Volendo però allargare lo sguardo, bisogna fare un passo indietro di qualche anno, o meglio, di qualche secolo, per capire la situazione storico-geografica dell’Azerbaigian.
Dopo l’occupazione mongola del 14° secolo, la morte di Tamerlano diede origine a due Stati: Kara Koyunlu e Ak Koyunlu con i quali iniziò un periodo significativo per l'affermazione dello spirito nazionale ed unione storica di tutti i territori autentici dell'Azerbaigian. Fino alla sua morte il sultano degli Ak Koyunlu, Uzun Hasan, governò tutto il territorio dell'Azerbaigian. Il regno successivamente passò alla dinastia degli Shirvanshakhi che mantennero l'autonomia fino al 1539. Gli Shirvanshakhi, combattuti dai Safavidi discendenti di Uzun Hasan Ak koyunlu, imposero l'Islam sciita alla popolazione che prima praticava l'Islam sunnita contrapponendosi all'Impero ottomano.
Dopo la caduta dei Safavidi il paese si spezzò e sul territorio furono creati alcuni khanati indipendenti. Dopo un periodo di frequenti guerre i khanati sono stati occupati dall'Impero Russo. Con l'accordo di Turkmenchay, che chiudeva nel 1828 la guerra russo-persiana, il territorio dell'Azerbaigian fu diviso tra la Russia e la Persia. La Persia riconobbe alla Russia i khanati di Erevan (oggi capitale dell'Armenia), Nakchivan ed il resto del Talysh. Tabriz, Ardebil ed Urmia divennero parte della Persia (le province dell'Azerbaigian Orientale, Azerbaigian Occidentale ed Ardebil dell'Iran odierno).
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L'odierno Azerbaigian, con l'exclave del Naxcivan
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L'Azerbaigian iraniano, tuttora conteso tra i due stati: è la parte tratteggiata in alto a sinistra
Esiste quindi anche un Azerbaigian iraniano, oltre a quello attualmente indipendente ed ex-russo… e nel corso della guerra civile entrambi le parti tentarono di approfittare della situazione di confusione per accaparrarsi il territorio altrui.
La prima emissione che (forse) rientra in questo quadro è costituita da un certo numero (14 diversi valori) di francobolli russi con la soprastampa “Occupation Azirbayedjan”, dall’origine abbastanza misteriosa. Il mistero sta in chi sia stato ad emetterli… secondo alcune fonti fanno capo ad una abbastanza fantomatica occupazione britannica, mentre il catalogo Michel si limita a citare questa emissione definendola di origine privata ed abbinandola ad una occupazione persiana, oltre che avvisando che le cover con annullo “Tabris” (che per inciso sta nella parte iraniana dell’Azerbaigian) sono altrettanto di fantasia. Uno dei francobolli di questa emissione:
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Ma non finisce qui… nel 1920 l’Azerbagian persiano si ribellò, rivendicando l’autonomia; analoga ribellione era già avvenuta nel 1909, e, pur facendo parte di un periodo fuori della nostra analisi, ne dobbiamo parlare per un motivo che capirete tra un po’. Insomma, questa ribellione del 1920 fu guidata da un tal Mohammed Khiabani, che guidava un partito riformista a Tabriz. La ribellione fu domata molto in fretta, e terminò con la morte dello stesso Khiabani, ma nel frattempo i ribelli erano riusciti a produrre i propri francobolli. O meglio, avevano riesumato una scorta di francobolli della ribellione del 1909, guidata a sua volta da un certo Sattar Khan, e li avevano soprastampati in farsi ed in inglese con la dicitura “Azadistan”, che significa “Terra dei liberi” e che era il nome che i ribelli avrebbero voluto dare al “loro” Azerbaigian. L’immagine è presa dal libro “Philatelic witnesses – Stamps of Revolutions” di W. Baldus, i colori sarebbero rosso, bianco e verde:
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Ci fu però un’altra ribellione, il cui richiamo alla vicina Russia fu più forte; sempre nel 1920, nel Gilan.
La Repubblica Socialista Sovietica Persiana (nota anche come Repubblica Sovietica di Gilan) fu fondata nel giugno 1920 nella provincia persiana del Gilan da Mirza Kouchek Khan Jangali, leader del movimento costituzionalista del Gilan, e dai suoi partigiani Jangali, con l'aiuto dell'Armata Rossa, dopo che i bolscevichi raggiunsero i confini dell'ex Impero russo abbattendo la Repubblica Democratica di Azerbaigian e cacciando gli inglesi dalla Repubblica Transcaspiana attraverso la RSS Turkestan e la RSS Corasmia. Il movimento Jangal iniziò nel 1914, e guadagnò peso dopo la vittoria bolscevica in Russia.
I sovietici della Flottiglia del Caspio al comando dell'ammiraglio Fedor Raskolnikov e di Grigoriy Ordzhonikidze sbarcano nel maggio 1920 nel porto di Anzali, ufficialmente per inseguire alcuni bianchi in fuga. Appena sbarcati i russi, la piccola guarnigione indiana, impaurita, fugge ritirandosi a Manjil. I russi prendono possesso del territorio e si espandono con l'arrivo di altri rinforzi, con il sostegno del Movimento costituzionalista del Gilan del comunista Mirza Kouchek Khan Jangali. Il 9 giugno egli proclama la nascita della Repubblica Socialista Sovietica Persiana, nota anche come Repubblica del Gilan, limitata alla zona costiera persiana sul mar Caspio ma con l'intenzione di fare dell'intera Persia uno Stato comunista. La Repubblica ebbe breve vita, difatti all'inizio del 1921 i britannici si pacificarono coi russi su tutti i fronti, e di conseguenza i russi abbandonarono la Repubblica, che perdurò da sè fino a settembre, quando cadde e fu riassorbita dalla Persia filo-britannica.
Il disegno dei francobolli raffigura un fabbro barbuto con martello ed incudine, che sventola una bandiera rossa, col valore in alto e un rettangolo in basso con l'iscrizione "Post inqilabi-i-Iran" (Posta dell'Iran rivoluzionario). Sulla bandiera c'è la scritta "Kave", che è una figura leggendaria della mitologia persiana. La sua storia è riportata nello "Shaahname" (Libro dei Re), un famoso racconto epico scritto dal grande poeta Firdousi (930-1020 d.C.). La storia dice che il Khan regnante, Ashmerid, fu stregato da un demone (shajtan), che, baciandolo su entrambe le spalle, ne fece nascere due serpenti. Secondo il demone, l'unico modo per il Khan di sopravvivere era di nutrire i due serpenti con i cervelli di ragazzi, e così cominciò a fare il Khan. Il fabbro Kave aveva sette figli, e dopo che sei di essi erano già stati sacrificati ai serpenti, decise di ribellarsi: si tolse il grembiule, usandolo come una bandiera, e uccise il Khan con il suo martello.
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C’è però un’altra emissione che viene riferita al Gilan, sebbene non si abbiano notizie certe sulla sua natura. Questi francobolli esistono in 11 valori: 1 Chahi lilla, 2 Chahi bruno scuro, 3 Chahi verde, 4 Chahi verde scuro, 5 Chahi carminio, 10 Chahi blu, 12 Chahi giallo (in formato verticale, raffiguranti un cosacco persiano che prende la mira col fucile, con le iscrizioni "Posta persiana" in russo in alto e "Posta della Repubblica iraniana" in farsi in basso); 1 Kran ardesia, 2 Kran verde chiaro, 5 Kran blu e 10 Kran arancio su carta crema (in formato orizzontale, raffiguranti un gruppo di 7 cosacchi, con le iscrizioni "Posta persiana" in russo in alto e "Posta della Repubblica iraniana" in farsi in basso). Questi francobolli esistono dentellati (13 1/4) e non, e sono conosciuti solo allo stato di nuovo.
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E' probabile che siano stati litografati a Tabriz o Teheran; illustrando cosacchi in azione, è possibile che provengano dalla fazione comunista dei repubblicani, ovvero dal partito di Ehsanolla Khan. Secondo altre fonti furono invece stampati a Parigi.
Fine quarta puntata
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