Per avere la certezza che la mia lettera sia stata presa in carico e che arriverà a destinazione, senza preoccupazione che venga smarrita, come purtroppo avviene ancora, preferisco spedire per i miei scambi, solo per raccomandata, per due motivi: perché ti annullano i francobolli sulla busta e perché, nel caso venga smarrita, Poste Italiane ti corrisponderà l’indennizzo nella misura prevista dalla Carta dei Servizi Postali.
A questo punto vi giro la risposta di un mio amico Danese, che mi ha lasciato letteralmente basito: spedire lettere dalla Danimarca è diventato molto costoso, una lettera ordinaria costa quasi 7 € - una raccomandata costa 19 € - quindi, salvo casi particolari o scambi molto grandi, utilizzerò la posta ordinaria. Purtroppo, dal 1° aprile 2023, per le raccomandate non è possibile utilizzare i francobolli ordinari, ma solo le etichette online. In questo cocktail di digitalizzazione e privatizzazione, entro la fine del 2024 l’uso dei francobolli “tradizionali” sarà impossibile anche per le lettere ordinarie.
Le poste islandesi hanno fatto da apripista, da anni non producono più francobolli perché hanno troppe scorte da finire, e perché produrre francobolli costa, però continuano a usarli. Secondo Danilo, dobbiamo rassegnarci. Chi prima, chi dopo tutti seguiranno questo esempio. Le poste danesi invece rilanciano, non si potranno più usare francobolli per spedire lettere con i francobolli già emessi e comprati dagli utenti.
Ma le amministrazioni postali, con i collezionisti, stanno giocando a poker o alla roulette russa? E’ legale una cosa del genere, qualcuno può verificare se è vero?

D’accordo, il collezionismo cosi come il gioco d'azzardo può diventare una vera e propria patologia, dove la vincita o la perdita è quasi aleatoria, bisogna accettarla e farsene una ragione senza piangerci su.Ma questo punto sono pessimista, la Filatelia è morta e sepolta ahinoi!

Fabrizio
