vikingo68 ha scritto:Grazie a Raz per aver approfondito il discorso distanza per il distretto tra Maglie a Lecce, resta però la questione del perchè la lettera ebbe corso regolare seppur "sottoaffrancata", Erik ci da una soluzione possibile, logica e che a me affascina più della "semplice" lettera per distretto.
In realtà è giusto che abbia avuto corso, in quanto esisteva piena facoltà di inviare lettere del tutto prive di affrancatura: in quel caso, però, il destinatario era tenuto a pagare il 50% in più di tariffa.
Ad esempio, ho in collezione una lettera spedita - se non ricordo male, ora sono al lavoro - il 17 ottobre 1862, ed affrancata in grana.
Ebbene, il verificatore o chi per lui, appose la dicitura "bolli fuori corso" o simile (vado sempre a memoria) accanto ai due grana, e nel contempo il segno di tassa "1 1/2", pari a 15 centesimi.
Nel tuo caso, mancando 5 centesimi,
credo che la tassa a carico del destinatario avrebbe dovuto essere di 7,5 cent., pari al 50% in più del mancante...

Colleziono da oltre dieci anni cartoline e fotografie d'epoca di Bari e dintorni.
Il mio sito:
http://www.cartamaxima.it, che prima o poi mi deciderò ad aggiornare...
Raccolgo e colleziono da qualche anno, con alterni entusiasmi:
- bollature e annullamenti della antica provincia di Bari, dalle origini fino ai numerali (ed oltre...);
- storia postale italiana (ed in particolare della Puglia), dal luglio 1943 fino ai primi anni della Repubblica;
- affrancature meccaniche della Puglia e in particolare della provincia di Bari;
- marche municipali della antica provincia di Bari, dalle origini fino ai primi anni della Repubblica.