come molti sapranno il nostro occio (Marco Occhipinti) ha sviluppato nel tempo una bellissima collezione sulla Funicolare Vesuviana, esposta e premiata già in diverse manifestazioni.
Potete ammirarla qui:
http://www.funicolarevesuviana.it/index.php
Nel settembre del 2005, dietro pressante

Vi ripropongo integralmente quell'intervento: buona lettura!

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Questo tipo di trasporto trova collocazione nell'ambito delle escursioni sul cratere del Vesuvio che la Thomas Cook's and Son organizzava per i propri turisti, dal 1880 al 1950 circa. A parte una serie di cachet privati che quindi non riporto in quanto non strettamente "postali", sulle cartoline scritte dai turisti sul bordo del cratere ritroviamo una serie di timbri che secondo le più accreditate ricostruzioni fanno pensare che tali cartoline vennero quindi trasportate, anche se per un brevissimo tragitto, a bordo dei vagoni della Funicolare Vesuviana.
Il tutto nasce dalla ricerca di far più soldi possibili e spennare quanto meglio si poteva l'ignaro turista. Quanto sarebbe bello spedire una cartolina potendo quindi scrivere sulla stessa al proprio amico o parente che in quel momento ci si trova sull'orlo di un cratere? Presto fatto, i napoletani si misero subito all'opera.
Visto il crescente interesse verso le escursioni sul cratere, si presume che ad un certo punto le Poste decisero di piazzare un portalettere rurale, il cosiddetto ''Pedone rurale'', aventi le funzioni di Collettoria ma ufficialmente privo di timbri. Ma non dobbiamo dimenticarci che siamo in Campania e che i napoletani (bontà loro) ne sanno una più del diavolo. E allora, visto che Thomas Cook's aveva anche diminuito gli stipendi delle guide (questa società inglese, come si permette!), da qualche altra parte un introito monetario lo si doveva trovare, no? Bene, allora inventiamoci il timbro del Vesuvio e diciamo ai turisti che la loro cartolina, scritta sull'orlo del cratere, sarebbe stata timbrata direttamente lì (è più pittoresco, così, no?). Ma come la mettiamo poi con la spedizione della cartolina? L'ufficio postale (ed allora era competente quello di Resina) non avrebbe respinto tutte queste cartoline già preannullate? Niente paura, mettiamoci daccordo anche con l'ufficio di Resina: io, pedone rurale, ti timbro la cartolina con un timbro lontano dal francobollo, in modo da non annullarlo, e poi tu, ufficio di Resina, ci piazzi sopra il tuo classico tondo.
E così fu.
Il primo timbro che compare sulle cartoline del Vesuvio è un lineare corsivo:
Questo annullo veniva apposto, come detto, lontano dal francobollo, ma si conosco alcuni casi in cui il timbro, per errore credo, venne apposto direttamente sul francobollo, di fatto annullandolo: quando, quindi, la cartolina pervenne all'Ufficio di Resina, il dipendente postale non seppe dove e come annullare il francobollo (visto che era già annullato), e quindi decise di far passare la cartolina così.
Inoltre, questo annullo viene riportato nell'elenco delle Collettorie Postali del Gaggero-Mondolfo (pag. 348), per quanto, come detto, non sia una Collettoria.
Di fatto, quindi, le cartoline timbrate con il lineare corsivo viaggiarono a bordo dei vagoncini della Funicolare Vesuviana per il breve tragitto di 750 metri (in 10 minuti), dalla stazione superiore alla stazione inferiore della Funicolare; i vagoncini erano due, uno chiamato ''Etna'', l'altro ''Vesuvio'', coloratissimi, e potevano trasportare solo 10 passeggeri più il conducente:
E poi? Poi le cartoline, approdate alla stazione inferiore della Funicolare, venivano trasportate all'ufficio di Resina o a schiena di mulo o nelle carrozze che facevano la spola tra Resina e la stazione inferiore (4 ore di tragitto).
Successivamente, intorno al 1890, il timbro lineare corsivo venne rimpiazzato dal un tondo, colorato nero o rosso, con datario ma privo di anno, riportante sempre la dicitura "Vesuvio". L'informazione sulla data del rimpiazzo l'ho rinvenuta in tutti i documenti ed articoli ufficiali in merito, ma posso testimoniare, per merito di un paio di cartoline in mio possesso, che il lineare corsivo venne utilizzato ancora nell'anno 1898 ed almeno fino al 10 novembre 1899:
Ad ogni modo, il timbro che rimpiazzò il lineare corsivo era il seguente:
Anche in questo caso, stesso sistema: timbro apposto lontano dal francobollo, e poi timbro dell'Ufficio di Resina ad annullare il francobollo. Ed anche in questo caso, stesso mezzo di trasporto: la funicolare, almeno per i primi 750 metri, il tragitto della stessa.
Successivamente, la Funicolare venne ammodernata, il tragitto da Resina alla stazione inferiore non veniva fatto più in carrozza ma tramite la Ferrovia Cook's costruita appositamente, ed i vagoncini vennero rimpiazzati da altri vagoni elettrificati che consentirono anche escursioni notturne. Tutto andava a gonfie vele, ed anche se l'eruzione del 1906 distrusse in parte la Funicolare ormai, sull'onda dell'entusiasmo e del business, tutto venne ricostruito in breve tempo.
Ecco quindi comparire altri timbri, in sostituzione del tondo con datario privo di anno; prima questo:
e poi questo:
Del primo se ne conoscono di diversa fattura, in cui la scritta ''Cook's Vesuvius Rly'' venne sostituita da ''Ferr e Fun Vesuviana''. Il secondo, invece, sembra più un'iniziativa assolutamente privata, avendolo rinvenuto in cartoline nuove, non viaggiate, come se la cartolina fosse annullata preventivamente, pronta per essere venduta al turista.
Un piccolo riepilogo circa le prime ed ultime date degli annulli della Cook:
- Lineare corsivo "Vesuvio": dall'ottobre 1880 al novembre 1899
- Tondo "Vesuvio" con datario senza anno: dal 1895 circa al 1913
- Tondo "Cook's Vesuvius Rly" e vignetta del Vesuvio: dal 1913 al 1930 circa
- Tondo "Ferr Fun Vesuviana" e vignetta del Vesuvio: dal 1930 circa al 1938 (almeno)
Le date riportate non sono date ufficiali, ma derivano da ricostruzioni basate sui pezzi finora rinvenuti e possono essere smentite in qualsiasi momento dal rinvenimento di nuovo materiale postale.
Questo è quanto. Ogni argomentazione, in merito alla Funicolare Vesuviana, è frutto di ricostruzioni dagli archivi della Cook's e dalla testimonianza postale di cartoline; personalmente, ho riscontrato, salvo rare eccezioni che ho riportato, perfetta corrispondenza tra quanto ho rinvenuto su documenti ed articoli e quanto ho rinvenuto come materiale postale.
Devo necessariamente riferire che le informazioni riportate derivano da un articolo di Colin Pilkington e da documentazione di John Price, ex-archivista della Cook's.
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Luca
P.S.
Dal vecchio Forum di F&F - Settembre 2005
Contributo di occio.