Lo storico padovano Sertorio Orsato (1617-1678) narra che la famiglia Giusto, o Zusto,
si trasferì da Padova a Venezia nel 454.
Le lontane origini spesso si perdono nella leggenda, comunque è un fatto
che l'arrivo a Venezia di questa famiglia sia stato antico annoverando
essa alcuni membri che esercitarono la podestà tribunizia, come attesta
anche il "Dizionario Storico-Portatile di tutte le Venete Patrizie
Famiglie" di Giuseppe Bettinelli (Venezia, 1780): «Vennero da
Padova, varian le Croniche sul loro arrivo in Venezia, ma lo accordano
antico perché produsse Antichi Tribuni».
Il
ramo de Ca' Zusto che conduce dall'omonima "salizada"
alla calle Orsetti.
Il
ramo de Ca' Zusto visto dalla calle Orsetti verso la
"salizada" de Ca' Zusto.
Un Almorò Zusto durante la guerra contro Ancona sconfisse i
bolognesi nel 1276.
A seguito della serrata
del 1297, parte della famiglia Zusto risultò esclusa dal Maggior Consiglio,
ma vi venne riammessa nel 1381.
Una
trifora sul retro di palazzo Zusto.
In
salizada de Ca' Giusto è visibile uno stemma della Scuola Grande di San
Rocco, a testimoniare che quello stabile era di sua
proprietà. Gli emblemi della Scuola sono incisi sulla pietra, anziché
essere a rilievo come è più comune incontrare.
Un altro stemma del tutto simile appare anche all'intersezione della salizada
con il campiello Rielo, ed è per questo che lo abbiamo inserito in quella
pagina, dal momento che si affaccia su quel campiello.
Lo
stemma della Scuola Grande di San Rocco su una casa in "salizada"
de Ca' Zusto.
I Zusto possedevano tutte le
botteghe del Fondaco dei Tedeschi e quando questo bruciò nel 1505 i Zusto
vendettero alla Repubblica l'area affinché ne venisse costruito uno
nuovo, che è quello che noi oggi vediamo.
La loro presenza a San Giacomo dell'Orio è attestata dal 1397, quando un
Andrea Zusto da S. Giacomo dall'Orio fece dei prestiti alla Repubblica.
Qui aveva il palazzo che ancora oggi si vede. Caduto in condizioni
rovinose, agli inizi del XXI secolo, con la trasformazione in struttura
alberghiera, subì una radicale opera di restauro che ne evidenziò le
belle forme tardo trecentesche. Nel cortile interno conserva una bella
scala.
Ca' Zusto in origine aveva l'accesso principale su un piccolo rio
(chiamato anche riello) che venne interrato (tombato) nel 1779 in modo da
ottenere un percorso pedonale da Riva de Biasio alla corte de la Cazza,
mentre il retro del palazzo prospetta sulla salizada.
Il
bel finestrato sulla facciata di palazzo Zusto.