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La calle Venier o Balbi a
San Pantalòn. |
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A San Pantalòn.
Per quanto riguarda il primo toponimo, esso si riferisce ad un edificio
che nel passato appartenne alla famiglia Venier.
Senza scomodare, come fanno alcuni autori, la gens Aurelia dalla
quale si vorrebbero discendenti, certamente i Venieri furono presenti sin
dai tempi antichi (XI secolo) e nel XIII secolo ebbero la signorìa sulle
isole di Cerìgo, a sud del Peloponneso, e di Paros, nel mare Egeo.
Tra i membri della famiglia si devono annoverare anche tre Dogi.
Il secondo toponimo si riferisce invece al vicino palazzo Balbi, che si
affaccia "in vòlta di canàl" (ovvero dove il Canal
Grande compie una curva) fatto costruire da Nicolò Balbi che ne affidò
la realizzazione all'architetto e scultore Alessandro Vittoria (1525-1608)
a seguito di una curiosa circostanza.
Sulle vicende di quest'ultimo palazzo, al quale si accede dalla vicina
calle del Remèr, rimandiamo a questa
pagina.
In calle Venier o Balbi si può scorgere sul muro di cinta di una corte
una curiosa e non comune finestra traforata in stile veneto-bizantino
dell'XI secolo: si trova a destra di una porta senza numero, in
prossimità del civico n. 3897.
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Finestrino
traforato dell'XI secolo. |
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