Venerdì
5 gennaio 1855 il litografo Alfed Hillman stampò a Perth 97 fogli di
francobolli da 4 pence, ciascuno dei quali conteneva quattro esemplari con
l'errore "inverted frame" (cornice capovolta) attorno alla
vignetta centrale con il cigno.
Vennero così stampati 388 francobolli con l'errore.
Di questi sono noti per essere arrivati fino a noi quindici esemplari (di
cui uno molto parziale), pari al 3,86% di quelli originariamente
esistenti.
A quanto sappiamo, nessun cigno con l'errore della cornice capovolta è
stato trovato in Australia: il francobollo da 4 pence serviva infatti
principalmente per affrancare corrispondenza diretta all'estero.
Cerchiamo di dare qui di seguito la descrizione degli esemplari noti.
Le immagini sono ricavate per lo più da vecchi cataloghi d'asta e
riviste. Sono spesso di cattiva qualità: le sostituiremo non appena
reperiremo immagini migliori.
L'ordine seguito è assolutamente arbitrario, anzi, casuale; abbiamo
scelto di indicare con il numero 1 solamente quello che è stato,
probabilmente, il primo esemplare ad essere stato divulgato, seppure
privatamente.
Esemplare n° 1
Il francobollo è ritagliato rettangolare; il lato di sinistra è a filo e
c'è una intaccatura che interessa la «T» di «AUSTRALIA».
Sull'angolo superiore destro, in alto, c'è una mancanza di carta che
comunque, pur lesionando l'angolo, non interessa la vignetta.
E' stato annullato con un ovale a sbarre, impresso leggermente in rosso. Si tratta del francobollo che R.
U. Pegg nell'aprile 1863 inviò a John Edward Gray per un parere ed il
dottor Gray rispose il 26 aprile di non averlo mai visto prima «...non
comprendendo come abbia potuto verificarsi un capovolgimento del cigno.».
Nel 1876 si trovava nella collezione del professor Morris, un insegnante
della Dublin High School.
A Dublino, in Grafton Street, si trovava la cartoleria Garrard che vendeva
anche francobolli da collezione. Era un ambiente simpatico ed accogliente,
ben frequentato dai collezionisti. Un giorno si incontrarono lì il Duca di
Leinster ed un giovane, Vance, che conosceva il professor Morris avendo
frequentato la High School. Nel conversare assieme di francobolli, Vance
disse al Duca di conoscere il proprietario di un cigno capovolto che forse, per 3 sterline, era disposto a venderlo. Il Duca manifestò
interesse per l'acquisto a quella cifra e diede addirittura un assegno da 3
sterline a Vance.
Vance, uscito dalla cartoleria di Garrard, riuscì a cambiare l'assegno (non
gli fu facile, per la sua giovane età trovò molti negozianti sospettosi
che non glielo cambiarono) e con il contante si recò dal professor Morris
chiedendogli di poter acquistare il francobollo con quella curiosità, il
cigno capovolto. Riuscì ad averlo per 2 sterline.
Così il Duca di Leinster ricevette quel francobollo che in seguito espose
alla London Philatelic Exhibition del 1890.
Alla morte del Duca, avvenuta il 1° dicembre 1893, la sua collezione passò
per volontà testamentaria al Museo d'Arte di Dublino (oggi National Museum
of Ireland), ma quel francobollo non si trovò.
Venne ritrovato casualmente anni dopo, nel 1900, nella residenza di campagna
del Duca a Carton, presso Maynooth, da un suo parente: si trovava in una
cartella posata sulla sua scrivania assieme alla lettera con cui il dottor
Gray il 26 aprile 1863 rispondeva a R. U. Pegg circa quello strano
francobollo.
Oggi questo francobollo è di proprietà del Museo Nazionale d'Irlanda,
secondo le volontà del precedente proprietario.
Esemplare n° 2
E' l'unico esemplare del 4 pence di cigno con la cornice capovolta che ha
una qualche attinenza con l'Italia: venne acquistato infatti in un mercatino
di Campo dei Fiori a Roma nel 1896. Pare che facesse parte della collezione «...modestissima...»
di uno studente.
Il francobollo è ritagliato rettangolare; il bordo superiore, pur essendo
completo, è corto a sinistra lambendo il disegno della cornice.
Il margine di sinistra è inesistente soprattutto in basso: il taglio ha
rifilato la parte superiore delle lettere «AUS» di «AUSTRALIA», è a
filo con la lettera «T» e sfiora una parte (l'angolo) della lettera
«R».
Invece i margini inferiore e di destra sono ampi.
C'è uno strappo che interessa la prima «E» di «PENCE». Il
lato inferiore, pur essendo, come già detto, ampio, non è regolare: ci
sono tre piccole mancanze di carta all'altezza della «S», «A»
e «E» di «POSTAGE».
Il francobollo reca un annullo in nero molto incompleto (probabilmente un ovale a
sbarre).
Questo francobollo, che venne esposto da Pio Fabri alla London
Philatelic Exhibition del 1897 e poi, nel maggio 1935, nell'esposizione
filatelica organizzata dalla Royal Philatelic Society per celebrare il
Giubileo di Re Giorgio V, entrò a far parte di molte collezioni
prestigiose, come quelle di Arthur Hind (1856-1933) e di Re Carol II di Romania
(1893-1953).
Attualmente (2012) si trova presso un'importante collezione di Hong Kong
assieme ad altri cigni "inverted frame".
Esemplare
n° 3
Il francobollo è ritagliato rettangolare: i margini superiore, destro e
sinistro sono ampi.
Il bordo inferiore è piuttosto irregolare con una mancanza di carta
all'altezza della «E» di «POSTAGE» mentre una più ampia
mancanza di carta interessa l'angolo inferiore destro senza però toccare il disegno.
Resta comunque uno dei migliori esemplari noti di "inverted frame".
L'esemplare reca un annullo ovale a sbarre impresso con decisione in
nero.
Questo francobollo entrò a far parte di importanti collezioni: quella dei
"francobolli capovolti" di C. F. Heyermann, del colonnello
Edward Howland Robinson Green, già
possessore dell'intero foglio di cento del 24 centesimi di posta aerea
americano "inverted Jenny", e di John Gartner.
Attualmente (2012) si trova presso un'importante collezione di Hong Kong
assieme ad altri cigni con la cornice capovolta.
Esemplare
n° 4
Il francobollo è ritagliato ottagonale seguendo i contorni della cornice
che è rispettata nel taglio, tranne che sotto, all'altezza delle lettere «GE»
di «POSTAGE».
Sempre sotto, tra la «P» e la «O», uno strappo interessa
il disegno della cornice.
Inoltre sono stati notati due assottigliamenti nella filigrana del cigno (Leon
Norman Williams).
Il francobollo è annullato in nero ad Albany con la cifra «6» racchiusa in un
cerchio circondato da sbarre.
Questo esemplare venne trovato nella seconda metà del Novecento nella
collezione di un avvocato di Monaco di Baviera: non sappiamo se l'avvocato
fosse a conoscenza della rarità che possedeva da circa un quarto di
secolo.
A titolo di curiosità, dopo successivi passaggi, nel 1977 questo
francobollo venne messo all'asta da Rodney A. Perry a Melbourne: fu il
primo "inverted frame" ad essere battuto in un'asta
tenutasi nella sua terra d'origine, l'Australia.
Esemplare
n° 5
Il francobollo è ritagliato ottagonale seguendo i contorni della cornice
che risulta rifilata dal taglio sul lato sinistro e nell'angolo superiore
destro.
L'esemplare presenta un annullo ovale a sbarre impresso in nero.
Il francobollo è conservato dal 1942 presso l'Australian Museum di Sydney
che lo ricevette in eredità dall'ultimo proprietario, miss Amy Vickery
Esemplare
n° 6
Il francobollo è irregolarmente ritagliato rettangolare, soprattutto sul
lato sinistro, dove il margine risulta corto in alto, come pure quello del
lato superiore a sinistra.
I lati destro e inferiore sono abbondanti; su questi due lati osserviamo
delle piccole mancanze di carta che tuttavia non interessano la vignetta.
L'esemplare presenta un annullo a sbarre con un numero (forse un «12»)
impresso debolmente in nero.
Anche questo francobollo, che era appartenuto nel passato ad un
collezionista indiano, si trovava
nella collezione di miss Amy Vickery. Come il precedente
esemplare n° 5, alla sua morte, per sua volontà testamentaria,
entrò a far parte delle collezioni dell'Australian
Museum
di Sydney, che (2012) lo conserva.
Questo esemplare venne raffigurato nel 1990 su un francobollo australiano
da 41 centesimi della serie dedicata a «Rare and unusual colonial
stamps of Australia».
Esemplare n° 7
Il francobollo è ritagliato rettangolare. Manca il margine sul lato
sinistro dove la cornice è
ritagliata, soprattutto in alto, fino ad intaccare le lettere «IA»
di «AUSTRALIA».
L'esemplare reca un annullo impresso in nero, sbavato e poco riconoscibile:
probabilmente si tratta di un ovale a sbarre.
Tra i vari collezionisti che lo possedettero è da ricordare David Bernhard
negli anni Trenta del Novecento.
Esemplare
n° 8
Il francobollo è ritagliato ottagonale seguendo i contorni della cornice
che comunque risulta integra e non toccata.
Leon Norman Williams annotò la presenza di un piccolo strappo.
L'esemplare è annullato a Perth con la cifra «2» racchiusa in un cerchio
circondato da sbarre.
La sua prima comparsa risale al 1913, quando M. Kurt Maier lo trovò in
una collezione che aveva acquistato.
Fra i collezionisti che poterono metterlo nelle proprie collezioni
ricordiamo tra il 1913 ed il 1933 H. P. Manus e poi, negli anni Trenta
fino al 1944 R. B. Yardley.
Esemplare n° 9
Il francobollo è ritagliato ottagonale seguendo i contorni della cornice.
E' danneggiato e probabilmente riparato. Il lato sinistro è corto.
Presenta un annullo ovale a sbarre impresso in rosso.
Faceva parte della collezione di Thomas Keay Tapling. Alla sua morte,
sopraggiunta nel 1891, per volontà testamentaria tutta la collezione,
compreso questo esemplare di "inverted frame", passò al
British Museum. Dal 1972 la collezione è stata trasferita alla British
Library di Londra.
Questo esemplare venne riprodotto nel 1976 su un francobollo del Nicaragua
da 2 centesimi della serie dedicata a «Estampillas raras y famosa».
Curiosamente al verso del "metafrancobollo" (detto in
termine anglosassone anche "S.O.S.", acronimo che sta per "Stamps
on stamps", francobollo su francobollo) è stampata una breve descrizione del francobollo
raffigurato e sinteticamente di come ebbe origine il singolare errore.
Esemplare n° 10
Il francobollo è ritagliato rettangolare. Reca un annullo a sbarre
incompleto impresso debolmente con un numero (probabilmente «17»).
Il francobollo risulta difettoso a seguito di una manomissione subita della
quale parleremo subito sotto.
Il suo primo possessore conosciuto fu Philipp la Renotière von Ferrary
(1850-1917) che non sappiamo dove e quando lo acquistò.
Come è noto, desiderio di von Ferrary era quello di mettere insieme una
collezione insuperabile rendendola accessibile al pubblico presso il Museo
Postale di Berlino.
Lo scoppio della I Guerra Mondiale impedì la realizzazione del suo
progetto.
La posizione di von Ferrary era delicata: era un cittadino austriaco con
residenza a Parigi. Pensò quindi di riparare in Svizzera lasciando
centinaia di raccoglitori di francobolli all'ambasciata austriaca di Parigi.
La morte lo colse poco dopo a Losanna senza lasciargli il tempo di concretizzare
i suoi progetti.
Al termine della guerra, il Governo francese confiscò tutti i suoi beni
mettendoli nel conto dei debiti di guerra.
Con essi c'era anche l'enorme collezione di francobolli e, naturalmente,
questo cigno con la cornice capovolta.
Ci vollero cinque anni e 14 vendite per disperdere la collezione von
Ferrary.
Questo esemplare di "inverted frame" era compreso nella
sesta vendita del 24 aprile 1923, numero di lotto 79.
Tom Allen, che tra l'altro era amico del banditore M. Gilbert, prendeva in
visione il materiale di suo interesse in anticipo. Così fece anche per i
lotti della sesta asta: voleva essere certo dell'autenticità del pezzo per
il quale avrebbe combattuto a colpi di rilanci con un temibile
concorrente: Theodore Champion (1873-1954). Su richiesta di Allen, Gilbert immerse il cigno
in acqua bollente prima, in una soluzione chimica poi: in questo modo si
sarebbero evidenziate eventuali riparazioni ed aggiunte di pasta di carta.
Il francobollo ne uscì dalla prova come perfetto e genuino, tuttavia la
carta si era sbiancata e divenuta anche più fragile.
All'asta Tom Allen batté Champion e si aggiudicò l'esemplare che acquistò
non per sé, ma per un suo cliente, E. H. Collins.
Cinque anni più tardi venne dispersa la collezione Collins da Plumridge
& Co. ed Allen era ancora lì, pronto a riacquistare il cigno.
Il catalogo dell'asta (undicesima vendita del 29 novembre 1928) definiva
l'esemplare «...probabilmente riparato ed offerto senza garanzia».
Tom Allen non si curò della descrizione del catalogo: lui era ben convinto
della bontà del pezzo dopo il lavaggio che aveva effettuato cinque anni
prima. La concorrenza invece fu scoraggiata da quella nota e così Allen se
lo poté aggiudicare al prezzo di circa un terzo di quanto lo aveva pagato
nel 1923!
In seguito Allen lo vendette al suo rivale d'un tempo, Theodore Champion.
Dopo la morte di Champion (1954) non si seppe pubblicamente più nulla di
questo esemplare.
Riapparve nel 1980 all'asta del 15 ottobre di Robineau & Co. a Parigi
(lotto n. 46). La descrizione non era certo lusinghiera: «...due lievi
pieghe verticali. Su di una si rileva un piccolo taglio di 3 mm. visibile in
trasparenza. Qualche traccia di muffa rilevabile solo alla lampada a raggi
ultravioletti. Non è riparato».
Si conosce il nome dell'acquirente, ma agiva per conto di altri. Così come
resta ignoto il successivo acquirente quando, nel 1981, David Feldman lo
propose nuovamente all'asta (lotto n. 4633). In questo caso l'"inverted
frame" era descritto con un «...taglio della carta all'interno,
non rilevabile dal recto».
Esemplare n° 11
Il francobollo è ritagliato rettangolare. Manca il margine in alto dove
la cornice è ritagliata intaccando la base della parola «PENCE».
In origine, quando venne messo all'asta per la prima volta nel 1906,
mancava un pezzo della cornice e gran parte delle lettere «PE» di
«PENCE».
L'esemplare reca un annullo ovale a sbarre impresso con un inchiostro nero
rossastro alquanto slavato ad Albany recante la
cifra «14».
Nel complesso anche questo, come molti altri qui descritti, non è un
bell'esemplare di "inverted frame".
Questo francobollo faceva parte di una collezione che la neozelandese miss
Eleanor Gordon aveva ricevuto in eredità da uno zio il quale, pare, non
si fosse accorto del raro errore.
Il 1° giugno 1906 fu messo all'asta dalla Ventom, Bull & Cooper
(lotto n. 440) e fu il secondo "inverted frame" a passare
sotto il martelletto del banditore (il primo era stato due anni prima
l'esemplare n° 13).
Con il ricavato (400 sterline dell'epoca) miss Gordon poté pagarsi il
viaggio fino a Londra.
A titolo di curiosità ricordiamo che suo figlio, Anthony Gordon Rigo de
Righi (1917-1982), divenne in seguito curatore del British
Postal Museum. A lui si devono inoltre
numerose pubblicazioni storico-postali.
Questo esemplare cambiò di proprietà svariate volte, spesso attraverso
le vendite della H. R. Harmer (fu anche nelle collezioni di A. W. Cox e di
Tom Allen). In un anno non precisato successivo al 1917 il
francobollo venne riparato ricostruendo la cornice con le parti mancanti
delle lettere «PE».
Esemplare n° 12
Il francobollo è ritagliato rettangolare. I margini sono completi su tutti
i quattro lati, il margine di destra è decisamente abbondante.
Si tratta forse del migliore fra tutti gli "inverted frame"
ad essere pervenuto fino a noi.
L'esemplare presenta un annullo impresso leggermente in nero, non
deturpante, ovale a sbarre.
Questo francobollo era in possesso del Reverendo Philip Edwin Raynor. Alla fine
degli anni Novanta dell'Ottocento passò nella collezione di R. W. Ayer. La
sua collezione venne poi dispersa , in parte dalla New England Stamp Co. ed
in parte dalla Stanley Gibbons Ltd.
Dopo alcuni passaggi di proprietà, negli anni Venti del Novecento, Charles
J. Phillips propose questo esemplare a Re Giorgio V d'Inghilterra
(1865-1936) che, in
quegli anni, stava incrementando la collezione reale con pezzi di grande
importanza ed eccellente qualità.
Tuttora (2012) si trova nella collezione reale dei Windsor.
Esemplare n° 13
Il francobollo è ritagliato rettangolare. I margini sono completi su tre
lati. Il bordo inferiore è corto a destra, sfiorando il disegno della
cornice in corrispondenza delle lettere «PO» di «POSTAGE».
Presenta un annullo ovale a sbarre impresso in nero.
E' il primo cigno "inverted frame" a passare sotto il
martelletto di un banditore d'asta. In possesso in precedenza di William
Henry
Peckitt, un abile commerciante dello Strand, venne messo all'asta il 4 marzo
1904 da Ventom, Bull & Cooper (lotto n. 414). Se lo aggiudicò Leslie R.
Hausburg, uno studioso specializzato in francobolli litografici, fra cui
proprio il 4 pence del Western Australia sul quale scrisse anche numerosi
articoli.
La cifra pagata per ottenerlo all'epoca fece scalpore: 400 sterline!
Marcellus Purnell Castle, vice presidente della Royal
Philatelic Society di
Londra, così commentò l'avvenimento nel "London Philatelist":
«Il 4d. centro capovolto del Western Australia ha stabilito un prezzo
record per quanto riguarda le emissioni di quel paese. L'acquirente si è
aggiudicato uno dei più rari francobolli al mondo.». Ed aggiungeva: «In
base alle nostre conoscenze gli esemplari esistenti sono sette, di cui
cinque in collezioni private. Forse ne esistono altri due esemplari...».
Successivamente la collezione Hausburg venne acquistata da Thomas William
Hall.
Il francobollo, con l'intermediazione di Fred Hagen, passò nelle mani di H.
L. White. Infine la Mitchell
Library di Sydney ricevette in dono l'intera collezione White e con essa
questo "inverted frame".
Esemplare n° 14
Il francobollo è ritagliato rettangolare e presenta ampi margini.
L'esemplare presenta l'annullo di Fremantle in nero con la cifra «11»
inserita entro un ovale a sbarre.
Questo francobollo è particolarmente interessante a causa dell'ampiezza dei
suoi margini, in particolare di quello superiore che comprende anche una
sottile parte della cornice dell'esemplare sovrastante.
Dallo studio di questa minima porzione di cornice, prese l'avvio, in
un'epoca in cui tutti parlavano di centro, o cigno, capovolto, l'ipotesi che
ad essere capovolta fosse stata la cornice e non la vignetta centrale.
La prima apparizione che fece questo esemplare fu alla London Philatelic
Exhibition del 1890, allorché venne esposto dal suo proprietario, B.
Plashett Rodd.
Numerosi furono i successivi proprietari che poterono inserirlo nelle loro
raccolte: da W. B. Avery, che lo espose nel 1897, a G. H. Worthington che lo
acquistò dal commerciante William Henry Peckitt, ad Alfred F. Lichtenstein,
a Tom Allen e moltissimi altri. E' stato, probabilmente, l'esemplare di "inverted
frame" che ha subito il maggior numero di passaggi di proprietà.
Nel 1986 venne acquistato dal Western
Australian Museum per 150.000 dollari australiani.
Questo esemplare venne riprodotto nel 1984 su un foglietto emesso dal
Lesotho per il bicentenario della diligenza postale in occasione della
manifestazione filatelica AUSIPEX 84 tenutasi a Melbourne dal 21 al 30
settembre 1984.
Esemplare n° 15 (il frammento)
Questo frammento venne trovato casualmente nel 1937 in un scatola di scarti
del commerciante filatelico londinese di francobolli Frederick Burgess Smith a Strand.
Sul frammento si vede applicata una striscia parziale verticale di tre
francobolli con il cigno da 4 pence, strappata in maniera irregolare.
Del terzo francobollo in basso (a destra nell'immagine qui a sinistra) sono
visibili solo la parte della cornice con le parole «FOUR PENCE», le
lettere «W» di «WESTERN» e «IA» di «AUSTRALIA»
ed una parte dello sfondo centrale dove campeggia il cigno.
E' evidente, dalla disposizione delle scritte della cornice, che questa è
capovolta rispetto alle altre.
Dallo stato del frammento di busta, sulla quale era scritto l'indirizzo di
una società londinese «Nixon & Arnold / 29 Poultry Ec», era
evidente che altri frammenti di francobolli dovevano essere stati strappati.
Una
vecchia immagine del frammento che mostra ancora la parte
della busta con l'indirizzo del destinatario.
Iniziò così una frenetica ricerca negli uffici di Smith nella
speranza di rintracciare il pezzo mancante del francobollo con la cornice
capovolta, che però non venne trovato.
In compenso si trovò un pezzo che era stato staccato dalla parte superiore
della striscia (a sinistra nell'immagine). Questo venne riattaccato nella
posizione che aveva in origine.
La
striscia ricomposta sul frammento: la parte di sinistra venne
trovata successivamente e riposizionata (la linea gialla
tratteggiata indica dove era stata strappata).
Il frammento, così ricomposto, pur essendo notevolmente difettoso e
malconcio, rappresenta l'unico caso noto di una "inverted frame",
seppure parziale e strappata, assieme ad un francobollo normale.
A ben vedere, poiché la striscia ricomposta mostra che in origine c'erano
almeno quattro esemplari di cigno da 4 pence, si può dire che il frammento
reca parti di sei francobolli: infatti quando venne ritagliata, comprese due
posizioni di altrettanti francobolli a destra (in alto nell'immagine).
Attualmente (2012) il frammento di busta fa parte di una grande collezione
di Hong Kong.
Il decalco
Non si tratta propriamente di un francobollo, ma il pezzo è intimamente
legato al 4 pence "inverted frame".
Si tratta di uno scarto di stamperia: al recto presenta una prova di
stampa eseguita in nero del cigno da 1 scellino. Al verso, che mostriamo qui
a fianco, presenta il decalco di due parti di vignetta del 4 pence: una di
queste ha la cornice capovolta.
Le ipotesi sull'origine di questo decalco sono varie: può essere stato
causato da un giro a vuoto della macchina da stampa che ha impresso le
impronte del 4 pence sulla maestra che si è riportata, ovviamente in
maniera speculare, sul foglio successivo. Può essere stato un foglio
appoggiato su uno cui era stampato il 4 pence quando l'inchiostro era ancora
fresco. Difficilmente lo sapremo.
Inoltre, trattandosi di una stampa in nero di prova dell'1 scellino, può
essere stato usato, per risparmiare sulla carta, un foglio che si era
"sporcato" con il 4 pence.
Non dimentichiamo che sulla pietra intermedia erano riportati
assieme i disegni di due composizioni da sessanta dell'1 scellino e del 4
pence.
Tutto lascia pensare che la stampa di prova sia stata effettuata nel
gennaio 1855, allorché per riparare la piccola pietra Alfred Hillman
commise
l'errore di inserire una cornice capovolta alla posizione 36, o
successivamente, ad esempio alla fine del novembre del 1855 quando venne
fatto il riporto dell'1 scellino. Comunque le vignette del cigno da 4 pence,
compresa quella con l'"inverted frame", furono stampate per
prime.
Questo decalco si trovava una volta nella collezione di John Gartner.
Il probabile trucco
Segnaliamo un esemplare sul quale si nutrono dubbi sulla sua autenticità.
Per oltre sessant'anni è stato considerato originale; infatti fu inserito
in un primo tempo tra gli "inverted frame" conosciuti dai
fratelli Williams. Solo successivamente anche uno di loro, Leon Norman,
ebbe dei dubbi che lo portarono a repertoriarlo in una sorta di "limbo".
Il francobollo è ritagliato rettangolare, la base è praticamente senza
margine e le lettere «GE» di «POSTAGE» a causa del
taglio risultano toccate.
L'angolo inferiore sinistro presenta una mancanza nella carta e forse ha
subito una riparazione.
E' annullato in nero a Perth con la cifra «1» in un cerchio circondato da
sbarre.
Questo esemplare fece la sua apparizione negli anni Venti del Novecento
proveniente da una vecchia collezione della quale poco si sa.
Sempre considerato originale, passò di mano varie volte fino ad entrare
nella collezione del
colonnello Edward Howland Robinson
Green, già possessore dell'intero foglio di cento di "inverted
Jenny", il 24 centesimi di posta aerea americano del 1918 con il
centro capovolto.
Dopo essere stato venduto l'11 marzo 1987 all'asta Christie's Robson Lowe
di New York, Robson Lowe confidò a Leon Norman Williams, con una lettera
del 1° luglio 1988, che quel francobollo in realtà era un trucco ottenuto
partendo da un normale esemplare da 4 pence al quale era stata ridipinta la
cornice in posizione invertita. Lo rivelavano, tra l'altro, delle
differenze sulle lettere «S» e «E» di «POSTAGE».
Anche il punto di colore della cornice non era perfettamente identico a
quello del centro.
Differenze
tra le «S» e le «E» di «POSTAGE»: le prime due lettere
sono di "inverted frame" sicuramente originali, la
terza proviene dall'esemplare quasi certamente truccato.
Robson Lowe, che nella sua carriera aveva avuto tra le mani altri "inverted
frame", ipotizzava che quella falsificazione, che aveva ingannato
tutti per 64 anni, potesse essere opera di Singer.
In seguito l'acquirente venne rimborsato: Robson Lowe riacquistò
l'esemplare per una somma che non venne divulgata, ma si dice inferiore al
prezzo di aggiudicazione.
Questa probabile falsificazione (ma sarebbe meglio dire manipolazione o
trucco) alla fine degli anni Novanta venne acquistata da un famoso
collezionista di Hong Kong che l'aggiunse ad altri tre esemplari originali
di cigno "inverted frame" (oltre al frammento con la varietà
strappata).