
Vi ringrazio tutti per gli apprezzamenti

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Io sto solo applicando le tecniche del mio mestiere alle cose che amo, e questo mi diverte molto.
In un percorso di precariato costante (come si direbbe oggi) ho fatto il ricercatore, il progettista, il pianificatore, il programmatore ed anche in una breve parentesi il legislatore. Per ottenere risultati ho dovuto sempre ingegnarmi per raggiungere gli obiettivi, utlizzando al massimo gli strumenti a mia disposizione, quasi sempre limitati ma sempre sfruttati al massimo.
Anche per quanto stiamo approfondendo, nonostate quello che può apparire all'esterno, gli strumenti sono piuttosta banali ed obsoleti. Le cose si riescono a fare perchè c'è tanto mestiere alle spalle ed un po' d'inventiva. Penso che le stesse problematiche le abbiano affrontate, 150 anni fà, i tecnici che hanno realizzato questi piccoli gioiellini. Questa sintonia di metodo, mi ha consentito d'immedesimarmi e di provare ad individuare possibili percorsi logici messi a punto per realizzare le tavole.
Come ho già detto altre volte, per mia formazione, utilizzo una tecnica di ricerca basata sull'osservazione e la verifica (propria delle scienze naturali). I risultati, anche in questo caso sono venuti, perchè all'osservazione si è affiancato il contributo di altri che utlizzano il metodo di ricerca umanistitca (ricerca storica).
Come avete potuto notare i due metodi messi assieme fanno faville. Ad esempio io non sapevo che sull'effige vi fossero stati dei ritocchi, questo in bibbliografia era descritto (barba, baffi e capelli), mettendo insieme le due tecniche di ricerca adesso sappiamo quali peli della barba, dei baffi o quali capelli sono stati cancellati.
La proposta di poter sintetizzare le riflessioni di questo topic in un articolo mi onora e m'entusiasma e per questo ringrazio molto Michele. L'articolo potrei farlo anche da solo ma sarebbe tutto concentrato sull'analisi delle immagini. Io penso che il nostro sia stato un lavoro collettivo, dove l'analisi storica è stata fondamentale e quindi
se articolo ci deve essere sarebbe bello scriverlo a più mani.Come avete più volte notato io sono per un lavoro corale. Come il mio omonimo (nome e cognome) personaggio dei film di Nanni Moretti, anche io da giovane ho giocato a pallanuoto (ero portiere della prima squadra del Posillipo) e lo spirito di squadra mi è rimasto nel sangue.

michele