Fornèr (rio terà del)

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Patere del quarto piano (a sinistra e a destra).
   
Patere del terzo piano (a sinistra e a destra).
   
Patere del secondo piano (a sinistra e a destra).
   
Un moderno Cristo al primo piano a sinistra. La patera al primo piano a destra.
A Sant'Isepo.
Questo toponimo ricorda un rio che venne interrato (tombato) nel 1812, durante il periodo della dominazione francese.
 
Il "nizioleto" con il nome della località non riporta ancora la denominazione ufficiale adottata dal Comune di Venezia a seguito della revisione dello stradario avvenuta nel 2015 ("terà" anziché "terrà" e "del" Forner).
 
Il nome ricorda un fornèr (fornaio, o cuocitore di pane) che qui doveva avere la sua bottega.
Come ricordiamo in questa paginetta, sono 23 a Venezia i luoghi che portano questo nome.
L'area si trova ai margini delle demolizioni effettuate nel 1806-7 per far spazio ai Giardini Pubblici voluti da un decreto napoleonico per dotare la «...sua buona città di Venezia...» di un passeggio pubblico.
Un edificio ai numeri civici 975 e 976 mostra i quattro piani della facciata decorati da un rilievo ed alcune patere in gran parte (forse tutte) di fattura moderna.
 
Il rio terà del Fornèr a Sant'Isepo (San Giuseppe).
  
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Pagina aggiornata il 13 aprile 2017