Cos'ha di particolare l'oggetto che mostro?
Non colleziono cartoline illustrate, ma non credo proprio che questa sia altro se non una comune veduta, suppongo del tipo più corrente e reperibile a Praga all'epoca.
Il francobollo? Se non è il più comune in assoluto fra i francobolli cecoslovacchi, poco ci manca. Valore reale: zero. Il testo? Ancora non dispongo di una traduzione, ma credo che si tratti di normali saluti con firme. Ed allora perchè l'ho acquistata su ebay ad un prezzo non bassissimo?
Degli elementi che possono interessare un filatelista non resta che l'annullo postale. Epppure è un normalissimo annullatore che avrà svolto la sua funzione lasciando, su migliaia di francobolli, migliaia di impronte.
E allora? La data. E qui ci siamo, non so se l'annullo impresso il 15 Marzo 1939 alle ore sette di sera, sia comune o no, ma certamente la data è piena di un tristissimo significato. In quel giorno già quasi trascorso la Cecoslovacchia cessava di esistere come Stato sovrano ed iniziava il calvario della sua popolazione. L'occupazione nazista durerà fino all'8 Maggio 1945. E chi scrisse questa cartolina con convenevoli e firme doveva avere visto le strade della città di Praga affollate delle uniformi e dei mezzi della Wehrmacht. La veduta della cartolina è un'immagine di Praga vista dala riva destra della Moldava, con in primo piano il ponte Carlo e poco sopra la collina di Hradčany, residenza, fra l'altro, del Capo dello Stato.
Al castello, quel giorno, non c'era il Presidente della Repubblica, dalle sue finestre si era affacciato, a contemplare la sua ultima conquista, Adolf Hitler.
E mi domando: cos'avrà avuto nella mente e nella retina la persona che spedì una semplice cartolina, nel giorno della morte della Patria? I sentimenti che la possedevano furono di stupore, di confusione, di dolore, di paura, di rabbia, o tutti questi insieme? Come avrà guardato al futuro suo, della sua famiglia, della sua Nazione, dell'Europa e del pianeta? Avrà compreso che quello a cui assisteva era l'ultimo atto di una sequela che era destinata a sfociare nell'immane carnaio della seconda guerra mondiale?
Bene, forse così si spiega il fascino che ha, almeno su di me, una normalissima cartolina, la spedizione della quale fu un gesto comune di una persona probabilmente ancor più comune, un gesto da nulla in un giono che di comune non ebbe nulla.

