ANTONELLO ha scritto:A me sembra una macchina per il lavaggio
A -tubi mandata e ritorna di acqua bollente
B- Albero di trasmissione a manovella
C -catena azionata dall' albero di trasmissione per l' abbassamento e il sollevamento delle piastre nel liquido detergente, è chiaro che l' operatore non poteva infilare le mani dentro.
D -Manovella dell' albero di trasmissione
E -scarico di qualche detergente, solvente o semplicemente dell' acqua
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Descrizione perfetta

Però, secondo me il punto E non è per lo scarico ma per svuotare eventuale eccesso, quindi una "valvola di sicurezza"....
Comunque, ribadisco che un macchinario per la pulizia delle forme da stampa non è mai stato concepito.
Non ha senso ed è controproducente.
Forme miste e cliscè singoli non hanno bisogno di pulizie particolari.
E' sufficiente straccio, solvente (all'epoca solo petrolio) e olio di ...gomito

Per rimuovene incrostazioni è sufficiente la spazzola, da utilizzare prevalentemente a secco.
Se dovessi sbagliarmi, al limite andrebbe utilizzato solo per una unica forma, cioè un unico cliscè, poichè se una forma di stampa composta da più componenti viene immersa in un qualsiasi liquido, ogni conponente andrebbe poi ripulito su tutte le facciate (6).
Sarebbe impensabile e improponibile riutilizzare componenti -cliscè o lettere- con un qualsiasi residuo anche sulle parti non stampanti.