La corrispondenza spedita all'interno del Distretto Postale

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cav_matraire
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La corrispondenza spedita all'interno del Distretto Postale

Messaggio da cav_matraire »

Cari Amici,

ricordo di aver visto qualche tempo fa in giro un libro ufficiale delle poste del periodo Regno che stabiliva i distretti postali, qualcuno lo possiede?

A volte il distretto postale era più grande di una città così si può avere una lettera indirizzata ad un'altra città (spesso piccola e vicina a quella di partenza) ma appartenente al medesimo distretto postale che scontava la tariffa ridotta "per distretto".

Sarebbe anche bello mostrare, chi ne avesse, lettere del genere.

grazie, ciao Ciao:
Aniello Veneri
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strino
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Re: Tariffa distretto ovvero distretto postale

Messaggio da strino »

ricordo male o il distretto equivaleva circa a 15 km. di raggio? :leggo:
Immagine Marco
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Erik
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Re: Tariffa distretto ovvero distretto postale

Messaggio da Erik »

Ciao Aniello,
eccolo: https://ia800305.us.archive.org/19/item ... 00ital.pdf

Per Marco: il distretto corrispondeva all'area servita dall'ufficio postale. Generalmente corrispondeva all'area di un Comune con le sue frazioni. Nel caso in cui più città vicine fossero servite da uno stesso ufficio (generalmente ubicato nella città più grande o più importante), facevano parte di uno stesso distretto. Grandi città che avevano più di un ufficio postale formavano comunque un unico distretto.
Dei 15 Km di raggio non ne ho mai sentito parlare (ma potrebbe benissimo trattarsi di una mia mancanza), magari si trattava di una distanza presa a riferimento dalle Poste per stabilire se aprire o meno un ufficio in più?

Ciao:
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Enrico Carsetti
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vikingo68
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Re: Tariffa distretto ovvero distretto postale

Messaggio da vikingo68 »

Ciao:
Buonasera cav_matraire, per ora ho queste due letterine da mostrare, una del 1862 da Pieve D'Oneglia per Canneto/Ranzo e l'altra sempre del 1862 nelle Province Napoletane da Maglie per Lecce, entrambe affrancate per 5c.

Volendo si potrebbe calcolare quanto distano queste località e verificare se possibile sul campo, anche con l'ausilio di altre lettere, quale era la distanza massima consentita per l'utilizzo della tariffa agevolata per il distretto. :-)

Saluti, Carlo. Ciao: Ciao:
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fabrizio544
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Re: Tariffa distretto ovvero distretto postale

Messaggio da fabrizio544 »

La Pieve dal 1860 Pieve d'Oneglia dal 1864 e tuttora Pieve di TECO.

Mi permetto di intervenire anche se il periodo a cui fa riferimento la busta di Carlo ( che nell'occasione saluto essendo la prima volta che ci "incrociamo") non rientra nelle mie sfere di interesse.

Di prima acchito avrei pensato ad una frode postale in quanto la località di Ranzo è separata da Pieve di TECO da altre due località storicamente importanti Vessalico e Borghetto d'Arroscia.
Riflettendo un secondo che all'epoca le cose potevano essere assai diverse sono andato a verificare sul Sassone - gli annullamenti ed infatti di tali località negli annulli dell epoca non v'è traccia ( il mio è del 2010 quindi non se di eventuali nuovi ritrovamenti.).
Sebbene le due località fossero abbastanza distanti direi una decina di km credo che appartenessero entrambe allo stesso distretto. Se consideriamo che la morfologia del terreno non è delle più pianeggianti non avrei voluto essere il postino addetto alla consegna della posta nel lontano 1860-64.
Se la distanza NON veniva calcolata in linea d'aria forse per alcune piccole località si superavano i 15 km.
Mi sono permesso di dare questa informazione avendo radici tuttora ben radicate nell' amena località. :-))

Saluti
Fabrizio

PS
Grazie Erik per l'interessante link ma che ora non sono ancora riuscito ad aprire.
Saluti
Fabrizio

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vikingo68
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Re: Tariffa distretto ovvero distretto postale

Messaggio da vikingo68 »

Ciao:

Ciao Fabrizio piacere mio, contento del tuo "sconfinamento", grazie anche per le informazioni sui luoghi attraversati dalla letterina. :-) :abb:

La distanza veniva calcolata in linea d'aria, quindi rientriamo nei 15 Km citati prima.

Ne ho una del 1863, spedita da Prignano Cilento per Vallo della Lucania, affrancata con 10c, qual'è la distanza tra queste due località?

Saluti, Carlo. Ciao: Ciao:
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cav_matraire
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Re: Tariffa distretto ovvero distretto postale

Messaggio da cav_matraire »

Erik ha scritto:Ciao Aniello,
eccolo: https://ia800305.us.archive.org/19/item ... 00ital.pdf

Per Marco: il distretto corrispondeva all'area servita dall'ufficio postale. Generalmente corrispondeva all'area di un Comune con le sue frazioni. Nel caso in cui più città vicine fossero servite da uno stesso ufficio (generalmente ubicato nella città più grande o più importante), facevano parte di uno stesso distretto. Grandi città che avevano più di un ufficio postale formavano comunque un unico distretto.
Dei 15 Km di raggio non ne ho mai sentito parlare (ma potrebbe benissimo trattarsi di una mia mancanza), magari si trattava di una distanza presa a riferimento dalle Poste per stabilire se aprire o meno un ufficio in più?

Ciao:
Grazie mille ;-)

Ciao:
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raz
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Re: Tariffa distretto ovvero distretto postale

Messaggio da raz »

vikingo68 ha scritto:Ciao:
Buonasera cav_matraire, per ora ho queste due letterine da mostrare, una del 1862 da Pieve D'Oneglia per Canneto/Ranzo e l'altra sempre del 1862 nelle Province Napoletane da Maglie per Lecce, entrambe affrancate per 5c.

Volendo si potrebbe calcolare quanto distano queste località e verificare se possibile sul campo, anche con l'ausilio di altre lettere, quale era la distanza massima consentita per l'utilizzo della tariffa agevolata per il distretto. :-)

Saluti, Carlo. Ciao: Ciao:
Oggi ho avuto modo di controllare alcuni volumi in mio possesso e mi sento di escludere che la seconda lettera sia stata affrancata in tal modo perché inviata nel distretto: infatti, Maglie - che dista da Lecce più di 30 km. - era dotata di un proprio ufficio postale (posto a capo del relativo circondario, che comprendeva anche i comuni di Cursi, Giuggianello e Muro Leccese), e per lo più apparteneva al distretto postale di Gallipoli, non a quello di Lecce.

Dunque, la spiegazione di quel 5 cent va ricercata altrove.

Ciao:
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- bollature e annullamenti della antica provincia di Bari, dalle origini fino ai numerali (ed oltre...);
- storia postale italiana (ed in particolare della Puglia), dal luglio 1943 fino ai primi anni della Repubblica;
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Erik
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Re: Tariffa distretto ovvero distretto postale

Messaggio da Erik »

raz ha scritto:Dunque, la spiegazione di quel 5 cent va ricercata altrove.
La butto là: un'affrancatura... "in grana"? :-))
Nel senso che il mittente aveva idea di affrancare per 5 grana, che era la tariffa in vigore fino a dieci giorni prima, scambiando i centesimi per grana (i francobolli e le relative tariffe in lire e centesimi furono introdotti il 1° ottobre 1862).

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vikingo68
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Re: Tariffa distretto ovvero distretto postale

Messaggio da vikingo68 »

Grazie a Raz per aver approfondito il discorso distanza per il distretto tra Maglie a Lecce, resta però la questione del perchè la lettera ebbe corso regolare seppur "sottoaffrancata", Erik ci da una soluzione possibile, logica e che a me affascina più della "semplice" lettera per distretto.

Analogo caso , di tariffa in grana più conveniente convertita in cent, ho in collezione una lettera del 1862 interna alla Sicilia che invece di essere affrancata per doppio porto (20c) convertirono la tariffa delle lettere di un foglio e mezzo (3 Gr) in 15c, tutto per risparmiare 5c. :-)
Tesi sostenuta dal Dr. Bottacchi a cui ho sottoposto la lettera.

Saluti, Carlo. Ciao: Ciao:
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raz
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Re: Tariffa distretto ovvero distretto postale

Messaggio da raz »

Erik ha scritto:
raz ha scritto:Dunque, la spiegazione di quel 5 cent va ricercata altrove.
La butto là: un'affrancatura... "in grana"? :-))
Nel senso che il mittente aveva idea di affrancare per 5 grana, che era la tariffa in vigore fino a dieci giorni prima, scambiando i centesimi per grana (i francobolli e le relative tariffe in lire e centesimi furono introdotti il 1° ottobre 1862).

Ciao:
La tariffa in vigore per le lettere di primo porto (fino a 10 grammi) spedite entro il territorio delle province napoletane, se affrancate, era in realtà di due grana, per cui un errore del genere lo ritengo improbabile.

Com'è noto, dal 1° ottobre 1862 hanno poi avuto pieno corso i francobolli coi valori espressi in centesimi (anche se fino al 15 ottobre quelli in grana sono stati tollerati, così come sono noti valori in centesimi su lettere viaggiate nei giorni precedenti... mi pare che la prima data nota sia il 19/9/1862), con l'equiparazione 1 grano = 5 centesimi.

Dunque, per quanto appena detto, quella lettera, alla data del 10 ottobre 1862, avrebbe dovuto/potuto essere affrancata o con due grana delle province napoletane, oppure con dieci centesimi del Regno.

Forse il mittente ha semplicemente sfruttato, magari anche inconsciamente, il caos derivante dal cambio di valori, e forse per questa stessa ragione quella lettera è sfuggita alla tassazione per l'importo mancante: non mi pare infatti di scorgere segni di tassa.

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raz
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Re: Tariffa distretto ovvero distretto postale

Messaggio da raz »

vikingo68 ha scritto:Grazie a Raz per aver approfondito il discorso distanza per il distretto tra Maglie a Lecce, resta però la questione del perchè la lettera ebbe corso regolare seppur "sottoaffrancata", Erik ci da una soluzione possibile, logica e che a me affascina più della "semplice" lettera per distretto.
In realtà è giusto che abbia avuto corso, in quanto esisteva piena facoltà di inviare lettere del tutto prive di affrancatura: in quel caso, però, il destinatario era tenuto a pagare il 50% in più di tariffa.

Ad esempio, ho in collezione una lettera spedita - se non ricordo male, ora sono al lavoro - il 17 ottobre 1862, ed affrancata in grana.

Ebbene, il verificatore o chi per lui, appose la dicitura "bolli fuori corso" o simile (vado sempre a memoria) accanto ai due grana, e nel contempo il segno di tassa "1 1/2", pari a 15 centesimi.

Nel tuo caso, mancando 5 centesimi, credo che la tassa a carico del destinatario avrebbe dovuto essere di 7,5 cent., pari al 50% in più del mancante...

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Re: Tariffa distretto ovvero distretto postale

Messaggio da vikingo68 »

La distanza in linea d'aria tra Maglie e Lecce è di 28,6 Km, siamo sicuri che nel 1862 non facevano comunque parte dello stesso distretto?

Segni di tassa non ce ne sono, a quei tempi erano molto più rigorosi di oggi e ben poco passava al di fuori dei regolamenti. :mmm:
Per caso qualcuno ha lettere in grana tra Maglie e Lecce? Per quanto sono affrancate?

Saluti, Carlo. Ciao: Ciao:
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Re: Tariffa distretto ovvero distretto postale

Messaggio da raz »

vikingo68 ha scritto:La distanza in linea d'aria tra Maglie e Lecce è di 28,6 Km, siamo sicuri che nel 1862 non facevano comunque parte dello stesso distretto?
Sicurissimo: che Maglie facesse ufficio a sé, e appartenesse al distretto di Gallipoli, l'ho verificato oggi pomeriggio su "Bollature e annullamenti postali del Regno di Napoli. Dalle origini alla fine del loro uso" di Gaetano Dello Buono.

Quanto alla tariffa ridotta, la circostanza che fosse comunque valida soltanto nella stessa città o circondario, l'ho verificata sempre oggi pomeriggio, su "Tariffe postali nel Mezzogiorno d'Italia" di VIto Mancini.

Ciao:
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Re: Tariffa distretto ovvero distretto postale

Messaggio da vikingo68 »

Grazie Raz per aver tolto ogni dubbio.

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