IV di Sardegna: la dentellatura del Cent. 5 e del Lire 3

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sergio de villagomez
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IV di Sardegna: la dentellatura del Cent. 5 e del Lire 3

Messaggio da sergio de villagomez »

Cari amici,
recentemente, in un piccolo lotto di francobolli, ho trovato una coppia del famigerato francobollo dentellato da 5 centesimi della IV di Sardegna che vi posto in questo mio intervento. La cosa più buffa è che i francobolli mi sembrano originali (entrambe le testine hanno l'orecchino di riconoscimento ;) e, secondo le tavole cromatriche di Umberto Ballabio, dovrebbe trattarsi del 13Ca, verde oliva chiaro) e che in uno dei due esemplari c'è pure una doppia effige! :-) :-)
Grazie alla "copia cache" di Google, sono riuscito a ritrovare un po' di interventi del "vecchio" forum dove si parlava si questa fantomatica emissione. Ebbene, questo è un interessantissimo intervento di Giandri :clap: :clap: dove narrava delle sperimentazioni del Matraire per la dentellatura dei francobolli:

"L'8 gennaio 1861 i Fratelli Susse di Parigi aveva ottenuto un brevetto per una macchina in grado di perforare francobolli:
"i francobolli si possono distaccare via via che se ne presenta il bisogno ... i francobolli dentellati non si accartocciano e incollandoli aderiscono meglio".
Il Matraire aveva intrapreso delle trattative con i Fratelli Susse di Parigi per l'acquisto di una o più di tali macchine, ma non si sa se poi fece l'acquisto.
Fra i resti di stampa del Matraire vennero trovati dei francobolli da 20 centesimi (celeste scuro) con dentellatura a passo 7. Questi francobolli Emilio Diena li ritiene prove. Queste rare prove sono attribuite ai Fratelli Susse e forse eseguite a Parigi.
In realtà non si sa da chi sia stata fornita la macchina che fu adoperata dal Matraire per dentellare i francobolli della IV di Sardegna. Emilio Diena non esclude che lo stesso Matraire, che dice fu anche un abile meccanico, abbia potuto farla eseguire a Torino.

Il fatto che tra i primi dentellati d'Italia non figurino i valori da 5 centesimi e da tre lire deve attribuirsi probabilmente al fatto che si trattò di una sperimentazione.
Neppure il 15 centesimi tipo Sardegna ed i litografici emessi nel corso del 1863 sono stati dentellati.
Aggiungo che il contratto con il Matraire per la fornitura dei 15 centesimi litografici prevedeva, tra l'altro, che i francobolli dovevano essere dentellati. Ed infatti il Matraire si preoccupò, nel preparare le pietre da stampa, di distanziare notevolmete le vignette le une dalle altre e di allinearle con cura per avere il margine necessario per imprimere la dentellatura. Ma alla fine la dentellatura non fu fatta. Per mancanza di tempo? Per rottura del perforatore? Questo fatto era già accaduto in precedenza.
Il Moens considerava i francobolli di Sardegna dentellati nel 1862 come una sperimentazione, che non fu ritenuta soddisfacente dall'Amministrazione, che tuttavia li mise in vendita ugualmente assieme a quelli non dentellati.
L'impiego del perforatore (Emilio Diena ipotizza che potevano essere forse due) comunque fu soltanto temporaneo ed infatti i francobolli non dentellati continuarono ad essere distribuiti.
Secondo Diena i francobolli cominciarono ad essere dentellati nel gennaio 1862 e poi a febbraio utilizzando quelli che si trovavano tra le provviste che venivano preparate in quel periodo.
Per quando riguarda il 5 centesimi di Sardegna dentellato Diena lo segnalava già nel 1927 come opera di falsari che applicarono la falsa dentellatura in larga scala, tanto da far supporre, in un primo momento, la sua reale esistenza. Di conseguenza molti cataloghi per errore lo segnalarono tra gli altri valori dentellati.

Del tre lire dentellato probabilmente Diena era in possesso di indizi che lo portarono alla convinzione che si trattasse di un campione: tipo di carta, gradazione del colore, ecc. Precisando che non è annullato intende evidentemente dire che non è passato per posta, quindi non venne mai distribuito.
Se ne esiste uno, dove sono andati a finire gli altri 49?
Non è detto che sia stato perforato un foglio intero. Poteva esser stato perforato (trattandosi di campione, se è vero quello che scrive Diena) una parte, addirittura uno scarto.
Se non 49, gli altri dove sono andati a finire? Questo resta uno dei tanti misteri della filatelia. Perché se ne è salvato uno solo? Da dove è venuto fuori? A quale titolo si è salvato? Mi viene in mente il 20 bajocchi dello Stato Pontificio del 1858: stampato, non emesso, distrutto tranne un foglio di cento conservato al Museo Postale Vaticano ed un esemplare singolo salvatosi chissà perché.
".

Quindi è certo che non fu fatta alcuna sperimentazione sul 5 centesimi anche se alcuni cataloghi inserirono il pseudo-francobollo tra le emissioni: in un catalogo del 1878, marcadabollo ci segnalò che il 5 centesimi dentellato valeva 60 centesimi, un 3 lire di Sardegna dentellato 1 lira mentre uno originale ;) 90 centesimi :shock: :shock: .

Sperando di non avervi tediato, Ciao: Ciao:

P.S.: carina però la doppia effige, no? :-))
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Ultima modifica di sergio de villagomez il 3 febbraio 2008, 13:00, modificato 1 volta in totale.
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cirneco giuseppe
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Re: 5 centesimi dentellato della IV di Sardegna

Messaggio da cirneco giuseppe »

complimenti per il ripescaggio, Sergio!
Vuoi far concorrenza a Luca?
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su ebay http://shop.ebay.it/merchant/gcirnec?_rdc=1

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sergio de villagomez
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Re: 5 centesimi dentellato della IV di Sardegna

Messaggio da sergio de villagomez »

cirneco giuseppe ha scritto:complimenti per il ripescaggio, Sergio!
Vuoi far concorrenza a Luca?

Caro Pino,
sarà difficile raggiungere la perizia di Luca nel ripescare i vecchi topic interessanti. Ho solo fatto questo intervento perchè questo pseudo-francobollo mi ha sempre affascinato pur essendo di fatto un falso, almeno per quanto riguarda la dentellatura. Lo si trova facilmente in lotti di Asi che si acquistano all'estero ma non mi era mai capitato di vederne in coppia come questa con tutte le caratteristiche dell'originalità: il disegno, l'effige, addirittura l'orecchino molto ben visibile. Ma è possibile che i falsari che dentellarono questi francobolli abbiano usato degli originali?
Chi dovesse averne nei propri classificatori, è pregato di mostrare i propri pezzi, chissà che si possa trovare qualche affinità ;) .

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Paolo Bagaglia
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Re: 5 centesimi dentellato della IV di Sardegna

Messaggio da Paolo Bagaglia »

Ciao Sergio,
Anche se in ritardo, grazie dei ripescaggi anche da parte mia! :clap:

....
recentemente, in un piccolo lotto di francobolli, ho trovato una coppia del famigerato francobollo dentellato da 5 centesimi della IV di Sardegna che vi posto in questo mio intervento. La cosa più buffa è che i francobolli mi sembrano originali (entrambe le testine hanno l'orecchino di riconoscimento e, secondo le tavole cromatriche di Umberto Ballabio, dovrebbe trattarsi del 13Ca, verde oliva chiaro) e che in uno dei due esemplari c'è pure una doppia effige!
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Dall'immagine, la coppia verticale che mostri è "verde chiaro smorto" (1863) e non
"verde oliva giallastro" (1861).
Cordiali saluti, Paolo Bagaglia

Ricerco annullamenti di "CASTIGLIONE DEL LAGO" dal 1861 (1.2) al 1900 e storia postale del luogo dal 1818.
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sergio de villagomez
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Re: 5 centesimi dentellato della IV di Sardegna

Messaggio da sergio de villagomez »

Ringrazio Paolo d'aver riportato in alto questo argomento.

Su un sito estero, ho visto questo bel francobollo per me inedito, un 3 lire dentellato! :-)) :-))
sardegna3liredent.jpg

La vignetta, dalla scarsa immagine, mi sembra originale ma non saprei se la testina lo sia; posso solo sperare che abbiano usato un resto di stamperia per creare questo fantabollo :-)) :-)) :-)) .

Ciao: Ciao:
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marco castelli
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Re: 5 centesimi dentellato della IV di Sardegna ed altri valori

Messaggio da marco castelli »

Ciao Sergio e amici,
a tale proposito vi posto un vecchio articolo di Fiecchi, apparso su "La Gazzetta Filatelica"
de Dicembre 1957, che penso chiarisca. Interessante fra l'altro il fatto che parli della macchina
perforatrice del Matraire presente al Museo Posale, ne sapete qualche cosa?
Salutoni, Ciao: Ciao:
Marco
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Marco Castelli
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le affrancature miste con francobolli Matraire,
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sergio de villagomez
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Re: 5 centesimi dentellato della IV di Sardegna ed altri valori

Messaggio da sergio de villagomez »

Ringrazio Marco per quanto ha postato, interessante da vari punti di vista.

Nell'articolo di Fiecchi mi ha colpito specialmente questo brano "il rastrellamento d'ogni genere di falsi, operato da mio Padre per lunghi anni e ch'io ho continuato, mi ha messo in possesso di un gran numero di queste "fantasie"... Ancora oggi i periti continuano in questa meritevole azione del rastrellamento dei falsi oppure no? Mah... :mmm: :mmm:

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Re: 5 centesimi dentellato della IV di Sardegna ed altri valori

Messaggio da Lucky Boldrini »

sergio de villagomez ha scritto:...Nell'articolo di Fiecchi mi ha colpito specialmente questo brano "il rastrellamento d'ogni genere di falsi, operato da mio Padre per lunghi anni e ch'io ho continuato, mi ha messo in possesso di un gran numero di queste "fantasie"...


Giusto per tenerne traccia in questo bel Topic ideato da Sergio, ecco altri due piccoli contributi che riguardano il 5 Cent. dentellato.

Il primo, fornito da Erik, ci riporta un brano di Franco Filanci su Storie di Posta che ci rimanda a quanto scriveva Fiecchi padre nel 1913:

Erik il 14 gennaio 2004 ha scritto:Cito dall'ultimo numero di "Storie di Posta": Quanto al 5 cent. del Matraire dentellato [...] più che di un falso si tratta di una creazione dovuta, come scriveva il Fiecchi nel 1913, alle "masse enormi di resti del Matraire" finite in mano a "disonesti speculatori" e al fatto che fino agli anni '20 i cataloghi riportavano e quotavano regolarmente il 5 cent. e il 3 lire "dentellati"!
Franco Filanci
.

Il secondo contributo è un intervento del nostro amico Giorgio "metical":
metical il 14 gennaio 2004 ha scritto:Per quanto possibile, vorrei dare anch'io un piccolo contributo.
Per quanto riguarda il 5 cent dentellato Cesare Rattone nel Manuale e Catalogo dei Francobolli di Sardegna (1951) scrive:
"Alcuni autori, come il Cresto, riferirono che case commerciali, specie nella Lombardia, dove erano prima in uso francobolli di Lombardo Veneto dentellati, avrebbero eseguito dentellature private, per comodità. Non mi è mai occorso di vederne su lettera, (gli sciolti evidentemente non contano trattandosi in ipotesi, come detto, di dentellature private e quindi non giudicabile la loro genuinità in tale stato) e dubito fortemente che l'autore citato abbia potuto essere tratto in inganno. Una lettera con tre esemplari dentellati del 5 cent., usata nel 1863 nel territorio dell'ex Regno di Napoli, merita forse maggiore esame."
.

Ciao:

Luca

P.S.
Dal vecchio Forum di F&F.
Contributi di Erik e metical.


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somalafis
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Re: 5 centesimo di sardegna dentellato????

Messaggio da somalafis »

Questo Topic da' tutte le spiegazioni della vicenda dei falsi ''dentellati'' da 5 centesimi e 3 lire, ma ad edificazione ''storica'' riporto la catalogazione dei due dentellati immaginari sul catalogo Yvert & Tellier del 1910, dove venivano pudicamente definiti ''non emessi'' e quotati 50 centesimi (il 5 centesimi) e 3 franchi (il 3 lire). Quest'ultimo costava cioe' piu' del 10 centesimi bistro dentellato!
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Nelle edizioni del catalogo Yvert & Tellier Champion datate 1926 e 1927 in mio possesso ormai l'errore risulta corretto e viene anzi specificato a chiare lettere: ''Les 5 c. et 3 L. n'ont jamais été émis dentelés''.
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Da notare pero' subito sotto la curiosa e fantastica spiegazione dei non emessi delle Province napoletane: ''A la suite d'un vol important, on décida de ne pas mettre cette émission en cours'' (in seguito ad un grosso furto si decise di non mettere in corso questa emissione).

Revised by Lucky Boldrini - May 2010
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Riccardo Bodo
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luchetto85
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Re: IV di Sardegna: la dentellatura del Cent. 5 e del Lire 3

Messaggio da luchetto85 »

Stavo impazzendo, mi sono imbattuto in questo pezzo e nella mia piu' totale ignoranza avro' sfogliato i cataloghi una decina di volte ed invece bastava cercare qui...

Revised by Lucky Boldrini - December 2016
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