ragazzi, senza offesa, ma che BERGAMO T.R. fosse tassa rettificata lo davo per scontato, anche se in in periodo napoleonico (non esistevano ancora questi bolli ad hoc) gli impiegati non "Rettificavano" bensi' "Riformavano" la tassa. comunque non sono riuscito ad andare oltre questa elementare spiegazione:
la lettera venne spedita il 14/1/1859 da lodi e venne resa franca, o meglio si penso'di renderla franca di porto, con un francobollo da 5 soldi della II emissione ormai in circolazione da oltre 2 mesi. la destinazione era abbastanza enigmatica e puo'avere generato l'equivoco da cui nacque la tassazione: bergamo per artogne! l'impiegato postale probabilmente non lesse per intero la destinazione limitandosi al "bergamo" (I distanza da lodi) e di conseguenza convalido'l'affrancatura annullando il francobollo con il timbro 2CO con ornato in dotazione. senza ulteriori sospetti infilo'la lettera tra le altre con destinazione bergamo (via milano) e confeziono'il plico. in arrivo a bergamo l'impiegato si accorse pero'che quella lettera non aveva finito il suo viaggio ma era destinata ad una localita'che non dipendeva postalmente dal proprio ufficio e che oltretutto ricadeva non piu'nella I distanza dalla localita'di partenza, bensi'nella II.
la lettera venne quindi tassata per 10 soldi: dato che l'impiegato era un tipo preciso penso'di parzializzare la tassazione assegnando al destinatario 5 soldi ad integrazione dell'affrancatura insufficiente piu'5 soldi di multa come lettera sottoaffrancata, tutto secondo regolamento postale del 18/5/1850(§19 "trattazione delle spedizioni non affrancate completamente"). per regolarizzare la rettifica (o la riforma) della tassa appose il bollo BERGAMO T.R.nero. quindi inseri'la lettera nel plico con destinazione l'ufficio di corna da cui dipendeva artogne. ho letto da qualche parte sul libro di del bianco che il collegamento finale tra corna e artogne era garantito da un servizio di pedoneria.
a me quindi sembra che la lettera venne regolarmente tassata secondo le norme del periodo.
si potrebbe costruire una collezione "alternativa" di lettere affrancate e tassate senza spendere una cifra tra annulli e francobolli. potrebbe essere un'idea per il mio futuro filatelico di L.V. che ne pensate???

francesco