Un po’ di cose le ho trovate; vediamo quelle più pertinenti (sono numerose, quindi le ho divise in più post).
Innanzitutto va detto che praticamente tutte le lettere semplici affrancate con un solo francobollo del giugno 1850 di cui ho immagine (circa 170) sono annullate secondo regolamento, col datario apposto a cavallo tra francobollo e lettera. Uniche eccezioni Chioggia e Pavia che vedremo più avanti.
Le affrancature multiple dimostrano invece – a mio avviso – che l’ipotesi di Luca che dà il titolo al topic è senz’altro fondata:
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Tre strisce, da località diverse, in cui solo uno o due francobolli sono annullati col datario, gli altri col RACCOMANDATA (e non certo perché erano “sfuggiti all’annullamento”).
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Due lettere in cui il datario è sulla lettera mentre i francobolli sono annullati col RACCOMANDATA (Bellano è del 1850, Conegliano minimo del 1851 perché il 15 cent. è del II tipo).
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Nella prima di queste (Mirano 1851) un solo francobollo è annullato col datario, gli altri tutti col RACCOMANDATA indipendentemente dall’essere al recto o al verso. Nell’altra (Montagnana 1850) abbiamo nuovamente il datario sulla lettera e il RACCOMANDATA annullatore.
Ovviamente ho omesso esempi milanesi, già esaurientemente mostrati da Luca; ho comunque altre lettere, la maggior parte delle quali confermano quanto già visto. Ma esistono eccezioni, milanesi e non, in cui - anche nel primo mese d’uso - tutti i francobolli sono annullati col datario.
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Tutto sommato, tenuto conto della quantità di lettere, del fatto che provengono da località diverse, grandi e piccole, lombarde e venete, affermare che nei primi tempi dell’epoca filatelica non era casualità, ma prassi diffusa (anche se non l’unica) annullare un solo francobollo – o addirittura nessuno – col datario e gli altri con timbri “alternativi” o a penna, non mi sembra più un azzardo.
Il metodo del datario apposto due volte, sia sul francobollo che sulla lettera, l’ho riscontrato invece solo a Bergamo (come già mostrato) e saltuariamente: alcune lettere dal capoluogo orobico dei primissimi giorni sono così annullate, ma ho due immagini (una del primo giorno, l’altra del 15 giugno) sulle quali il bollo sulla lettera non fu apposto.
Ciò che stupisce è che, in qualche sporadico caso, la metodologia di apporre il datario sulla lettera ed annullare diversamente i francobolli la si ritrova ben oltre gli albori dell’epoca filatelica: ecco due esempi in periodo di II emissione.
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Corrado
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