscire di scena gli ultimi Michetti e Leoni, che le coesistono solo per pochi mesi. Giusto il passaggio di consegne ...
Sarà la serie più usata degli anni ’30 e ’40 ( ma negli anni ’40 si gioca questo primato con la prestigiosa serie ‘Democratica’ che ha traghettato l’Italia verso la Repubblica ), convivrà con circa 100 targhette, alcune storiche, altre di breve durata, arriverà all’RSI ed alla Luogotenenza, annullata da quei pochi annulli meccanici rimasti ai tempi di guerra, che recitavano, ironia della sorte, ad esempio : Visitate L’Italia e la Lotteria di Merano vi farà milionari.

In interventi successivi approfondirò quanto è avvenuto durante l’era della Floreale.
Cordiali saluti.

Alessandro Zeni

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valverde
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Re: Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da valverde »

Buongiorno a tutti.
Grazie Alex della sequenza, la tua collezione è una miniera inesauribile di risorse. Una precisazione: il mese delle due targhette di Salsomaggiore con il rotolo orizzontale, nonostante si legga II dovrebbe essere III, visto che la prima data d'uso nota dell'anno fascista sulle targhette dovrebbe essere il 25 febbraio?
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Alex
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Re: Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da Alex »

Valverde ha scritto :
Una precisazione: il mese delle due targhette di Salsomaggiore con il rotolo orizzontale, nonostante si legga II dovrebbe essere III, visto che la prima data d'uso nota dell'anno fascista sulle targhette dovrebbe essere il 25 febbraio?

Precisamente. Si tratta del mese di Marzo, anche se la terza astina del mese non si vede.

Approfitto del messaggio per aggiungerti una sequenza di Milano.
Milano - sequenza targhette 1927.jpg

Ciao: Ciao:
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Cordiali saluti.

Alessandro Zeni

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somalafis
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Re: Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da somalafis »

Sono interessantissime le considerazioni di Alex sul rapporto fra affrancature e targhette: aggiungerei pero' che vanno inseriti nel computo anche gli interi postali (cartoline postali e biglietti postali) che nel periodo del regno avevano un uso massiccio. Inoltre, gli interi postali sono stati utilizzati nel periodo della ''pubblicita' postale privata'' per apporvi inserzioni pubblicitarie private e scritte propagandistiche pubbliche, consentendo curiose combinazioni fra testi pubblicitari stampati sugli interi e testi pubblicitari degli annulli.
Riccardo Bodo
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Alex
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Re: Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da Alex »

Ciao Riccardo,
riguardo la tua osservazione, peraltro giustissima :
... vanno inseriti nel computo anche gli interi postali (cartoline postali e biglietti postali) che nel periodo del regno avevano un uso massiccio. Inoltre, gli interi postali sono stati utilizzati nel periodo della ''pubblicita' postale privata'' per apporvi inserzioni pubblicitarie private e scritte propagandistiche pubbliche ...

Ho intenzione di scrivere un intervento su questo argomento, per ora non l'ho fatto perchè mi sto occupando dei francobolli in se.
Conoscendo molto poco sul mondo degli interi, non aspettarti un articolo di grande spessore, pensavo di inserire solo note di carattere generale.

Ciao: Ciao:
Cordiali saluti.

Alessandro Zeni

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somalafis
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Re: Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da somalafis »

Caro Alex, nel mio intervento avevo sollevato anche la questione della possibile combinazione tra tasselli pubblicitari su interi postali e targhette di annulli meccanici, perche' esiste una piccola area di sovrapposizione con un possibile abbinamento intero-annullo con lo stesso inserzionista. La cosa riguarda in particolare le Terme di Salsomaggiore che oltre agli annulli commissionarono anche cartoline postali pubblicitarie. Tuttavia credo che sinora nessuno abbia riscontrato concretamente questo abbinamento. Secondo uno studio di Filanci e Sopracordevole, sarebbero teoricamente possibili altri due abbinamenti per Ansaldo e Moretti: anche questi mai visti, ma non si sa mai...Comune e' invece l'abbinamento tra il tassello su cartolina postale ''Comunicate ai corrispondenti il vostro indirizzo col numero del quartiere postale'' e la targhetta ''Pregate i vostri corrispondenti di aggiungere all'indirizzo il numero del quartiere postale''; qualche volta si trova l'abbinamento tra una delle CP con l'inserzione del partito fascista per le elezioni del 1924 (''noi, i sopravvissuti...'' ) e la targhetta ''Votate la lista nazionale''. Infine, le CP per la propaganda del Prestito del Littorio si trovano comunemente annullate con la targhetta 'concordante' con la scritta ''sottoscrivete al Prestito del littorio''. Ma forse un esame piu' approfondito potrebbe rivelare altre possibilita'.....
Riccardo Bodo
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Alex
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Re: Nascita e sviluppo di una collezione

Messaggio da Alex »

Ciao Riccardo,
adesso ho capito meglio a cosa ti riferisci, solo che io ho pochissimi interi postali pubblicitari in collezione, tutti comuni e li ho presi perchè erano annullati da una targhetta che per me aveva interesse, anche se non aveva attinenza col tassello dell'intero.
Per esperienza personale, il 90% degli interi postali pubblicitari che ho visto annullati meccanicamente avevano le onde o la targhetta : pregate i vostri corrispondenti ....
Tutte le altre targhette sono da considerarsi per lo meno infrequenti, se non rare.
Poi bisogna analizzare il discorso della presenza nell'ufficio postale X di una certa targhetta Y in concomitanza con l'intero Z, inoltre gli interi hanno avuto il periodo di diffusione e splendore tra il 1919 ed il 1923 ( anche se poi nel 1924 circolavano ancora ), le targhette solo il 1924, almeno per quanto riguarda la varietà delle pubblicità.
Tenendo conto che le targhette non erano in tutti gli uffici d'Italia, anzi tutto sommato erano ancora poco diffuse su scala nazionale, inoltre roteavano in continuazione ( soprattutto nel 1924 ), ossia stavano tempi brevissimi e venivano rimpiazzate da altre, poi tornavano, poi cambiavano ancora, e via così ... azzeccare il momento che c'era l'intero giusto con la targhetta giusta nell'ufficio giusto era un colpo di fortuna.
Ecco perchè secondo me gli esempi che citi sono tutti ( anche quelli ritenuti comuni ) abbastanza difficili, per non parlare di quelli ritenuti possibili solo in teoria.
Io, ad esempio, tra tutte le combinazioni citate, in collezione ho solo l'intero del prestito con la targhetta del prestito.
Per stabilire (con ragionevole probabilità di non sbagliare) se le combinazioni sconosciute sono potute realmente esistere, bisognerebbe verificare la presenza dell'intero nei giorni della targhetta.
Dobbiamo tener conto che i giorni esatti d'uso delle targhette ufficio per ufficio non sono noti, i ritrovamenti sono la sola certezza. Non so se per gli interi sia la stessa cosa ma immagino di si.

Ciao: Ciao: Ciao:
Cordiali saluti.

Alessandro Zeni

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