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Il
portale che una volta dava accesso al palazzo dei Falier. |
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Al Gaffaro.
Un tratto della fondamenta del Malcantòn è chiamata fondamenta Bembo o del
Malcantòn.
La fondamenta del Malcantòn si trova oggi tagliata in due per
l'attraversamento del rio Novo, un canale che venne scavato negli anni
Trenta stravolgendo il tessuto urbano di questa parte della città.
Il primo toponimo ricorda alcune proprietà che qui aveva la
famiglia Bembo, mentre per il nome Malcantòn si suggerisce questa
pagina.
Su una estremità della fondamenta Bembo o del Malcantòn, laddove questa si incontra
con la callesela del Malcantòn, esisteva un palazzo dei Dandolo.
Di questo palazzo, raso al suolo ed il terreno su cui sorgeva ridotto ad orto o
sterpaglia, oggi sopravvive solo il portale d'accesso.
Sul portale un'iscrizione ricorda come il palazzo, in origine dei Falièr,
fosse stato rifabbricato
nel 1475,
dopo che era crollato per vetustà, da Vittore Dandolo, figlio di
Benedetto Dandolo e di una Falièr.
«FALETRAS DOMOS VETVSTATE
COLLAPSAS D [...]
BENEDICTI FOB. MEMORIAM MVNERIS MATERNI AMPLERES SITV
IT. ANNO SALVTIS MCCCCLXXV AB VRBE CONDITA MLIIII» |
Una parola risulta incompleta a causa di un restauro che ha interessato la parte
destra
dell'architrave.
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La
scritta sull'architrave della porta d'ingresso del palazzo
Falièr, poi Dandolo. |
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E' interessante notare come l'anno sia indicato secondo due calendari, quello
italiano («IT. ANNO SALVTIS») o giuliano e quello veneziano che prende come riferimento l'anno
della mitica fondazione di Venezia, il 421 d. Cr. Non è un fatto raro
trovare queste doppie indicazioni, ma neppure comune.
L'area dove una volta sorgevano le case dei Falièr e poi il palazzo dei
Dandolo, oggi costituisce il giardino di un'abitazione vicina.
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Dove
oggi c'è questo giardino privato, una volta sorgevano le case
dei Falièr e poi dei Dandolo. |
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