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Calesele
Castel Cimesėn entrando da calle larga San Marco. |
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A San Marco.
L'origine di questo toponimo si perde nella notte dei tempi.
Probabilmente ricorda un castello, o una fortificazione, che qui esisteva
almeno giā dal X secolo, forse non dissimile da una analoga
costruzione descritta da Antonio Coccio detto il Sabellico (1436ca.-1506)
vicino a San Rocco, ed analogamente al Castello d'Olivolo (oggi insula
di San Pietro di Castello).
Sull'esistenza di un castello qui, a due passi da San Marco, centro
politico della cittā, si espresse anche Giuseppe Cappelletti (1802-1876)
nella sua "Storia della Repubblica di Venezia" in tredici volumi
(Antonelli, Venezia, 1850-55).
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Pātera
ad altorilievo su un muro di un edificio della calesele con
due grifoni che si fronteggiano con zampe su fogliame in una
cornice dentellata. |
Uno
stemma di difficile identificazione (Barbaro?) sulla chiave di
volta di un arco in un passaggio interno nella calesele. |
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Per quanto riguarda la parola Cimesėn, questa potrebbe essere il cognome di una
famiglia, esistendo anche un ramo Cimesėn
alle Chiovere di San Rocco, non distante da un altro
"castello": Castel
forte S. Rocco.
Accanto alla calesele esiste anche su sotopōrtego che conduce ad
una corte con lo stesso nome, entrambi ormai privatizzati da moltissimo
tempo.
Sopra l'ingresso al sotopōrtego č visibile una pātera con due grifoni
che si fronteggiano, mentre sulla chiave di volta dell'ingresso dello
stesso
sotopōrtego (chiuso da un cancello) si scorge uno scudo con l'arma
difficilmente decifrabile (forse della famiglia Barbaro?).
Infine sullo stipite di una porta vicina si rileva un altro stemma,
facilmente identificabile con quello della famiglia Lin.
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Uno
stemma Lin, su uno stpite di una porta nella calesele Castel
Cimesėn. |
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