Uso postale e tassazione delle marche da bollo

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Cisto
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Uso postale e tassazione delle marche da bollo

Messaggio da Cisto »

Ciao:
Ho acquistato questa busta affrancata con marca da bollo 15 Cent. calcografico su lettera da Pavia (PAVIA 2/7, annullo 2 CO) per Milano, tassa "6" e nota manoscritta "non buono" sul fronte. La scritta a matita sostiene che la lettera è del 1857, spedita una settimana prima che iniziasse il divieto di utilizzo delle marche da bollo. Non è presente il testo della lettera e al verso compare solo un timbro C1 di arrivo a Milano. E’ corretto datare la lettera nel luglio 1857? Da cosa si può capire?
Grazie dell’aiuto,
Ciao,
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mestrestamps
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Re: Marca da bollo 15 cent

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

Non so da dove sia stato dedotto l'anno 1857, forse dall'uso del timbro anche se in verità era in uso già dal 1848, comunque le marche da bollo usate come francobolli anche se vietate dall'emissione di vari decreti continuarono ad essere usate fino al 1858.
Di Pavia è conosciuta una lettera , affrancata però con un 75 centesimi :$$: :$$: , del 29 agosto 1858.

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francesco luraschi
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Re: Marca da bollo 15 cent

Messaggio da francesco luraschi »

Solo una precisazione:

Il primo divieto risale al 7 novembre 1854 ed era perentorio. Ciò dimostra che il Del Bianco si sbaglia quando scrive "ritengo quest'uso non solo tollerato, ma addirittura da loro imposto (le poste), almeno per quanto riguarda i diversi corrieri e le lettere da loro raccolte in proprio". :mmm:

Tuttavia l'uso continuò per diversi anni come è già stato scritto, quindi la lettera venne giustamente tassata.

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mestrestamps
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Re: Marca da bollo 15 cent

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

Ciao Francesco,
d'accordo con quello che scrivi.
Anch'io comunque non credo che l'uso delle marche da bollo al posto dei francobolli fosse incentivato addirittura dalle Poste, piuttosto era un "accordo" tra rivenditori e corrieri perchè c'era da ricavare un aggio maggiore sulla vendita dei fiscali piuttosto che sui francobolli.
Il loro uso tollerato fu maggiore in Veneto piuttosto che in Lombardia e la prova è questa lettera (peraltro molto bella :clap: :clap: ) dove fu applicato alla lettera il regolamento; viceversa, di lettere da e per il Veneto non mi è mai capitato di vederne tassate.

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fildoc
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Re: Marca da bollo 15 cent

Messaggio da fildoc »

Era in vendita a Viennafil...
Io l'avevo scartata perche' non mi convinceva.....
Se non era buona non l'avrebbero annullata!
Che dite?
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pablita64
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Re: Marca da bollo 15 cent

Messaggio da pablita64 »

Milo non capisco perche' l'avevi scartata, a me sembra giusto il ragionamento di Francesco e di Cisto ( tra l'altro uno dei pochi miei conterranei, anche se io compaio come vercellese, vivo nel pavese, ma solo per colpa del cambiamento del corso del fiume Sesia, sigh...).
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francesco luraschi
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Re: Marca da bollo 15 cent

Messaggio da francesco luraschi »

Andrea,

la frase del Del Bianco contiene un'altra inesattezza e cioè la possibilità regolamentata dei corrieri di trasportare le lettere extraplico quando la pratica era invece vietatissima e duramente sanzionata (a memoria sul libro si scrive erroneamente di "doveroso versamento al primo ufficio postale"). Detto questo capirai che l'ipotesi di accordi corrieri-postali viene a cadere: è probabile/possibile che i corrieri trasportassero ABUSIVAMENTE alcune lettere sciolte di nascosto dai propri titolari,gettandole poi nelle cassette, cosa che diede luogo FORSE alla diffusione dei falsi, dei francobolli in KR, delle marche ecc. ma non ne siamo sicuri. Proprio le marche usate per posta mi lasciano perplesso: se c'era un accordo era tra rivenditori e corrieri, non con i postali, ma è tutto da verificare.

Riguardo la lettera: i sospetti di Massimiliano sono leciti riguardo l'uso improprio dell'annullo. Tuttavia la destinazione Milano mi ha fatto pensare che l'annotazione "non buono" e la tassa 6 vennero apposti in arrivo dal controllore milanese quando invece in partenza si ritenne l'invio regolare e di conseguenza annullarono la marca.

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Cisto
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Re: Marca da bollo 15 cent

Messaggio da Cisto »

Ciao: Francesco,
riguardo alla lettera ho fatto il tuo ragionamento, il Vaccari dice che a Milano e Brescia iniziarono a tassare le lettere affrancate con la marche da bollo nel gennaio/marzo 1857. Devo ammettere che qualche perplessità rimane...
Ciao:
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fildoc
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Re: Marca da bollo 15 cent

Messaggio da fildoc »

Troppe stranezze....
Parte da Pavia il 2 luglio e il decreto per le tassazioni e di una settimana dopo!
La lettera perche' deve metterci una settimana dal 2 al 9 luglio per arrivare su un percorso che generalmente era di uno massimo due giorni?
E poi.... tassato dopo che era stato accettato perche' vi fu un ritardo delle poste nella consegna?
A me non tornano i conti!
Io credo che tassa e scritta siano apocrife......
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ciao
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Cisto
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Re: Marca da bollo 15 cent

Messaggio da Cisto »

Ciao: Massimiliano,
:not: la lettera è arrivata a Milano il 3 Luglio (posto il retro con timbro di arrivo). Il Decreto era del 23 Novembre 1856 ma fissava come termine ultimo di utilizzo il 9 luglio 57,secondo il Vaccari a Milano e a Brescia hanno cominciato prima ad applicare il decreto. Quindi a Pavia hanno tollerato l'uso della marca, a Milano l'hanno tassata. Almeno questa è la spiegazione che aveva suggerito Francesco (e che io condivido :-)) ).
Ciao:
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francesco luraschi
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Re: Marca da bollo 15 cent

Messaggio da francesco luraschi »

Cisto,

mi hai anticipato sul dubbio della data: anche io avevo ipotizzato il 3 al posto del 9. Guardate il colore del timbro C1, della tassa e del "non buono"

Allego la circolare del 7 novembre 1854 in cui si scrive di tassare le lettere con marche da bollo già sei mesi dopo la loro introduzione. E' un doc comune si trova sia all'ASCo che all'ASMi e ...sul Del Bianco (pag.184). :-))

A mio parere ( e lungi da me l'idea di essere arrivato alla soluzione!!!) erano i rivenditori autorizzati in giro per le città a rifilare ai clienti le marche al posto dei bollini da lettere in quanto godevano sui primi di un aggio maggiore e perche' il guadagno sui francobolli era inversamente proporzionale alla vendita (2% a scalare). Non vi era alcun accordo sottobanco con clienti, corrieri ecc.

Rimane tuttavia da spiegare perchè per diversi anni si andò avanti a tollerare il sistema prima di mettere argine definitivamente. Forse perchè era solo una piccola % la quantità di lettere con marche da bollo??? :mmm:

Va ricordato anche che tipico dell'amministrazione asburgica era di pubblicare a stampa decreti con effetto retroattivo che erano già resi operativi da doc grafici e/o in via riservata

Ciao: Francesco
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fildoc
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Re: Marca da bollo 15 cent

Messaggio da fildoc »

Per me non vi sono abbastanza certezze.
La busta non mi convince!
Se troviamo altre buste analoghe dello stesso periodo forse riuscirete a convincermi....
Per ora sono pronto a prendere altre buste normalmente viaggiate, metterci un bel 6 e una scritta "non valido!" con un inchiostro bruno.....
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Re: Marca da bollo 15 cent

Messaggio da pablita64 »

Il timbro d'arrivo di Milano 3/7 è un C/12 usato dal 16/4/58 al 13/5/59.
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mestrestamps
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Re: Marca da bollo 15 cent

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

pablita64 ha scritto:Il timbro d'arrivo di Milano 3/7 è un C/12 usato dal 16/4/58 al 13/5/59.
Ciao: Ciao: Mario Serone


Ecco, appunto, mi stavo ancora chiedendo dove fosse saltato fuori che era il 1857...

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Re: Marca da bollo 15 cent

Messaggio da Cisto »

Ciao:
Grazie Pablita, allora la lettera dovrebbe essere del 2 luglio 1858. Regge ancora il ragionamento che a Pavia è stata accettata (come dice Mestrestamps, a PV erano abbastanza permissivi almeno fino all'agosto del 1858. Per caso Andrea hai un'immagine di quella lettera col 75 cent?) e non ritenuta buona a Milano.
Quasi quasi cancello le scritte a matita che, oltre ad essere fuorvianti, sono sicuramente state aggiunte dopo...
Ciao,
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Re: Marca da bollo 15 cent

Messaggio da fildoc »

Io sono sempre piu' perplesso....
Nel 1858 a Pavia accettavano le marche da bollo dopo un anno che erano vietate tassativamente :what: :what: :what:
Io ti auguro di dimostrarne l'autenticita' , ma per ora .... :not:
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Re: Marca da bollo 15 cent

Messaggio da francesco luraschi »

E che dovevano fare a Pavia? La lettera venne lasciata nella cassetta dal mittente sperando
nel recapito. Il regolamento non diceva di bruciare, sminuzzare, restituire al mittente la lettera
e neppure di andare a cercarlo: le lettere andavano solo tassate e questa procedura venne applicata.

Semmai ci fu l' ERRORE a Pavia di ANNULLARE la marca e a questo si rimediò in extremis in arrivo. E' fu un grosso sbaglio dato che, una volta pagata la tassa, il destinatario avrebbe avuto il diritto di recuperare la marca per un nuovo utilizzo.

Sul DB ci sono lettere tassate sia con marche da bollo lasciate intonse che normalmente annullate (Vol.II pag.268). Ed erano in partenza da Direzioni postali (Venezia, Treviso)e non da uffici in appalto retti magari da commessi inesperti! :mmm:

Inoltre: il timbro di arrivo garantisce il trasporto per posta. Una ipotesi: se ammettiamo che la lettera venne spedita non affrancata sarebbe giusta la tassazione 6 ma rimarrebbe ancora da
spiegare il "non buono" nello stesso colore. :mmm:

L'apposizione di un secondo bollo oltre l'annullo è, secondo me, la prova della buona fede dell'impiegato pavese: una svista o una dimenticanza visto che nel '58 questa tipologia di lettere era in diminuzione. Se avesse avuto la coscienza sporca avrebbe messo la lettera nel plico per Milano senza neppure annullare la marca e lavandosene le mani.

In questa maniera era invece perfettamente rintracciabile e redarguibile

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Re: Marca da bollo 15 cent

Messaggio da fildoc »

E che dovevano fare a Pavia? La lettera venne lasciata nella cassetta dal mittente sperando
nel recapito. Il regolamento non diceva di bruciare, sminuzzare, restituire al mittente la lettera
e neppure di andare a cercarlo: le lettere andavano solo tassate e questa procedura venne applicata.

Perfettamente d'accordo nella prima parte.... doveva essere inoltrata
le lettere andavano solo tassate e questa procedura venne applicata.

Qui no!
A Pavia non fu fatto! Fu addirittura inviata per buona!
Nel 1858..... :mmm: :mmm: :mmm:
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Re: Marca da bollo 15 cent

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

Massimiliano,
anch'io non riscontro nulla di strano od artefatto su questa lettera.
Il Ministero del Commercio, in una circolare datata 23.11.1856 con il relativo avviso al pubblico da affiggere negli uffici postali, diceva che

Dopo l'introduzione delle apposite marche da Bollo per atti e documenti, occorse talvolta agli Uffici postali di rinvenire nelle cassette d'impostazione, delle lettere munite di simili Marche, in luogo dei bolli prescritti per l'affrancazione delle lettere.
In seguito ad ossequiato Ordine degli Eccelsi II.RR: Ministeri del Commercio e delle Finanze, viene pertanto reso avvertito il pubblico, non essere ammissibile l'uso delle Marche da Bollo anzichè dei Franco-bolli postali per l'affrancazione delle lettere.
Dall' Imp. Regia Direzione Superiore delle Poste L.V.
Verona 23 novembre 1856
.

Visto il non rispetto di quanto emanato in precedenza, ci fu un nuovo decreto Ministeriale datato 9 luglio 1857 che vietò tassativamente l'uso postale delle marche da bollo e ordinò che le lettere con esse affrancate venissero tassate.

Pertanto l'addetto all'ufficio postale di Pavia trovò nella cassetta delle lettere questa missiva e la inoltrò a destinazione, dove fu presa in carico dall'addetto all'ufficio postale di Milano che applicò il regolamento e tassò la lettera non ritenendo valida l'affrancatura. Forse l'unica "pecca" fu quella di non aver tracciato con la penna un fregio sopra il fiscale per impedire il riutilizzo fraudolento.
Come già scritto, di Pavia si conosce anche una lettera (della quale purtroppo non ho immagine) del 29 agosto 1857, quindi ben oltre un mese dalla data dell'emissione del Decreto Ministeriale e ce n'è anche una da Milano addirittura del 28 novembre 1857.

Quindi credo che non tutti avessero seguito alla lettera le direttive impartite e, seppur in maniera molto minore dopo il Decreto del 1856 le marche da bollo continuarono ad essere usate fino a cessare completamente con l' emissione delle nuove marche da bollo con valore in kreuzer.

La storia postale del Lombardo Veneto è MERAVIGLIOSA!! :fest: :fest:

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francesco luraschi
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Re: Marca da bollo 15 cent

Messaggio da francesco luraschi »

L'ERRORE fu duplice a Pavia: 1) accettare per buona l'affrancatura 2) annullare la marca quando una volta pagata la tassa postale il destinatario aveva tutto il diritto di disporre a proprio piacimento del valore. Anche un fregio a penna, secondo me, sarebbe stato irregolare o inopportuno. Su questo penso non ci siano discussioni.

Detto questo mi sembra che l'ipotesi più probabile sia stata la negligenza o la sbadataggine dell'impiegato che commise ben due errori. Sarebbe comunque basilare ritrovare la distinta di accompagnamento del plico in cui la lettera era inserita per capire in quale colonna l'aveva collocata Pavia e con quale annotazione.


Mi sembra interessante inoltre il doc trascitto da Andrea: è palesemente diretto al pubblico e si scrive di cassette di impostazione, mentre il doc del 1854 è ad uso interno dei postali. Si voleva andare a monte del problema e cioè evitare che il pubblico, magari maneggiando marche da apporre sugli atti ufficiali, ne approfittasse delle stesse per affrancare le lettere

Ciao: Francesco
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