Giacenze filateliche presso le Poste?

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debene
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Giacenze filateliche presso le Poste?

Messaggio da debene »

Ricevo regolarmente l'opuscolo di aggiornamento delle novità da parte
di varie amministrazioni postali nel mondo.
Per inciso sarebbe anche molto bello che Poste Italiane seguisse questo esempio.

In quello del Liechtenstein però oltre alle novità trovo anche ogni volta in vendita
vecchie emissione di inizio secolo scorso come potete vedere in immagine.

Questo significa secondo voi che loro hanno in magazzino questo materiale e lo possono vendere?
E quindi da qui scaturisce la domanda in oggetto e la mia curiosità.
Forse il Liechtenstein può farlo non avendo cambiato tipo di "governance" mentre
noi siamo passati da Regno a Repubblica o rimanenze non ce ne sono?
lichtenstein001.jpg
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sergio
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Sergio De Benedictis
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Ivano Abbatantuono
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Re: Ma Poste ha rimanenze anche di Regno?

Messaggio da Ivano Abbatantuono »

Interessante riflessione, e varrebbe certamente la pena di approfondire cose stanno le cose nei magazzini del valori di Stato.
Personalmente non ne so nulla, ma trovo aberrante un eventuale "rimessa in circolo", cosa peraltro già avvenuta in passato e, a quanto sembra, in altre Nazioni. Altro che "investimenti" se qualcuno cambia le regole del gioco mentre si è seduti al tavolo!
:grr:
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Carlo1963
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Re: Ma Poste ha rimanenze anche di Regno?

Messaggio da Carlo1963 »

Sergio Ciao:

Le ormai arcinote (ma a dire il vero assai poco rispettate) Linee guida del MiSE prevedono che: la Concessionaria tiene sempre aggiornato il prospetto delle giacenze di ciascuna singola carta-valore postale, così da consentire all’utenza di acquistare quelle di proprio gradimento. Tale prospetto, che può anche essere realizzato in formato elettronico, è a disposizione del pubblico attraverso tutti gli uffici postali. L’ordine delle carte-valori postali disponibili a magazzino può essere effettuato, senza oneri per l’utenza, presso qualunque ufficio postale, ed è evaso con ogni sollecitudine. Le carte-valori postali sono vendute sino all’ultimo esemplare disponibile.

Personalmente ho chiesto diverse volte, negli ultimi anni, a due o tre sportelli filatelici diversi di poter prendere visione del famoso "prospetto" previsto dal MiSE. In tutti i casi mi è stato detto che nessuno ne sapeva niente.

Potresti provare anche tu, magari sei più fortunato…

Ciao:

PS: comunque nutro forti dubbi sulla possibilità che vi siano ancora giacenze del periodo Regno, o comunque di francobolli emessi prima del 1° gennaio 1967, data ben nota a noi collezionisti… Non dimentichiamoci che periodicamente le giacenze di francobolli fuori corso sono mandate al macero. Nel Liechtenstein hanno evidentemente altre regole. Paese che vai, leggi che trovi!
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albi_patti
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Re: Ma Poste ha rimanenze anche di Regno?

Messaggio da albi_patti »

In altri post ricordo, ad esempio del 10 cent. Democratica o i famosi foglietti per i diciottenni, che le giacenze furono incenerite.
Consideriamo anche che le vecchie emissioni del periodo regno e inizio repubblica avevano una data di validità. Quindi che senso avrebbe conservare materiale non più idoneo ad assolvere il compito per i quali furono stati emessi???
Ciao: Alberto - albi_patti@hotmail.it
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Matraire1855
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Re: Ma Poste ha rimanenze anche di Regno?

Messaggio da Matraire1855 »

Da Poste e dal Mise mi aspetterei di tutto...
Se non ricordo male dopo il falò degli anni 60 a seguito dell'invenduto delle aste ministeriali non dovrebbe esserci rimasto nulla del Regno.
Però ricordo all'esposizione mondiale di Milano 1998 c'era un grosso stand mi sembra del Poligrafico che vendeva francobolli di diversi decenni passati. Se sul sito di Poste si può (o si poteva) acquistare francobolli emessi fino ai due anni precedenti, resta il fatto che in alcuni folder spuntino francobolli molto vecchi anche in Lire (tipo minifogli alti valori sovrastampati Milanofil o Veronafil). Quindi esiste un certo magazzino recentemente movimentato di cui non sappiamo cosa costituisce la giacenza e quindi tutto è possibile.
Cerchi un volume di filatelia? Prova a cercarlo qui:
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Carlo1963
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Re: Ma Poste ha rimanenze anche di Regno?

Messaggio da Carlo1963 »

Si potrebbe provare a chiedere tutti a Poste il prospetto delle giacenze previsto dalle Linee guida del MiSE, facendone domanda al proprio ufficio postale o direttamente al preposto ufficio di Roma. E in caso di risposta negativa, provare a fare valere i propri diritti presso il MiSE. Non penso che il Ministero, di fronte ad un numero elevato di lamentele, possa fare orecchie da mercante (o magari possa cambiare le regole in corso d'opera…).

Come già ho avuto modo di scrivere in passato, se loro realizzano prodotti commerciali con vecchie rimanenze, chiunque altro (commercianti, circoli, singoli collezionisti) deve avere il diritto di poterlo fare, avendo l'opportunità di comprare i francobolli in giacenza al valore facciale, come previsto dalla legge.

Ciao:
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somalafis
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Re: Ma Poste ha rimanenze anche di Regno?

Messaggio da somalafis »

Scusate, capisco che si possa considerare non adeguata la politica di smaltimento della giacenze di valori postali. Ma direi di partire dai dati storici. Le carte valori fuori di validita' (ad esempio quelle del Regno) confluivano a suo tempo nello stock ministeriale. Negli anni '60, dopo l'esito insoddisfacente delle aste ministeriali, questo stock fu destinato all'incinerazione (con legge 24-12-1966 n.1258); il ''rogo'' avvenne concretamente nel febbraio 1967. Quindi non dovrebbe esistere alcuna giacenza di carte valori postali fuori corso come quelle indicate nel titolo (a parte quelle musealizzate). Potrebbero invece esistere giacenze di carte valori un po' stagionate ma non andate teoricamente fuori corso. La questione del fuori corso e della validita' illimitata dei francobolli italiani e' infatti un po' pasticciata: un comunicato ministeriale del febbraio 1969 annuncio' la validita' illimitata a partire dalle emissioni del 1967 (salvo eccezioni esplicitamente sancite da norme apposite) e il decreto ministeriale del 23-3-1969 rimise praticamente in corso la ''michelangiolesca'' e i commemorativi emessi nel 1967 e teoricamente gia' andati fuori corso il 31-12-1968. A fine marzo infatti, questi valori commemorativi furono rimessi in vendita negli sportelli filatelici (salvo valori esauriti).
Riccardo Bodo
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spiaggiabianca
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Re: Ma Poste ha rimanenze anche di Regno?

Messaggio da spiaggiabianca »

sembrerebbe, dico sembrerebbe in quanto non so se la fonte sia attendibile, che nei depositi delle Poste ci siano circa 1.150.000 francobolli.
Il numero potrebbe essere plausibile, se pensiamo a circa 60 anni di emissioni, con tirature altissime.
Il fatto curioso, è che se provate a chiedere all'ufficio di Roma se ha un determinato francobollo o foglietti risalente a 10 -20 anni addietro, vi rispondono esaurito, come è accaduto a me nel richiedere il foglietto monete italiane, risultava esaurito, pertanto lo acquistai se ebay.; credevo nell'esaurito, in quanto della tiratura iniziale prevista di 2.000.000 non fu completata, e ne rimasero disponibili 974.000
Successivamente a migliaia compaiono nei folder, cosa è accaduto? L'esaurito era per non evadere la richiesta? Quindi meno lavoro? Non so cosa pensare
Ora vedremo alla prossima emissione se nei folder del napoli verranno inseriti i francobolli dei due scudetti, non mi meraviglierei.
Ciao:
Salvatore
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Carlo1963
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Re: Ma Poste ha rimanenze anche di Regno?

Messaggio da Carlo1963 »

spiaggiabianca ha scritto: 21 ottobre 2020, 15:30se provate a chiedere all'ufficio di Roma se ha un determinato francobollo o foglietti risalente a 10 -20 anni addietro, vi rispondono esaurito, come è accaduto a me nel richiedere il foglietto monete italiane, risultava esaurito, pertanto lo acquistai se ebay.; credevo nell'esaurito, in quanto della tiratura iniziale prevista di 2.000.000 non fu completata, e ne rimasero disponibili 974.000
Successivamente a migliaia compaiono nei folder, cosa è accaduto? L'esaurito era per non evadere la richiesta? Quindi meno lavoro? Non so cosa pensare
Per curiosità, che i francobolli da te richiesti fossero esauriti te lo hanno messo nero su bianco o magari tu li avevi chiesti verbalmente ed altrettanto verbalmente ti hanno risposto?

Secondo il mio modesto parere, noi collezionisti dovremmo iniziare a prendere l'abitudine di scrivere, in quanto verba volant et scripta manent
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albi_patti
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Re: Ma Poste ha rimanenze anche di Regno?

Messaggio da albi_patti »

Sì ma stiamo parlando di francobolli in corso di validità, non certamente di francobolli fuori corso come chiedeva Sergio.
Come farebbero a vendere un francobollo da 1 o 5 centesimi di lire?????
Ciao: Alberto - albi_patti@hotmail.it
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Carlo1963
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Re: Ma Poste ha rimanenze anche di Regno?

Messaggio da Carlo1963 »

albi_patti ha scritto: 21 ottobre 2020, 17:21 Sì ma stiamo parlando di francobolli in corso di validità, non certamente di francobolli fuori corso come chiedeva Sergio.
Come farebbero a vendere un francobollo da 1 o 5 centesimi di lire?????
Certamente, stiamo parlando infatti solo di francobolli in corso di validità, ossia quasi tutti quelli emessi dal 1967 in poi, con alcune piccole eccezioni. Per quelli precedenti, come meglio di me ha evidenziato Riccardo, non c'è discussione: è impossibile che ne esistano ancora giacenze perché negli anni sono stati distrutti.

Il problema sul quale i collezionisti italiani dovrebbero focalizzarsi è quello di tutti i francobolli emessi dalla fine degli anni Sessanta in poi: se ve ne sono ancora in giacenza, si possono liberamente richiedere ed acquistare? Il MiSE, che è l'autorità pubblica competente, dice di sì, anzi aggiunge che ogni collezionista ha il diritto di essere messo a conoscenza dell'elenco delle giacenze. Io ho provato a chiedere il famoso prospetto, ma di fronte a me ho trovato un muro; e mi pare che anche agli altri che ci hanno provato non sia andata meglio. A me questa cosa non sembra affatto giusta…
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debene
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Re: Ma Poste ha rimanenze anche di Regno?

Messaggio da debene »

Che ci siano francobolli in giacenza è fuor di dubbio e penso io anche in gran quantità.

Chi organizza manifestazioni filateliche per i propri annulli temporanei cerca sempre
ovviamente francobolli a tema. In tanti anni non ho mai avuto difficoltà a reperirli.

Ogni volta ci siamo messi a tavolino con il referente filatelia di Poste locale, abbiamo individuato
quali andavano bene per l'occasione e li abbiamo ordinati a Roma.

Forse non siamo mai andati indietro di tanti anni visto che il valore facciale minimo per l'annullo
è di 0,23 € ma sicuramente ci sono.
Certo che la trasparenza non è virtù praticata!

Ciao:

sergio
Sergio De Benedictis
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TazDevil
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Re: Ma Poste ha rimanenze anche di Regno?

Messaggio da TazDevil »

debene ha scritto: 21 ottobre 2020, 9:56 In quello del Liechtenstein però oltre alle novità trovo anche ogni volta in vendita
vecchie emissione di inizio secolo scorso come potete vedere in immagine.
sergio
Dall'immagine che hai postato non si direbbe che questi francobolli vengano trattati come "giacenze" visto il prezzo a cui sono proposti. In questo caso ho il sospetto che il Liechtenstein abbia una legislazione che consente al concessionario incaricato della distribuzione dei valori postali a corso legale di comportarsi anche come un qualsiasi commerciante filatelico, cosa che, se vera, renderebbe impossibile fare raffronti con l'Italia.
Ciao:
Mi chiamo Fabrizio e colleziono: Antichi Stati, Regno e Repubblica fino al 2000.
Sono appassionato di semiotica dei francobolli ed altre tematiche legate alla storia della comunicazione filatelica.

TAZ :devil:
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Carlo1963
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Re: Ma Poste ha rimanenze anche di Regno?

Messaggio da Carlo1963 »

debene ha scritto: 21 ottobre 2020, 20:50 Chi organizza manifestazioni filateliche per i propri annulli temporanei cerca sempre
ovviamente francobolli a tema. In tanti anni non ho mai avuto difficoltà a reperirli.
Ogni volta ci siamo messi a tavolino con il referente filatelia di Poste locale, abbiamo individuato
quali andavano bene per l'occasione e li abbiamo ordinati a Roma.
Va bene. Ma se, anziché un circolo filatelico per una propria manifestazione, fosse un umile e semplice collezionista a voler acquistare dei francobolli "datati", questo collezionista come dovrebbe comportarsi? Certo sarebbe impensabile, per un singolo filatelista, chiamare il "referente" di Poste, prendere appuntamento, andare in città, mettersi a tavolino e perdere qualche ora solo per scegliere qualche emissione. Più logico sarebbe poter disporre del famoso prospetto delle giacenze presso il proprio ufficio postale e lì ordinare le emissioni di interesse, così come ha chiaramente indicato il MiSE.

debene ha scritto: 21 ottobre 2020, 20:50 Forse non siamo mai andati indietro di tanti anni visto che il valore facciale minimo per l'annullo
è di 0,23 € ma sicuramente ci sono.
Il valore minimo di 23 centesimi lo puoi comporre anche con francobolli di taglio inferiore, ad esempio con più francobolli da 50 o da 100 lire emessi negli anni Settanta o Ottanta e, magari, interessanti da un punto di vista tematico…

debene ha scritto: 21 ottobre 2020, 20:50 Certo che la trasparenza non è virtù praticata!
Ho letto recentemente su un tuo altro post che sei delegato regionale della Federazione. Congratulazioni!
Posso chiederti cosa sta facendo o cosa intende fare la Federazione per ripristinare tale virtù non più praticata e, più in generale, per far sì che le (poche) regole esistenti vengano rispettate?
Intendo naturalmente fatti concreti (es. azioni eclatanti di protesta, esposti, denunce, ecc.) e non certo semplici lettere di doglianza o interrogazioni parlamentari, che lasciano il tempo che trovano.

TazDevil ha scritto: 21 ottobre 2020, 22:16 In questo caso ho il sospetto che il Liechtenstein abbia una legislazione che consente al concessionario incaricato della distribuzione dei valori postali a corso legale di comportarsi anche come un qualsiasi commerciante filatelico, cosa che, se vera, renderebbe impossibile fare raffronti con l'Italia.
Escludendo la possibilità che l'operatore postale del Liechtenstein abbia ricomprato i propri francobolli da altri commercianti per poi rivenderli al pubblico, direi che è proprio come ipotizzi tu.

Qui però subentra un interrogativo etico: è giusto che un operatore postale venda i francobolli sia nella propria veste di concessionario dello Stato che, a prezzo di mercato e applicando l'imposta sul valore aggiunto, come un qualsiasi commerciante filatelico?

Ciao:
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debene
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Re: Ma Poste ha rimanenze anche di Regno?

Messaggio da debene »

Va bene. Ma se, anziché un circolo filatelico per una propria manifestazione, fosse un umile e semplice collezionista a voler acquistare dei francobolli "datati", questo collezionista come dovrebbe comportarsi? Certo sarebbe impensabile, per un singolo filatelista, chiamare il "referente" di Poste, prendere appuntamento, andare in città, mettersi a tavolino e perdere qualche ora solo per scegliere qualche emissione. Più logico sarebbe poter disporre del famoso prospetto delle giacenze presso il proprio ufficio postale e lì ordinare le emissioni di interesse, così come ha chiaramente indicato il MiSE.
Perfettamente in accordo. Infatti lo evidenziavo come assurdo!
Il valore minimo di 23 centesimi lo puoi comporre anche con francobolli di taglio inferiore, ad esempio con più francobolli da 50 o da 100 lire emessi negli anni Settanta o Ottanta e, magari, interessanti da un punto di vista tematico…
giusto anche questo ma tecnicamente impossibile. Normalmente gli annulli temporanei, a meno di non farli su cartoncino completamente bianco, sono apposti su
cartoline preparate dal Circolo o da Poste che lasciano lo spazio per un solo francobollo.
Ho letto recentemente su un tuo altro post che sei delegato regionale della Federazione. Congratulazioni!
Posso chiederti cosa sta facendo o cosa intende fare la Federazione per ripristinare tale virtù non più praticata e, più in generale, per far sì che le (poche) regole esistenti vengano rispettate?
Intendo naturalmente fatti concreti (es. azioni eclatanti di protesta, esposti, denunce, ecc.) e non certo semplici lettere di doglianza o interrogazioni parlamentari, che lasciano il tempo che trovano.
non hai una domanda di riserva!!! :OOO: :OOO: :OOO:
TazDevil ha scritto: ↑ieri, 22:16
In questo caso ho il sospetto che il Liechtenstein abbia una legislazione che consente al concessionario incaricato della distribuzione dei valori postali a corso legale di comportarsi anche come un qualsiasi commerciante filatelico, cosa che, se vera, renderebbe impossibile fare raffronti con l'Italia.

Escludendo la possibilità che l'operatore postale del Liechtenstein abbia ricomprato i propri francobolli da altri commercianti per poi rivenderli al pubblico, direi che è proprio come ipotizzi tu.

Qui però subentra un interrogativo etico: è giusto che un operatore postale venda i francobolli sia nella propria veste di concessionario dello Stato che, a prezzo di mercato e applicando l'imposta sul valore aggiunto, come un qualsiasi commerciante filatelico
?

Anche secondo me l'ipotesi è corretta. Probabilmente in Liechtenstein ci sono bel altre "agevolazioni" oltre a quelle filatliche! :-))



Ciao:

sergio
Sergio De Benedictis
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Re: Ma Poste ha rimanenze anche di Regno?

Messaggio da Carlo1963 »

debene ha scritto: 22 ottobre 2020, 9:49
Ho letto recentemente su un tuo altro post che sei delegato regionale della Federazione. Congratulazioni!
Posso chiederti cosa sta facendo o cosa intende fare la Federazione per ripristinare tale virtù non più praticata e, più in generale, per far sì che le (poche) regole esistenti vengano rispettate?
Intendo naturalmente fatti concreti (es. azioni eclatanti di protesta, esposti, denunce, ecc.) e non certo semplici lettere di doglianza o interrogazioni parlamentari, che lasciano il tempo che trovano.
non hai una domanda di riserva!!! :OOO: :OOO: :OOO:

Nell'amarezza della situazione, con la tua risposta mi hai strappato una risata… :D
Dai, consoliamoci pensando che il Consiglio direttivo della Federazione ha comunque istituito (immagino con una apposita deliberazione assunta all'unanimità) l'Albo rosa delle Filatelia italiana! :D :D :D

Ciao: Ciao: Ciao:
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Re: Ma Poste ha rimanenze anche di Regno?

Messaggio da spiaggiabianca »

Carlo1963 ha scritto: 21 ottobre 2020, 16:31
spiaggiabianca ha scritto: 21 ottobre 2020, 15:30se provate a chiedere all'ufficio di Roma se ha un determinato francobollo o foglietti risalente a 10 -20 anni addietro, vi rispondono esaurito, come è accaduto a me nel richiedere il foglietto monete italiane, risultava esaurito, pertanto lo acquistai se ebay.; credevo nell'esaurito, in quanto della tiratura iniziale prevista di 2.000.000 non fu completata, e ne rimasero disponibili 974.000
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no Carlo, il foglietto lo chiesi telefonicamente, poi, quando i foglietti sono stati inseriti nei folder, ho capito che avrei dovuto inviare almeno una mail .
Ciao:
Salvatore
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maupoz
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Re: Ma Poste ha rimanenze anche di Regno?

Messaggio da maupoz »

Sergio Ciao: Ciao:


non me ne intendo e pertanto non vorrei creare confusione.

però "ravanando" tra i miei appunti ho trovato questo , nello specifico, come da nota scritta aggiuntiva il riferimento era alle rimanenze del 2 lire emissione 1863

magari qualcuno che legge può dirci di più :-))

vendita rimanenze.jpg
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Maurizio

"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
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somalafis
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Re: Ma Poste ha rimanenze anche di Regno?

Messaggio da somalafis »

maupoz ha scritto: 22 ottobre 2020, 10:44 ....
magari qualcuno che legge può dirci di più ....
L'immagine e' tratta dal catalogo delle aste dello stock ministeriale cominciate nel dicembre 1961 e nella fattispecie del lotto n. 1 che comprendeva qualche francobollo di pontificio (inlusi resti di stamperia del c. 10) , un po' di pezzi della cosiddetta IV di Sardegna (soprattutto 5 e 10 centesimi), una buona quantita' di cent. 1 per la stampe, piccolissime quantita' di altri valori matraire, i pezzi De La Rue mostrati nella fotocopia e un po' di francobolli di Umberto I (tra cui 5 esemplari del cent.30 del 1879). Il lotto non mi risulta venduto (il che vuol dire che fini' incenerito dopo qualche anno)...

L'intervento di maupoz mi offre il destro per mostrare una della lettere con le quali le rappresentanza diplomatiche italiane all'estero cercarono di propagandare le aste medesime:
IMG_20201022_0001.jpg
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Riccardo Bodo
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Ivano Abbatantuono
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Re: Ma Poste ha rimanenze anche di Regno?

Messaggio da Ivano Abbatantuono »

Ma il nostro Somalafis lavora nei servizi segreti? :ris: :ris: :ris:
Sempre incredibili le cose che trova! :clap: :clap: :clap:
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