Cari amici,
volevo spendere una parola sulle Ristampe Matraire; esse furono fatte in colori differenti dagli emessi nelle intenzioni del grande tipo-litografo, ma com'è noto i colori originari della III emissione non si mantennero tali ma variarono nel tempo com'era inevitabile.
Pertanto il verde giallognolo chiaro delle I tirature del c. 5 divenne presto un verde giallo e poi un verde azzurro fino addirittura ai verdi reseda, oliva e scuri. L'azzurro chiaro iniziale passò dal celeste fino a raggiungere le tonalità dell'indaco scuro e dell'azzurro verdastro, e così via.
Il fondo delle ristampe venne preparato sì in INDACO , VERDE AZZURRO e ROSA CARMINIO (cfr. manuale del Rattone) , ma presto il verde azzurro delle ristampe divenne verde GIALLO del tutto simile come colore ai verdi gialli della III emissione, mentre l'indaco rimase del tutto simile agli indaci della III emissione sia emessa che non emessa; unico colore a mio parere abbastanza facile da non confondere è il rosa carminio usato per il c. 40.
Ma essendo grande la perizia del Matraire nel preparare queste ristampe, esse quando i colori non sono così nettamente distinguibili e soprattutto quando il rilievo è stato ben "appiattito" - per rendere difficile l'analisi dell'effigie, che evidenzia una usura nel punzone tale da riconoscere facilmente, per esempio nei nuovi, la ristampa dall'originale - e fornite di un annullo credibile, rendono la vita difficile, com'è facile immaginare, a qualunque esperto che ne faccia un esame troppo superficiale.
Per questo ritengo questi oggetti a pieno diritto meritori di una ben netta distinzione da quelle che sono ristampe private successive e meritorie - se piacciono - di essere collezionate, naturalmente sotto la giusta definizione di "Ristampe Matraire, effettuate nel 1863 su autorizzazione del Ministero delle Poste" (cfr. sempre manuale di Cesare Rattone).
