
Frammento di lettera da Napoli con affrancatura mista e 2 grana con doppio filetto in alto.
Frammento di lettera con affrancatura mista 2 grana + 1 grano. Il 2 grana ha tre filetti dei quali uno completo e due parziali.
Mario
borbone0 ha scritto:Ciao: Lettera da Napoli per Avellino con 2 grana e coppia dell'1 grano senza il filetto in basso.
Frammento di lettera da Napoli con affrancatura mista e 2 grana con doppio filetto in alto.
Frammento di lettera con affrancatura mista 2 grana + 1 grano. Il 2 grana ha tre filetti dei quali uno completo e due parziali.
Mario
Antonello Cerruti ha scritto:Il filetto mancante nell'1 grano è quello della cornice, come dice Luigi e come, sicuramente, intendeva dire Mario.
Altre cosa sono i filetti (che gli studiosi di Napoli definivano "parassiti") che il litografo tracciava per allineare i blocchi-riporto.
Sono sempre gli stessi, nel senso che quelli rintracciati appartengono a quelli originariamente disegnati sulle tavole.
Ad esempio, il filetto doppio evidenziato nella immagine di Mario ed in quella di Luigi appartengono alla stessa posizione. Ci appaiono diversi solo perchè provenienti da stati diversi della stessa tavola, più o meno usurata dall'uso e dalla quantità di stampe prodotte.
Infatti i filetti parassiti non erano altro che "graffi" tracciati sulla tavola litografica che, progressivamente con l'uso, si andavano via via "appiattendo" e quindi lasciavano una traccia che - col tempo - tendeva a risultare meno evidente.
Scusate il pistolotto ma è dei pochi argomenti che conosco: il paragrafo sul Sassone lo scrissi io tantissimi anni fa.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
borbone0 ha scritto:Ciao: L'Amico Antonio Altieri mi mostra la lettera che posto, partente da Barletta per Napoli, affrancata con 1 grano, due esemplari, Province Napoletane, dei quali uno con filetto verticale ma attraversato da piega di archivio. Bella, inusuale, che mi piace porre all'attenzione degli Amici del Forum. Mario
Antonello Cerruti ha scritto::shock:![]()
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Dovrò studiare anche la litografia.
Sob.![]()
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
apache ha scritto:Ciao: Antonello e a tutti
Non credo che come meccanismo generatore dei filetti si possa invocare quello di linee tracciate dal litografo sulla pietra per l’allineamento dei blocchi riporto. Il graffio sulla pietra litografica non da nessun segno sulla carta in fase di stampa, e rimane un contrografismo. Per avere in disegno trasferibile (grafismo) bisogna utilizzare una penna o una matita litografica che deposita una sostanza oleosa ( l’inchiosto litografico) liposolubile, che poi trattiene l’inchiostro e lo trasferisce su carta con l’aiuto del torchio litografico. Anche il concetto di appiattimento dei solchi riguarda la calcografia, non la litografia.
Esiste si una litografia incisa, ma è tutt’altra cosa, in quanto si stende una sostanza idrosolubile sulla pietra che poi viene incisa ( la sostanza, non la pietra) con una punta sottile. Si sparge poi del grasso che penetrerà la pietra solo in corrispondenza del disegno inciso
Penso che dobbiamo invocare un meccanismo diverso, legato alla carta di riporto litografica, che proprio per favorire l’allineamento dei blocchi riporto, venivano rifilate vicino alle 10 riproduzioni, e nel trasferimento dalla terza pietra ( quella dei blocchi riporto) alle quarte pietre ( le tavole litografiche) si sporcavano a tratti ed occasionalmente ai margini con dell’inchiostro litografico.
Comunque argomento molto interessante da discutere.
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