
a tutti!
Aniello, mi spiace ma non è la risposta giusta!
Luciano,
Avevo già rivelato la risposta al punto 1 ... per partecipare.
Anche se cerchi, non troverai alcun riferimento
quantitativo alla configurazione ("morfologia") della 13 1/4 aste corte nell'opera del Bienaimè! (per sicurezza ho appena riletto l'intero libro e sono circa alla decima rilettura

)
La risposta credo di saperla, ricordo di avere già accennato che ho tracciato dei diagrammi di quella dentellatura onde poterne riconoscere il tracciato sulle varie righe, il quale tracciato ci si deve aspettare possa essere sfalsato anche di qulache millimetro nel senso verticale, sennò
non avrei posto il quiz!

Infatti, ho la fortuna di avere grossi blocchi del 100 lire.... alcuni li ho ricostruiti (li ho ricevuti sventatamente staccati in mazzette e li ho riattaccati, per formare il blocco di provenienza originale, sulla base degli annulli... e della dentellatura! -- è un gioco molto dilettevole). Ma a tal fine basterebbe anche una semplice striscia verticale di 10 con perforazione 13 1/4 sui lati verticali.
La detta configurazione varia leggermente dal 1947 fino a circa il 1950.
Franco,
Oltre alla posizione 60 della II lastra (la vedo di nuovo al centro delle tue nuove immagini) con annullo di CAIRO MONTENOTTE del "- 4. 50",
vedo una posizione
2 nel foglio di 100 della
prima lastra (Lastra A), con il profondo segno di bulino in alto a destra. La ho anche senza quel graffio, in varî stadi (sin dal carminio scuro 14 x 14 dove l'angolo sup. dx. è
tutt'altro dall'essere evanescente!). Sebbene non si riesca a leggere la data dell'annullo, nel tuo caso presumo un uso nel 1950-51 per il medio-avanzato (immagine poco chiara) stato di usura della lastra.
Vi sono, ovviamente,
altri segni caratteristici che contraddistinguono univocamente una posizione 2 della I lastra, indipendentemente dalla presenza dell'angolo superiore destro "evanescente" .
Se non erro, l'esemplare che proponi della posizione 2 della I lastra con angolo della cornice superiore destra "evanescente" è dentellato 14 1/4 x 14 1/4 L.
Il terzo esemplare è sempre della I lastra, posizione 11,
doppia incisione.
Una eventuale doppia stampa, in generale, è una varietà occasionale. Per definizione,
non si ripete immutata su varî diversi fogli nel corso delle tirature.
Per contro, tale doppia incisione alla posizione 11 della I lastra si ripete pressoché immutata dal 1946 sino a tutto il 1950 (*), in diverse dentellature... ho solo due esemplari 14 x 14 (carta grigia, carminio scuro violaceo), due o tre 14 x 13 1/4 e una ventina 14 1/4 x 14 1/4 della posizione 11 lastra A.
La parziale incisione parassita alla posizione 11 nella I lastra risulta essere spostata verso l'alto di circa 0,5 mm e leggermente verso destra. I britannici la chiamano "fresh entry" (gli statunitensi "re-entry"). Possono esser multiple (vedi francobolli del
Regno di Napoli 1858), ma non nel caso del 100 lire democrazia.
In tedesco e francese, a mio avviso, i termini sono più precisi, come nel nostro idioma: doppia stampa = "doppel Druck" (o "Schmitzdruck"); la
doppia incisione invece è "Doppelprägung" in francese "Double moletage".
(*)= presumo sino al termine di validità, 31.12.52, in stato di usura sempre più avanzato, in dipendenza anche dell'abbondanza e fluidità dell'inchiostrazione. Ma non ne ho esemplari per confermare la temporalità oltre il 1950. Ci sono infatti, tra l'altro, le cosiddette "stampe secche" che potrebbero sembrare prodotti da lastra molto usurata... se non fosse per la data dell'annullo 