Le tariffe postali interne e per l'estero da e per il Regno delle Due Sicilie/Regno d'Italia dal 1858 al 1862
Re: Le tariffe postali interne e per l'estero da e per il Regno delle Due Sicilie/Regno d'Italia dal 1858 al 1862
Buongiorno a tutti,
considerato la scarsa partecipazione/interesse che ha suscitato il thread, pubblico un'ultima scheda relativa ad una lettera assicurata affrancata per 32 grana, partita da Napoli il 26 gennaio 1858 per Taranto, con un peso di due once.
Pasquale
considerato la scarsa partecipazione/interesse che ha suscitato il thread, pubblico un'ultima scheda relativa ad una lettera assicurata affrancata per 32 grana, partita da Napoli il 26 gennaio 1858 per Taranto, con un peso di due once.
Pasquale
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Re: Le tariffe postali interne e per l'estero da e per il Regno delle Due Sicilie/Regno d'Italia dal 1858 al 1862
Scarso interesse al thread con oltre 3000 visite...non penso propriolingo ha scritto: ↑3 ottobre 2023, 9:38 Buongiorno a tutti,
considerato la scarsa partecipazione/interesse che ha suscitato il thread, pubblico un'ultima scheda relativa ad una lettera assicurata affrancata per 32 grana, partita da Napoli il 26 gennaio 1858 per Taranto, con un peso di due once.
Pasquale
Scarsa partecipazione forse...in quanto pochi possiedono pezzi del genere oppure sono in grado di impostare una collezione su tali pezzi per questioni economiche o di disponibilit e reperibilità
Andy66
SOCIO SOSTENITORE
Cerco cartoline di tutte le epoche del Comune di Chiusaforte UD (e sue frazioni)
Colleziono Regno, Repubblica, S.Marino e Francia
Proteggiamo quello che conosciamo
Conosciamo solo ciò che riusciamo a comprendere
Comprendiamo unicamente quello che abbiamo imparato
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Re: Le tariffe postali interne e per l'estero da e per il Regno delle Due Sicilie/Regno d'Italia dal 1858 al 1862
Sinceramente non sono del tuo avviso, trovando altamente improbabile che tra tutti i partecipanti del forum (circa una sessantina i soli lettori della presente discussione) ci siano solo cinque persone ad avere in collezione dei documenti postali attinenti l’argomento del thread. Inoltre nei miei interventi ho richiesto indicazioni anche non strettamente legate alle tariffe postali, come quando ho cercato il parere se la scritta riportata su di una lettera fosse un “10” od un “16” o quando ho chiesto lumi sulla durata del governo provvisorio nel Granducato di Toscana ed ancora quando ho richiesto nel thread e privatamente via e-mail, l’invio di una scansione in alta risoluzione del documento postale sul quale è apposto un 10 grana con doppia stampa per confrontarlo con il mio, tutte richieste che non hanno avuto riscontro.andy66 ha scritto: ↑3 ottobre 2023, 14:02Scarso interesse al thread con oltre 3000 visite...non penso propriolingo ha scritto: ↑3 ottobre 2023, 9:38 Buongiorno a tutti,
considerato la scarsa partecipazione/interesse che ha suscitato il thread, pubblico un'ultima scheda relativa ad una lettera assicurata affrancata per 32 grana, partita da Napoli il 26 gennaio 1858 per Taranto, con un peso di due once.
Pasquale
Scarsa partecipazione forse...in quanto pochi possiedono pezzi del genere oppure sono in grado di impostare una collezione su tali pezzi per questioni economiche o di disponibilit e reperibilità
Questo forum di discussione è sempre stato un grande punto di riferimento per noi appassionati e la disinteressata collaborazione è stata il suo punto di forza. Pare, però, leggendo anche “argomenti” che mi interessano meno, che ormai siano pochi coloro che collaborano alla “vita” del forum e questo un po’ mi rattrista. Sperando che le cose ritornino come un tempo, auguro a tutti una buona giornata.
Pasquale
P.S.: ho rilevato un ulteriore grossolano errore in uno dei fogli pubblicati che riporto di seguito corretto
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- giancarlo colombo
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Re: Le tariffe postali interne e per l'estero da e per il Regno delle Due Sicilie/Regno d'Italia dal 1858 al 1862
Cercando di decifrare questa lettera mi sono imbattuto in questo bel argomento
aperto da Pasquale ( a cui faccio i miei complimenti).
5 maggio 1860 - Lettera da Gravedona a Napoli affrancata per 30 centesimi
annullati con bollo C3, di origine Lombardo Veneta, ancora in uso nella località di partenza.
Leggendo sul Sirotti -Colla ho visto che la tariffa per lettere semplici, dallo Stato Sardo al Regno di Napoli,
trasportate con i vapori commerciali corrispondeva a 15 centesimi se inoltrate da Genova, 30 se da altre località
dello Stato Sardo. Quindi la lettera in questione, inviata da una piccola località del Lario, dovrebbe essere correttamente
affrancata. Il problema è la tassa in arrivo, 1 depennato? e 8 grana!!
Mi risulta che le tasse in arrivo erano 16, 24, 33 grana in base al n° di fogli.
Grazie a chi mi darà indicazioni sulla corretta descrizione di questa lettera.
GC
aperto da Pasquale ( a cui faccio i miei complimenti).
5 maggio 1860 - Lettera da Gravedona a Napoli affrancata per 30 centesimi
annullati con bollo C3, di origine Lombardo Veneta, ancora in uso nella località di partenza.
Leggendo sul Sirotti -Colla ho visto che la tariffa per lettere semplici, dallo Stato Sardo al Regno di Napoli,
trasportate con i vapori commerciali corrispondeva a 15 centesimi se inoltrate da Genova, 30 se da altre località
dello Stato Sardo. Quindi la lettera in questione, inviata da una piccola località del Lario, dovrebbe essere correttamente
affrancata. Il problema è la tassa in arrivo, 1 depennato? e 8 grana!!
Mi risulta che le tasse in arrivo erano 16, 24, 33 grana in base al n° di fogli.
Grazie a chi mi darà indicazioni sulla corretta descrizione di questa lettera.
GC
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Re: Le tariffe postali interne e per l'estero da e per il Regno delle Due Sicilie/Regno d'Italia dal 1858 al 1862
Il bollo di gravedona è 5 GIUGNO NON 5 maggio!Non sono esperto di questo settore specifico,però vedo al retro anche un bollo TRANSITO PER LO STATO PONTIFICIO che forse potrebbe spiegare la tassazione?
- giancarlo colombo
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- Iscritto il: 16 agosto 2009, 17:26
Re: Le tariffe postali interne e per l'estero da e per il Regno delle Due Sicilie/Regno d'Italia dal 1858 al 1862
Come puoi vedere è il mittente della lettera che mi ha ingannato.ricercatoredifunghi ha scritto: ↑25 novembre 2023, 20:46 Il bollo di gravedona è 5 GIUGNO NON 5 maggio!Non sono esperto di questo settore specifico,però vedo al retro anche un bollo TRANSITO PER LO STATO PONTIFICIO che forse potrebbe spiegare la tassazione?
GC
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- Iscritto il: 30 aprile 2022, 16:32
Re: Le tariffe postali interne e per l'estero da e per il Regno delle Due Sicilie/Regno d'Italia dal 1858 al 1862
Il mittente era chiaramente in confusione.Ma i 2 timbri al retro non avrebbero dovuto lasciare dubbi sul mese di spedizione.
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- Iscritto il: 30 aprile 2022, 16:32
Re: Le tariffe postali interne e per l'estero da e per il Regno delle Due Sicilie/Regno d'Italia dal 1858 al 1862
Ho cercato qualche info sul bollo TRANSITO:Dovrebbe essere stato apposto a ROMA (cat SASSONE)Poi in diverse discussioni su questo sito,DOVREBBE essere apposto per un transito terrestre!Ci sarà certamente qualche esperto che potrà completare lo studio di questa busta!
- Guido Morolli
- Messaggi: 486
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- Località: prov. Vercelli
Re: Le tariffe postali interne e per l'estero da e per il Regno delle Due Sicilie/Regno d'Italia dal 1858 al 1862
Aggiungo il mio contributo parlando di corrispondenza partita dal Governo delle Romagne verso il Regno di Napoli.
Innanzi tutto si conoscono pochissimi documenti. Io ne ho censiti 8 in tutto.
A partire dal 1° settembre 1859 (giorno d’emissione dei francobolli delle Romagne) notiamo un cambiamento radicale nel trattamento delle lettere in arrivo nel Regno delle Due Sicilie. La corrispondenza doveva necessariamente transitare attraverso lo Stato Pontificio, che non riconosceva la validità dei francobolli romagnoli. Di conseguenza, tutte le lettere affrancate con i nuovi francobolli delle Romagne erano considerate dal Pontificio come non affrancate. A partire dal 1° settembre 1859, quindi, lo Stato Pontificio sembra pretendere dal Regno delle Due Sicilie un “diritto di transito” di 5 bajocchi (che, ovviamente, veniva fatto pagare a chi riceveva la corrispondenza). Ad esempio, per la città di Napoli, la tassa a destinazione per le lettere di un foglio passò da 5 grana a 12 grana così calcolati: 5 grana di diritti borbonici per l’interno + 7 grana di spettanze pontificie, ovvero i 5 bajocchi convertiti e arrotondati.
Ora vi mostro i 3 documenti che ho io, da Bologna a Napoli, lettera di un porto affrancata con un francobollo singolo da 5 bai. delle Romagne. Ad oggi, prima data a noi nota di corrispondenza inviata dalle Romagne al Regno delle Due Sicilie affrancata con i francobolli romagnoli. Bollo rosso napoletano di controllo tassa “A.G.D.P.” (Amministrazione Generale Delle Poste). Tassata a destinazione 12 grana: 5 grana perché lettera di 1 foglio + 7 grana per le spettanze pontificie in quanto lettera “non affrancata” da Bologna a Napoli, lettera di doppio porto affrancata con due francobolli romagnoli da 5 bai. Bollo rosso napoletano di controllo tassa “A.G.D.P.” (Amministrazione Generale Delle Poste) e tassa a destinazione di 20 grana: 12,5 grana (10 bajocchi + 25% di conversione) per le competenze doppio porto dello Stato Pontificio + 7 grana per le spettanze pontificie in quanto lettera “non affrancata”. Ad oggi, unica lettera nota di due porti inviata dalle Romagne al Regno delle Due Sicilie affrancata francobolli romagnoli da Bologna a Matera, lettera di un porto spedita con pagamento del diritto di impostazione in contanti. La lettera è tassata a destinazione 15 grana: 5 grana perché lettera di 1 foglio (la cifra 5 a penna poi cancellata e annullata col timbro rosso napoletano “Corretta”) + 3 grana per il tratto Napoli–Matera + 7 grana per le competenze pontificie. Ad oggi, unica lettera inviata senza francobolli dalle Romagne al Regno delle Due Sicilie
Guido
Innanzi tutto si conoscono pochissimi documenti. Io ne ho censiti 8 in tutto.
A partire dal 1° settembre 1859 (giorno d’emissione dei francobolli delle Romagne) notiamo un cambiamento radicale nel trattamento delle lettere in arrivo nel Regno delle Due Sicilie. La corrispondenza doveva necessariamente transitare attraverso lo Stato Pontificio, che non riconosceva la validità dei francobolli romagnoli. Di conseguenza, tutte le lettere affrancate con i nuovi francobolli delle Romagne erano considerate dal Pontificio come non affrancate. A partire dal 1° settembre 1859, quindi, lo Stato Pontificio sembra pretendere dal Regno delle Due Sicilie un “diritto di transito” di 5 bajocchi (che, ovviamente, veniva fatto pagare a chi riceveva la corrispondenza). Ad esempio, per la città di Napoli, la tassa a destinazione per le lettere di un foglio passò da 5 grana a 12 grana così calcolati: 5 grana di diritti borbonici per l’interno + 7 grana di spettanze pontificie, ovvero i 5 bajocchi convertiti e arrotondati.
Ora vi mostro i 3 documenti che ho io, da Bologna a Napoli, lettera di un porto affrancata con un francobollo singolo da 5 bai. delle Romagne. Ad oggi, prima data a noi nota di corrispondenza inviata dalle Romagne al Regno delle Due Sicilie affrancata con i francobolli romagnoli. Bollo rosso napoletano di controllo tassa “A.G.D.P.” (Amministrazione Generale Delle Poste). Tassata a destinazione 12 grana: 5 grana perché lettera di 1 foglio + 7 grana per le spettanze pontificie in quanto lettera “non affrancata” da Bologna a Napoli, lettera di doppio porto affrancata con due francobolli romagnoli da 5 bai. Bollo rosso napoletano di controllo tassa “A.G.D.P.” (Amministrazione Generale Delle Poste) e tassa a destinazione di 20 grana: 12,5 grana (10 bajocchi + 25% di conversione) per le competenze doppio porto dello Stato Pontificio + 7 grana per le spettanze pontificie in quanto lettera “non affrancata”. Ad oggi, unica lettera nota di due porti inviata dalle Romagne al Regno delle Due Sicilie affrancata francobolli romagnoli da Bologna a Matera, lettera di un porto spedita con pagamento del diritto di impostazione in contanti. La lettera è tassata a destinazione 15 grana: 5 grana perché lettera di 1 foglio (la cifra 5 a penna poi cancellata e annullata col timbro rosso napoletano “Corretta”) + 3 grana per il tratto Napoli–Matera + 7 grana per le competenze pontificie. Ad oggi, unica lettera inviata senza francobolli dalle Romagne al Regno delle Due Sicilie
Guido
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