E' morto Alberto Bolaffi
- Antonello Cerruti
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E' morto Alberto Bolaffi
E' scomparso - leggo sul Corriere.it - il dottor Alberto Bolaffi, figlio del dott. Giulio.
R.I.P.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Antonello Cerruti
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- Iscritto il: 29 luglio 2007, 21:30
Re: E' morto Alberto Bolaffi
Mi dispiace molto sentire questa triste notizia della scomparsa del Cav. Alberto Bolaffi.
Sentite condoglianze alla Famiglia Bolaffi.
Sicuramente un grande Signore !
RIP
Franco
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Sicuramente un grande Signore !
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Franco
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- Iscritto il: 31 agosto 2007, 17:20
Re: E' morto Alberto Bolaffi






Stefano
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Re: E' morto Alberto Bolaffi

Andrea Grimaldi
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Colleziono:
Prefilateliche Stato Pontificio con partenza da Roma
Antichi Stati dell'India
Storia Postale della Guerra d'Etiopia 1935-36
Cartoline antiche con tema "Carte da Gioco"
Le mie inserzioni eBay: http://stores.ebay.it/AGROME-Stamps-and-Collectibles
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Re: E' morto Alberto Bolaffi



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Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
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Fildoc
- Antonello Cerruti
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- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: E' morto Alberto Bolaffi
Ero fermo a fare rifornimento di carburante e squilla il mio telefono.
"Buongiorno, le passo il dott. Alberto Bolaffi...".
Da molti anni, oramai battevo le loro aste a Torino, dapprima alternandomi con Agostino Zanetti e poi, col passare degli anni, con i giovani della ditta che crescevano di età ed in abilità.
I contati telefonici, però, li avevo sempre con Lorenzo Dellavalle o gli altri dirigenti, non con il boss.
"Può venire a trovarmi a Torino? Le devo prospettare una mia idea, un progetto molto ambizioso".
Da buon professionista, lo raggiunsi in due/tre giorni, molto curioso di sapere cosa volesse propormi.
Si trattava di scrivere - per intero - un testo sui francobolli italiani (Antichi Stati, Regno e Repubblica). Non una trasformazione del loro catalogo ma un vero trattato: il "Forum".
Non era mio dovere esprimere un mare di perplessità sull'utilità di un tale progetto ma io - come sempre - lo feci lo stesso.
Naturalmente (lo dico per chi ha conosciuto Alberto Bolaffi), non scalfii minimamente l'entusiasmo del "neofita" che mi stava davanti.
In un giorno mi indicò le linee editoriali ed io (nella mia follia che chi mi legge ben conosce), mi ritirai nel mio studio di Roma ed in soli 35 giorni (e qualche notata), portai a termine l'incarico e consegnai le 800 pagine che comprendevano - di ogni francobollo - tutte le notizie che ero riuscito a copiare dai volumi che avevo consultato nella mia biblioteca.
Ci fu un giorno che contai 35 testi aperti sul mio tavolo delle riunioni. I blocchi più grandi conosciuti, gli usi più strani, le varietà meno cosciute, ecc.; tutto era sommariamente riportato, francobollo per francobollo.
Consegnai il tutto, venni congruamente compensato e poi ... passarono due anni di lavoro redazionale torinese (scelta dei caratteri, del formato, della carta e dei colori, ecc.) prima che un volume di oltre mille pagine venisse stampato e distribuito.
Alberto Bolaffi si scusò molto con me ma il mio nome come autore non venne citato in nessuna pagina perchè doveva figurare come un lavoro "interno" della ditta...: ci rimasi malissimo.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
"Buongiorno, le passo il dott. Alberto Bolaffi...".
Da molti anni, oramai battevo le loro aste a Torino, dapprima alternandomi con Agostino Zanetti e poi, col passare degli anni, con i giovani della ditta che crescevano di età ed in abilità.
I contati telefonici, però, li avevo sempre con Lorenzo Dellavalle o gli altri dirigenti, non con il boss.
"Può venire a trovarmi a Torino? Le devo prospettare una mia idea, un progetto molto ambizioso".
Da buon professionista, lo raggiunsi in due/tre giorni, molto curioso di sapere cosa volesse propormi.
Si trattava di scrivere - per intero - un testo sui francobolli italiani (Antichi Stati, Regno e Repubblica). Non una trasformazione del loro catalogo ma un vero trattato: il "Forum".
Non era mio dovere esprimere un mare di perplessità sull'utilità di un tale progetto ma io - come sempre - lo feci lo stesso.
Naturalmente (lo dico per chi ha conosciuto Alberto Bolaffi), non scalfii minimamente l'entusiasmo del "neofita" che mi stava davanti.
In un giorno mi indicò le linee editoriali ed io (nella mia follia che chi mi legge ben conosce), mi ritirai nel mio studio di Roma ed in soli 35 giorni (e qualche notata), portai a termine l'incarico e consegnai le 800 pagine che comprendevano - di ogni francobollo - tutte le notizie che ero riuscito a copiare dai volumi che avevo consultato nella mia biblioteca.
Ci fu un giorno che contai 35 testi aperti sul mio tavolo delle riunioni. I blocchi più grandi conosciuti, gli usi più strani, le varietà meno cosciute, ecc.; tutto era sommariamente riportato, francobollo per francobollo.
Consegnai il tutto, venni congruamente compensato e poi ... passarono due anni di lavoro redazionale torinese (scelta dei caratteri, del formato, della carta e dei colori, ecc.) prima che un volume di oltre mille pagine venisse stampato e distribuito.
Alberto Bolaffi si scusò molto con me ma il mio nome come autore non venne citato in nessuna pagina perchè doveva figurare come un lavoro "interno" della ditta...: ci rimasi malissimo.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: E' morto Alberto Bolaffi


Sentite condoglianze alla Famiglia Bolaffi.



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Marino
Sostenitore dal 2010
Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi
Colleziono "Numeri 1" dal 1840 al 1860
Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
Marino
Sostenitore dal 2010
Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi
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Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
Re: E' morto Alberto Bolaffi
Per chi come me non ha fatto in tempo a conoscere Giulio, Alberto Bolaffi era l'impersonificazione della ditta di via Cavour.
Non posso dire di averlo conosciuto veramente. Ho avuto modo di scambiare qualche parola in occasione delle aste a cui presenziava sempre e degli eleganti pranzi che in occasione delle aste suddette offriva nell'adiacente Hotel Sitea a tutti coloro che si presentavano con un catalogo dell'asta in corso.
Dicono che fosse severo sul lavoro, ma aveva i modi e l'essere del perfetto gentiluomo. E non mancava di generosità: quando l'Unione Filatelica Subalpina, di cui lui era socio onorario, celebrò il centenario, ormai una dozzina d'anni fa, insistette per offrire il pranzo celebrativo a cui erano convenuti quasi tutti i soci torinesi.
Con la morte di Alberto Bolaffi si chiude simbolicamente un'epoca. Non solo per la sua ditta, ormai trasformatasi sotto la nuova dirigenza in una casa d'asta generalista, ma per la filatelia italiana tutta.
Non posso dire di averlo conosciuto veramente. Ho avuto modo di scambiare qualche parola in occasione delle aste a cui presenziava sempre e degli eleganti pranzi che in occasione delle aste suddette offriva nell'adiacente Hotel Sitea a tutti coloro che si presentavano con un catalogo dell'asta in corso.
Dicono che fosse severo sul lavoro, ma aveva i modi e l'essere del perfetto gentiluomo. E non mancava di generosità: quando l'Unione Filatelica Subalpina, di cui lui era socio onorario, celebrò il centenario, ormai una dozzina d'anni fa, insistette per offrire il pranzo celebrativo a cui erano convenuti quasi tutti i soci torinesi.
Con la morte di Alberto Bolaffi si chiude simbolicamente un'epoca. Non solo per la sua ditta, ormai trasformatasi sotto la nuova dirigenza in una casa d'asta generalista, ma per la filatelia italiana tutta.
Andrea
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Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
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