borghi daniele ha scritto: 19 novembre 2022, 9:50
Questa lettera, per la notevole presenza del colore " rosso ", mi diverte chiamarla, come il famoso film " SANGUE E ARENA "
....altrimenti .....cinch ghei pusè, ma ross....

per i non lombardi....Cinch ghei pusè, ma ross
........Cinque centesimi in piu' ma rosso.
E 'una tipica frase milanese e lombarda che ha origini antichissime:
Risale al medioevo quando il colore prevalente per i vestiti era il grigio, il colore naturale dei tessuti dell’epoca.
Le tinture erano costosissime e non si potevano lavare troppo spesso i capi d’abbigliamento per non far perdere loro il colore.
Tra tutti i tessuti, il rosso era il tessuto più prezioso.
C'è anche la versione "alcoolica" ....
Il detto si sentiva nelle osterie, dove i clienti, fin dalle prime ore del mattino entravano per prendersi un goccio di "quello buono".
Con tale frase si indicava un buon bicchiere di rosso; il bianco non era molto gradito perche' aveva spesso una punta di sapore d' aceto
NB ... la "O" in milanese ...si legge "U"

19 novembre ....1869
da Vobarno (BS) - numerale 2487 - a Milano
indirizzata all'Istituto di ostetricia Santa Caterina della ruota .... denominazione "ufficiale" ....Pia Casa degli esposti e delle partorienti in Santa Caterina alla Ruota
La Pia Casa degli esposti e delle partorienti in Santa Caterina alla ruota in Milano fu fondata dall'imperatrice Maria Teresa d'Asburgo nel 1780.
Prese il nome dalla precedente destinazione dell'edificio: la "ruota", presente nella denominazione del soppresso monastero di Santa Caterina alla ruota, che sorgeva lungo il Naviglio, di fronte all'Ospedale Maggiore, era un riferimento allo strumento di martirio di Santa Caterina d'Alessandria e non al torno per l'esposizione che, peraltro, fu immediatamente aperto.