A San Trovaso.
Nel 1713 su questa fondamenta esisteva una casa di proprietà di «...Lorenzo
Lombardo fo de S. Gerol. da lui habitata...».
Se l'era intestata il 2 giugno 1706, assieme ad altre tre case che
corrispondono oggi (nonostante le mutate situazioni edilizie) ai numeri
civici 1313, 1317 e 1318 del Sestiere di Dorsoduro in virtù del
testamento della propria suocera, «Camilla Colonna consorte Piero
Bonamico», della quale aveva sposato una figlia nel 1675.
Le origini della famiglia Lombardo sono controverse: chi la fa provenire
dalla Lombardia, e chi da Jesolo stabilendo anche l'anno: 907.
Comunque furono sempre membri del Maggior Consiglio.
Secondo Girolamo Alessandro Cappellari Vivaro (1664-1774) a questa
famiglia sarebbe appartenuto quel Marco Lombardo citato nella "Divina
Commedia" al canto XVI del Purgatorio tra gli iracondi e con il quale
Dante si intrattiene a proposito del libero arbitrio:
«Lombardo fui, e fu'
chiamato Marco;
del mondo seppi, e quel valore amai
al quale ha or ciascuno disteso l'arco.»
Giulio Faroldo, prete cremonese vissuto in pieno Cinquecento, nei
suoi "Annali Veneti", pubblicati da Giovanni Varisco nel 1577,
ne fa un solenne elogio: «Marco Lombardo, cioè della casa dei Lombardi,
praticò gloriosamente, come già il Greco Solone, per le Corti d'i gran
Principi di Ponente: E fu tale, che i scrittori Toscani di quei tempi
hanno in i soi Poemi, e Historie fatto immortal memoria di lui.»
Particolare
d'angolo di una casa sulla fondamenta Lombardo.
Tuttavia oggi si ritiene che quel
Lombardo sia da identificare semplicemente con un uomo saggio originario
della Lombardia, intesa in senso lato come pianura Padana comprendente la
Marca Trevigiana e quindi che potesse essere proprio un trevigiano,
vissuto nella seconda metà del XIII secolo.
Seguendo la genealogia del Cappellari Vivaro, da prendere però con la
dovuta prudenza, si può ricordare un Piero Lombardo, valoroso capitano
della Repubblica del quale si hanno notizie attorno al 1295, un Almorò
Lombardo, sopraccomito (comandante) di galera che durante la guerra di
Chioggia combatté contro i genovesi nel 1380 e fu poi la causa principale
della vittoria su di essi e, proseguendo nella genealogia, un Giovanni
Lombardo dell'Ordine Carmelitano che nel 1388 divenne vescovo di Parenzo
ed infine un Luigi Lombardo che si distinse contro i turchi nelle vicende
del 1472 della guerra veneta-turca.
I Lombardo, per via delle loro proprietà in questa insula, diedero
il nome anche ad una corte, non lontana dalla chiesa di San Trovaso, in
fondamenta
Bonlini sul rio de Ognissanti: quella corte nel corso del
Novecento è stata privatizzata e chiusa nel 1933.
La
fondamenta Lombardo con, in fondo, il ponte Lombardo.