. . Probabilmente 1 in positivo riquadrato ed 1 negativo tondo
. .
(Esemplari con numero di tavola rintracciati con il supporto di AI
)Siamo dal 1875 e oltre, la progressione è ripartita con il Servizio di Stato?
HELP
micheleFantasie AI
Re: Fantasie AI
Faccio sempre un po' fatica a comprendere la logica di progressione dei Numeri di Tavola in rettangolo
. . Probabilmente 1 in positivo riquadrato ed 1 negativo tondo
. .
(Esemplari con numero di tavola rintracciati con il supporto di AI )
Siamo dal 1875 e oltre, la progressione è ripartita con il Servizio di Stato?
HELP
michele
. . Probabilmente 1 in positivo riquadrato ed 1 negativo tondo
. .
(Esemplari con numero di tavola rintracciati con il supporto di AI
)Siamo dal 1875 e oltre, la progressione è ripartita con il Servizio di Stato?
HELP
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Re: Fantasie AI
E' confermato 1 in rettangolo ed 1 in cerchio
.
E adesso questo a quale numerazione fa riferimento? Riprende quella dei francobolli?
. .
E per il segnatasse si riprende la numerazione d'accapo 1 in rettangolo e 1 in cerchio
. Nonostante il supporto AI non ho trovato nessun numero di tavola
.
comunque sono riuscito a vedere molte offerte d'asta come questa letterina michele
.E adesso questo a quale numerazione fa riferimento? Riprende quella dei francobolli?
. .
E per il segnatasse si riprende la numerazione d'accapo 1 in rettangolo e 1 in cerchio
. Nonostante il supporto AI non ho trovato nessun numero di tavola
.
comunque sono riuscito a vedere molte offerte d'asta come questa letterina
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Re: Fantasie AI
ciao Michele
...occhio ai "mischioni"
molto sommariamente
al di là dei francobolli postali anch'io ne conosco molto poco!
ogni carta valore aveva una propria numerazione
dei francobolli postali, come numerazione progressiva, sono conosciute 196 tavole - numeri in rettangolo da 1 a 196 e ciascuna di queste aveva un suo numero in cerchio
il valore da 10 cent "ricognizione postale" con numero in rettangolo 86 non fa parte dei precedenti perchè non è di "quella famiglia", non è un francobollo postale... molto probabilmente è nella famiglia dei "valori fiscali" con le varie "sottofamiglie" ...marche da bollo, marche per cambiali di grande e di piccolo formato, marche per passaporti .....ciascuna di queste con distinte numerazioni ... ma non è un settore che conosco
di un'altra "famiglia" sono le carte valori postali di servizio con i "servizi di Stato" del 1875 dei quali si conoscono i numeri in rettangolo e cerchio
per quanto ne so i segnatasse del 1870 erano senza diciture marginali mentre nella relazione OCV del 1869 ho trovato solo il riferimento ad una tavola 1/1 per il segnatasse da 10 centesimi
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Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
Re: Fantasie AI
maupoz ha scritto: 26 dicembre 2025, 10:02
ciao Michele
...occhio ai "mischioni"
molto sommariamente
al di là dei francobolli postali anch'io ne conosco molto poco!
ogni carta valore aveva una propria numerazione
(...)
Secondo me si incasinavano anche loro con questo tipo di numerazione
ecco perché, con Umberto I, si sono inventati un secondo tipo di numerazione valida per tutte le categorie tipografiche prodotte dall' OCVT, una sorta di protocollo generale rimasto in validità sino all'avvento del rotocalco con la serie Imperiale.
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Re: Fantasie AI
maupoz ha scritto: 26 dicembre 2025, 10:02
(...)
il valore da 10 cent "ricognizione postale" con numero in rettangolo 86 non fa parte dei precedenti perchè non è di "quella famiglia", non è un francobollo postale... molto probabilmente è nella famiglia dei "valori fiscali" con le varie "sottofamiglie" ...marche da bollo, marche per cambiali di grande e di piccolo formato, marche per passaporti .....ciascuna di queste con distinte numerazioni ... ma non è un settore che conosco
(...)
Certo che il mondo dei fiscali è un mondo parallelo infinito dei tipografici tipo De la Rue
.Guarda quanti sono solo per questo tipo, tra l'altro dimostrano che l'uso della doppia tavola per la stampa a due colori e di molto precedente ai francobolli umbertini
Nei campi poco esplorati AI è fantastica, ameno agli occhi della mia scarsissima conoscenza .
Dovremmo avere il parere dei nostri amici della sezione fiscale
Comunque vi mostro le informazioni che AI mi ha dato .
Nella produzione De la Rue per il Regno d'Italia, i fiscali sono la parte sommersa dell' ICEBERG
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Re: Fantasie AI
I tipografici del Regno di Vittorio Emanuele II, con la caratteristica impronta reale, un vero e proprio sigillo come quello presente su gli anelli di molti regnanti, compreso il Papa, mi hanno sempre dato l'idea di gemellini divisi alla nascita, e dati in tutela ai Ministeri di competenza, come vediamo nei documenti di presentazione al Parlamento.
. .
Forse è per questo
. . Questi ultimi "Usi fiscali dei franco bolli" vengono dalla nostra sezione dei Fiscali
Forse anche per questo nel 1884 sotto il Regno di Umberto I si unifico il numero di tavola per tutto ciò di tipografico venisse prodotto dall'OCVT
io credo che forse prima o poi apparirà un foglio non fustellato di cartamoneta tipografica con il numero di tavola coerente con la successione cronografica riscontrata per i francobolli compreso tutti i servizi e le famiglie dei fiscali.
Partendo da un numero a 4 cifre ( Forse 1000 o più probabilmente 1100)
Ricordo che in azzurro sono evidenziate sono le prime tavole che hanno come data certa la data di emissione
. .
Nel 1928 si era arrivato oltre 14000 come numero di tavola, sono quasi 25 anni, sono circa una media di 2 tavole al giorno per tutta la tipologia di produzione tipografica dell'OCVT
michele
. .
Forse è per questo
Per l'archiviazione da parte dell' Officina Carte Valori di Torino, come per i controllori, deve essere stato un inferno, a volte i gemellini si scambiavano il ruolo operativomolto probabilmente è nella famiglia dei "valori fiscali" con le varie "sottofamiglie" ...marche da bollo, marche per cambiali di grande e di piccolo formato, marche per passaporti
. . Questi ultimi "Usi fiscali dei franco bolli" vengono dalla nostra sezione dei Fiscali
Forse anche per questo nel 1884 sotto il Regno di Umberto I si unifico il numero di tavola per tutto ciò di tipografico venisse prodotto dall'OCVT
io credo che forse prima o poi apparirà un foglio non fustellato di cartamoneta tipografica con il numero di tavola coerente con la successione cronografica riscontrata per i francobolli compreso tutti i servizi e le famiglie dei fiscali.
Partendo da un numero a 4 cifre ( Forse 1000 o più probabilmente 1100)
Ricordo che in azzurro sono evidenziate sono le prime tavole che hanno come data certa la data di emissione
. .
Nel 1928 si era arrivato oltre 14000 come numero di tavola, sono quasi 25 anni, sono circa una media di 2 tavole al giorno per tutta la tipologia di produzione tipografica dell'OCVT
micheleNon hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: Fantasie AI
Con i mie occhi un po' andati e con l'aiuto di AI, sono riuscito a preparare questa scheda.
A pochi giorni dall'emissione (18 giorni) venivano usati per questo mandato di pagamento, immediatamente un uso fiscale
.
AI riesce a leggere (con qualche piccolo errore) la calligrafia che io faccio fatica a decifrare, gli ho chiesto anche d'integrare l'informazione con il testo del Regio decreto per l'emissione.
Il documento è di un Comune, in provincia di Piacenza, che di seguito vediamo in una mappa del 1818-1829.
Leggendo con i miei occhi sembra che si sia acquistato una capra per il latte ad un bambino al costo di 2 Lire (nuove per il ducato di Parma e Piacenza) anche il nome del comune è parziale non Val'Arda ma Lugagnano Val d'Arda
. (clicca per ingrandire)
Lugagnano Val d'Arda
alla prossima
michele
A pochi giorni dall'emissione (18 giorni) venivano usati per questo mandato di pagamento, immediatamente un uso fiscale
. AI riesce a leggere (con qualche piccolo errore) la calligrafia che io faccio fatica a decifrare, gli ho chiesto anche d'integrare l'informazione con il testo del Regio decreto per l'emissione.
Il documento è di un Comune, in provincia di Piacenza, che di seguito vediamo in una mappa del 1818-1829.
Leggendo con i miei occhi sembra che si sia acquistato una capra per il latte ad un bambino al costo di 2 Lire (nuove per il ducato di Parma e Piacenza) anche il nome del comune è parziale non Val'Arda ma Lugagnano Val d'Arda
. (clicca per ingrandire)
Lugagnano Val d'Arda
alla prossima
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