Rubina (calle, corte)

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La stretta calle Rubina, caratterizzata da una serie di archetti che congiungono gli opposti edifici.
A Sant'Alvise.
Questi luoghi prendono il nome da un ramo originario di Bergamo della famiglia Rubini; altri rami si ritrovano a Como, Vicenza, ma anche a Palermo ed a Noto (Giovanni Dolcetti, "Famiglie e Cognomi Veneti e Friulani").
Questa famiglia si arricchģ molto con il commercio della seta e poi del sapone.
Un Robino Rubini era nonno di Camillo, nel 1614 Guardian Grande della Scuola Grande dell'Arciconfraternita di S. Rocco.
Il 14 agosto 1646 la famiglia fu aggregata al patriziato con 876 voti, grazie al solito pagamento di centomila ducati a favore delle esauste casse della Repubblica impegnata nelle costose guerre contro i Turchi per il mantenimento delle proprie posizioni nel Mediterraneo orientale (Candia).
La famiglia aveva il proprio palazzo dominicale a Cannaregio, in fondamenta dell'Abazia.
Altra abitazione possedeva qui, nel palazzo sulla fondamenta de la Sensa, dove č testimoniata la presenza nel 1661 di «...Doną Rubin...», figlio del sopraccitato Camillo.
Secondo alcuni (Piero Pazzi) questo palazzo prima era di proprietą della famiglia Cassetti, originaria di Brescia, che si era arricchita con il commercio della seta.
  
Palazzo Rubini sulla fondamenta de la Sensa.
  
Un Giovan Battista (1642-1707), nipote di Doną Rubini, fu governatore di Spoleto, Frosinone, Viterbo e Macerata e grazie alla parentela colla famiglia Ottobuoni fu nominato vescovo di Vicenza il 15 maggio 1684, e, eletto Papa lo zio Alessandro VIII (Pietro Vito Ottoboni, 1610-1691) anche cardinale Segretario di Stato nell'ottobre 1689 e cardinale presbitero nel 1690.
Il "nizioleto" della corte Rubina.
Il ramo veneziano della famiglia Rubini si estinse nel 1756 con un Antonio Rubini del fu Camillo.
La stretta calle Rubina č caratterizzata da una serie di archetti (cinque) che raccordano i due opposti edifici che la fiancheggiano; esiste anche una piccola corte omonima che, pur avendo il regolare "nizioleto", non risulta citata nello "Stradario del Centro Storico Veneziano" del Comune.
   
La corte Rubina, al termine della calle Rubini.
  
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Pagina aggiornata il 22 maggio 2020