francyphil ha scritto: 16 novembre 2025, 10:45
Comunque a milano ci sono si e no una dozzina di banchetti ad essere magnanimi. Mi aspettavo altro.
Antonello Cerruti ha scritto: 15 novembre 2025, 13:09
Ottima notizia ma postata in un argomento sbagliato.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Sono andato sabato : una vera tristezza.
Purtroppo, nessuna buona notizia — anzi, direi proprio il contrario.
Rispetto allo scorso anno, lo spazio dedicato a
Eurofil 2025 è stato drasticamente ridotto: minimo la metà del padiglione dell’anno scorso che quest’anno è stato completamente assorbito dalla mostra
“Preziosa”, dedicata ai minerali, che — nonostante il biglietto d’ingresso
da 8 euro — era affollatissima !.
A mio parere c’erano meno dei 29 espositori dichiarati (ad esempio il russo io non l’ho visto…) e dei pochi che c'erano occorre filtrare
ulteriormente togliendo numismatica, cartoline e altro...
In pratica, l’area realmente riservata a
Eurofil era “inglobata” nella fiera del
Brocantage.
Il dato più preoccupante, però, non è solo logistico.
È ormai evidente che, man mano che i collezionisti storici vengono a mancare, non esiste un adeguato ricambio generazionale. Ai giovani, salvo rare eccezioni, i francobolli non interessano: non percepiscono il fascino della filatelia, né l’aspetto storico, artistico o culturale che essa rappresenta.
PURTROPPO il risultato è una vera e propria desertificazione del settore filatelico

.
Attenzione, però: questo declino non riguarda il collezionismo in generale. Al contrario, minerali, antiquariato e altre forme di raccolta e ricerca attirano moltissimo, come ho potuto constatare anche ieri con l’enorme affluenza nella sezione dedicata ai minerali (mia moglie mi ha detto : "tutto qua ? Andiamo a vedere Preziosa...") . Dunque, il problema non è la passione per il collezionare — che è viva e vegeta — ma specificamente la capacità della filatelia di parlare alle nuove generazioni.
Dove sta l’errore?
Difficile dirlo con certezza. Forse nella mancanza di rinnovamento, forse in una comunicazione poco efficace, forse nella difficoltà di competere con interessi più immediati e visivi.
Fatto sta che, allo stato attuale, la filatelia rischia seriamente di scomparire dai radar del grande pubblico.

pietro