Marco4x4 ha scritto:Quindi, in mancanza del documento intero, al massimo si può optare per il frontespizio completo, oppure evitare di esporre il pezzo con quella combinazione magari estremamente rara.
Giusto, se il motivo di mostrare quel certo pezzo è quello di illustrare una tariffa o un percorso.
Se vuoi mostrare la contemporanea validità ed uso di francobolli di emissioni diverse (che so, per rimanere alle collezioni discusse a Bazzano, un'affrancatura mista Regno di Napoli/Province Napoletane) allora potrebbe andar bene anche il frammento anche se - come dicevo sopra - il documento completo è sempre preferibile (ma - almeno per noi "umani" - non sempre raggiungibile

)
Marco4x4 ha scritto:Faccio queste domande, perché essendo completamente a digiuno di regole espositive, sono rimasto colpito dalle controrelazioni presentate al convegno di Bazzano. Gli appunti che mi hanno fatto riflettere riguardavano in qualche caso la mancanza di "picchi" particolari e l'affermazione che se nell'esposizione sono presenti francobolli usati allora si passa al settore di "filatelia tradizionale" e quindi sarebbe opportuno anche presentare blocchi od addirittura fogli interi di valori nuovi.
Dal punto di vista dei Regolamenti FIP storia postale e filatelia tradizionale sono due cose diverse, non solo per il tipo di materiale che contengono ma anche, e soprattutto, per il modo in cui viene presentato.
La filatelia tradizionale consiste, a grandi linee, nell'approfondimento delle caratteristiche di un'emissione e questo può essere fatto sia con l'uso di francobolli nuovi, che di francobolli usati o su documento. Maggiore è l'approfondimento, l'estensione, la varietà ed il "peso" del materiale presentato e più la collezione sarà valutata in sede di giudizio. Tieni presente, comunque, che alcuni dei consigli emersi dalle contorelazioni di Bazzano erano secondo me più adatti a collezionisti "extraterrestri" che non agli "umani" di cui parlavo anche sopra
