L'uomo nell'arte

Forum di discussione sulle emissioni e la storia postale della Repubblica Italiana
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francesco dalmoli

Re: Uomo nell'arte

Messaggio da francesco dalmoli »

Ciao: Hai ragione e concordo anch'io con voi...però a pagina 25 dello specializzato c'è già uno studio filatelico che usa l'immagine "del coso" per la sua pubblicità di consulenza filatelica. :-)) Ciao: Ciao:
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Giovanni Piccione
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da Giovanni Piccione »

luciano garagnani ha scritto: Il comportamento del Poligrafico che a livello informale ammette, ma nega a livello ufficiale e scorretto nei confronti dei collezionisti.

Non vorrei essere frainteso.
Il fatto che le le mie voci abbiano detto che è uscito dal Poligrafico non hanno alcuna prova, ne mai la potranno avere, a suffragio.
Quindi andiamoci cauti a parlare di non emesso.
Poi chi è che ha messo in giro la voce che fossero stati stampati 2.000 pezzi?
E' sempre una voce, nulla di documentato. Allora se questa "voce" avesse detto "cinque milioni" di esemplari che lo consideravamo un non emesso solo perchè l'ha detto la voce?
Per quanto mi riguarda, in base ai documenti ufficiali che ci sono in giro, quel coso potrebbe essere anche stato stampato privatamente.
Il fatto che alcuni esemplari del coso siano stati "bucati" per essere invalidati non è neanche esso prova di niente.
Se vi fosse stata ammissione da parte del Poligrafico della produzione, o dell'avvio di produzione, o della prova di produzione di questo coso, che poi era andata distrutta, allora si poteva pensare ad un ritrovamento fortuito, per quanto dubbio, ma comunque si sarebbe trattato di un prodotto dalla riconosciuta paternità.
Allo stato attuale delle cose si tratta solo di un pezzo di carta per polli (caro Andrea ti do conferma che adesso si può scrivere ;-) )
Il fatto poi che uno studio filatelico usi quella vignetta per pubblicizzarsi non è legittimante, altrimenti dovremmo andare a cercare il cinque lire del Manzoni che punta l'indice e che appariva nella pubblicità di un altro commerciante.
Ciao:
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luciano garagnani
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da luciano garagnani »

cirneco giuseppe ha scritto:Per essere non emessi ci va un decreto di emissione che non esiste e quindi no non emessi


Non è mia intenzione riaprire la discussione accademica già lungamente dibattura nel vecchio forum sulla correttezza della definizione "non emesso". Tuttavia sarei curioso di vedere quanti dei non emessi riportati nei cataloghi hanno questo decreto di emissione.

Per esprimere un modo diverso il mio pensiero ti dirò che per me i 900 l.:

1) se non sono stati stampati al Poligrafico non mi interessano;
2) se sono stati stampati dal Poligrafico in due colori diversi per valutare nuove tecniche di stampa non mi interessano;
3) se sono stati stampati per avere la funzione di affrancatura mi interessano e possono trovare posto nella mia collezione.

A me personalmente non mi interessa se i cataloghi chiamano il caso 1=Falso 2=Prova 3=non emesso.
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luciano garagnani
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da luciano garagnani »

Giovanni Piccione ha scritto:Il fatto che le le mie voci abbiano detto che è uscito dal Poligrafico non hanno alcuna prova, ne mai la potranno avere, a suffragio.
.....
Poi chi è che ha messo in giro la voce che fossero stati stampati 2.000 pezzi?


Si, hai ragione, sono solo voci. Tutto quello che abbiamo scritto sono ipotesi che non saranno mai provate, salvo che il Poligrafico sia costretto a riferire a qualche autorità la verità che, sono convinto, conosce perfettamente.

Se effettivamente ne fossero stati stampati solo 2000 pezzi (=20 fogli) classificherei il 900 L. nel caso 2. Però nessuno sà (salvo il Poligrafico) quanti ne sono stati stampati.
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cirneco giuseppe
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da cirneco giuseppe »

Luciano, sono in perfetta armonia con te nel volerli collezionare se fossero non emessi.
Ma fin'ora tutti i non emessi son sempre giunti in via ufficiale al pubblico dei collezionisti, magari anni dopo ma sono arrivati e si conoscevano da subito o quasi.
Questo no, se ne son voluti disfare quasi fosse figlia della colpa.
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Marco4x4
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da Marco4x4 »

Giovanni Piccione ha scritto:Poi chi è che ha messo in giro la voce che fossero stati stampati 2.000 pezzi


Sul vecchio Forum si parlava di tale cifra poi demonetizzata, e Carraro aggiunse che 60 si fossero "salvati"
e quindi recuperati

Giovanni Piccione ha scritto:E' sempre una voce, nulla di documentato. Allora se questa "voce" avesse detto "cinque milioni" di esemplari che lo consideravamo un non emesso solo perchè l'ha detto la voce?


Hai ragione, è solo una voce non documentata

Ciao:

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Picentes
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da Picentes »

Possiamo continuare a parlarne ancora per mesi ma tanto la sostanza non cambia: è stato inserito in un catalogo, di critiche ce ne sono state tante ma poi il tempo riuscirà ad assopirle tutte e fra qualche anno sarà una rarità ambita da diversi collezionisti. Magari, per allora, si conoscerà la verità ma ormai avrà un suo mercato. Spero proprio di sbagliarmi ma ho la sensazione che finirà in questo modo, con buona pace (più o meno) di tutti.

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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da Stefano T »

Scusate un attimo,

quell'amico che doveva inserire nel topic la famosa lettera del Poligrafico in possesso di Francesco, potrebbe farlo per piacere? :pray: :pray: :pray: :pray:

Sarebbe l'unico documento ufficiale (e quindi pubblicabile) di cui disponiamo e, per questo, di una certa importanza!

Io non voglio ancora sbilanciarmi ed entrare ufficialmente a far parte o del gruppo di amici "rassegnati" / distaccati perchè effettivamente non interessati ad un progetto di francobollo oppure del gruppo di amici "arrabbiati" / desiderosi di far chiarezza.

Certo è che al momento le sole notizie non scritte non risolvono ancora la situazione.

L'unica cosa sulla quale mi sembra, invece, siamo tutti d'accordo è il non comprendere come sia stato definito il valore stratosferico del 900 l (ma forse questa è un'altra storia).

Francesco, fatti sentire!

Ciao: Ciao: Ciao:
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ale_1969

Re: Uomo nell'arte

Messaggio da ale_1969 »

Giovanni Piccione ha scritto:Praticamente è un disegno su un pezzo di carta dentellata e filigranata.
Se poi qualcuno ritiene che Carraro sia una così autorevole persona da potere trasformare una vignetta in francobollo saran problemi suoi.
Se queste persone vorranno buttar via migliaia di euro su qualcosa che NESSUNO DI QUELLI CHE POTEVANO ha mai legittimato saranno libere di farlo.
L'unica cosa certa è che non è un francobollo, non è un saggio ne una prova, non è assolutamente niente di ufficiale.


Esatto. :clap:

luciano garagnani ha scritto:Se le cose stanno così allora il coso è, a mio parere, un FRANCOBOLLO NON EMESSO. Il fatto che il Poligrafico non lo ammetterà mai è irrilevante. Come è irrilevante la mancaza del decreto di emissione. Quello che conta è che è stato stampato in quantità per essere un francobollo da mettere in vendita e, per qualche ragione sconosciuta, non è stato emesso.


Senza fonti (testimoniali o scritte) che comprovano la volontà di creare un francobollo, mi dispiace, rimane solo un pezzo di carta dentellato e filigranato.
Senza offesa per nessuno, ma è un cosa così OVVIA e non solo nel campo filatelico (i falsi diari di Mussolini vi ricordano qualcosa?). Può venire il Prof x, può parlare il Prof y, ma se un documento non ha altre fonti a confermarne l'autenticità gli storici seri tendono a buttarlo nel cestino della carta straccia.
Il posto che merita il coso, fra parentesi.
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Giovanni Piccione
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da Giovanni Piccione »

Caro Stefano,
dando per scontato che Francesco abbia detto il vero e che il Poligrafico neghi ogni cosa non è che ci siano poi molte opzioni da potere scegliere.
Ti puoi arrabbiare e cercare di fare chiarezza quanto vuoi, questi sono i fatti.
Dando per scontato che il Poligrafico neghi, questo è solo un pezzo di carta di nessun valore, che viene accreditato solo perchè accreditato dal chi lo inserisce in un catalogo che lui redige e guarda caso egli ne detiene la maggioranza dei pezzi.
Ciao:
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cirneco giuseppe
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da cirneco giuseppe »

Anni fa, circa 30 di questi oggetti, furono offerti ad un commerciante romano che rifiutò l'acquisto perchè la richiesta fu ritenuta eccessiva e non perchè ritenuto falso o non qualificabile.
Allora dobbiamo pensare che questo oggetto è in giro già da parecchio tempo e che è conosciuto nell'ambiente non da adesso.
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Stefano T
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da Stefano T »

Caro Giovanni,

non sono una persona che si arrabbia senza un motivo :-)) , stavo solo aspettando di capire la validità del motivo per il quale devo farlo, oppure se devo fare spallucce e dire con rammarico "un altro pasticcio che lede la Filatelia" :sec:

Giovanni Piccione ha scritto:Dando per scontato che il Poligrafico neghi, questo è solo un pezzo di carta di nessun valore, che viene accreditato solo perchè accreditato dal chi lo inserisce in un catalogo che lui redige e guarda caso egli ne detiene la maggioranza dei pezzi.
:


Se si dà per buona quella lettera ufficiale è OVVIO che le cose cambiano! E la tua ultima frase riassumerebbe anche il MIO pensiero.

Ti sei però dimenticato di sottolineare che è sempre la stessa persona a definire anche il valore del 900 l. (e che valore!!! - superiore addirittura a tutte le emissioni di repubblica, come ha giustamente ricordato in precedenza Luciano).

Ed è questo, secondo me, il vero problema.

Considerando, infatti, che per il progetto della serie di 2 francobolli "K2" del 1955 -che dalla definizione sembrerebbero quindi essere la stessa cosa dell'oggetto 900 l.- sul Sassone Specializzato 2006 il valore NON era indicato. Qui, invece, si parla di prezzi superiori ai 12.000 €! E a quanto ne so il K2 era stato un bel po' più avanti nell'essere riconosciuto come francobollo ufficiale (l'emissione era già stata autorizzata con decreto dal Presidente della Repubblica pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 172 del 28 luglio 1955, ma all'ultimo momento venne annullata).

Avrei ritenuto ben più corretto vedere anche accanto all'oggetto 900 l. una bella linea nella casella del prezzo, visto l'incertezza e l'alone di mistero che aleggia intorno a questo "coso".

In questo modo chi lo avesse voluto a tutti i costi avrebbe saputo dove trovarlo e potuto, forse, discutere sull'effettivo prezzo di acquisto, e non trovarselo imposto e caduto dal cielo come fosse per volontà divina.

E' naturale che ognuno tiri l'acqua al suo mulino, ma farlo in modo così marcato, a discapito di chi magari non sa o non potrà mai farsi un'idea precisa di come sono andate le cose, mi sembra davvero poco edificante.

Ciao: Ciao: Ciao:
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ale_1969

Re: Uomo nell'arte

Messaggio da ale_1969 »

A me vengono in mente vecchi "sistemi" già usati nel mondo dell'arte.

Si prende qualche familiare o discepolo di un artista deceduto che procura il materiale, si prende una delle vecchie tele nello studio dell'artista, la si ripulisce se il caso, si invecchiano anche i colori con vari sistemi, si imita la firma oppure, nel caso di stampe, si trova la matrice e la carta e basta la firma. Poi si cerca uno storico dell'arte, che magari ama la bella vita (ogni riferimento è puramente casuale, ma ce ne sono pure altri a cui il soldo non fa schifo o che sbagliano in buona fede) e gli si fa fare un expertise. Dopo di che si trovano pure ex presidenti del Napoli che vendono i "cosi" prodotti a migliaia di euro.

Ma sicuramente non c'entra nulla come esempio.
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Giovanni Piccione
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da Giovanni Piccione »

Caro Stefano la mia sull'arrabbiatura era una battuta e vedo che è stata presa come tale.
Riguardo alle tue perplessità sulla quotazione... beh in via etico-filosofica sono anche le mie.
Immagina però se 30 pezzi del K2 li avesse avuti chi di dovere... altro che 12.000 euro.
E' un pò il discorso che abbiamo fatto sulle quotazioni sballate dei cataloghi, quello che i commercianti hanno, o riescono a reperire, vale tanto, quello che no vale poco.
E' un ennesimo esempio di cose "sporche all'italiana".
Noi quello che possiamo fare è denunciare a gran voce, perchè purtroppo nei tribunali stavolta mi sa che possiamo fare ben poco, e mettere a conoscenza i collezionisti di questa vergogna.
Quando apparirà nei cataloghi d'asta riprendere a parlarne e sperare che il tam tam che riusciremo a fare possa essere utile.
Siamo letti da tanta gente, è la sola forza che abbiamo per opporci a questi sporchi giochi.
Non dobbiamo mai stancarci di denunciare.
Anche quando avremo tutelato un solo collezionista avremo già ottenuto un buon risultato.
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da Stefano T »

Caro Giovanni,

Il tenere informati i collezionisti (cioè noi!) è una cosa lodevole ed utilissima, anche perchè la nostra è, forse, l'unica voce fuori dal coro, distaccata perchè senza interessi in gioco.

Quello che dici è giustissimo e cercherò anch'io di dare il mio contributo. Anche se spero di non arrabbiarmi troppo in futuro ;-)

Ciao: Ciao: Ciao:
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francesco dalmoli

Re: Uomo nell'arte

Messaggio da francesco dalmoli »

Ciao: Caro Stefano T. ho già inviato copia della lettera IPZS ad un amico del ns. forum che di computer se ne intende più di me....penso che la pubblicazione integrale sia questione di momenti. ;-)
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cirneco giuseppe
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da cirneco giuseppe »

mi perdonerete se continuo a fare la parte dell'avvocato del diavolo...

ma continuo a non capire perchè siete così arrabbiati verso questo oggetto.

Non è un francobollo, ed è dichiarato che non lo è, e quindi non interessa i collezionisti di francobolli.
Non è un non emesso, ed è dichiarato che non lo è, e quindi continua a non interessare i collezionisti di francobolli.
Non è una varietà e quindi non interessa i collezionisti di questa sezione filatelica.
Non è mai stato usato per affrancare corrispondenza e quindi non interessa i collezionisti degli usi postali della Donna.
Per lo stesso motivo non interessa gli studiosi di tariffe postali.
Per lo stesso motivo non interessa gli studiosi di storia postale.

L'unico a cui potrebbe interessare sono io che lo considero una via di mezzo fra una prova di stampa ed un saggio...e l'unico che dovrebbe arrabbiarsi sono io e quei pochi che collezionano questo genere di oggetti...
Ed io non sono affatto arrabbiato, semplicemente prendo atto dell'esistenza di questo oggetto ed amen.
Lo stesso sentimento che ho verso il famoso volo di ritorno, non è un francobollo valido postalmente e quindi se nella mia collezione del Regno manca...buonanotte, chi se ne frega.
Idem discorso verso il gronchi rosa, anzi le vostre arrabbiature è lì che debbono essere indirizzate, verso questo oggetto che non è francobollo, non è non emesso, non è una prova e non è un saggio, ma questo sì che è un pezzettino di carta colorata e dentellata e filigranata che il povero pollastro di turno deve pagare 900 euro per dire "io ce l'ho!".
Questo si che è stato e lo è tutt'ora un giochino sporco per spillare quattrini ai collezionisti di francobolli, ai collezionisti di affrancature ed ai collezionisti di storia postale.
Questo sì che ha fatto e fa male alla filatelia, non quel povero ometto che con i francobolli non c'entra nulla.
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ale_1969

Re: Uomo nell'arte

Messaggio da ale_1969 »

L'unica differenza Pino è che il Gronchi rosa si comprò all'ufficio postale quando fu emesso (poi non so se altri "filtrarono" successivamente, ma questa è un'altra storia) e quindi bene o male un uso postale lo ebbe.
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Antonio59
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Re: Uomo nell'arte

Messaggio da Antonio59 »

ale_1969 ha scritto:L'unica differenza Pino è che il Gronchi rosa si comprò all'ufficio postale quando fu emesso (poi non so se altri "filtrarono" successivamente, ma questa è un'altra storia) e quindi bene o male un uso postale lo ebbe.


Ciao Ale,
tralasciando le speculazioni che si sono poi innestate , forse questa non e' l'unica differenza. ;-)

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ale_1969

Re: Uomo nell'arte

Messaggio da ale_1969 »

Antonio59 ha scritto:
ale_1969 ha scritto:L'unica differenza Pino è che il Gronchi rosa si comprò all'ufficio postale quando fu emesso (poi non so se altri "filtrarono" successivamente, ma questa è un'altra storia) e quindi bene o male un uso postale lo ebbe.


Ciao Ale,
tralasciando le speculazioni che si sono poi innestate , forse questa non e' l'unica differenza. ;-)

Ciao: Ciao:


Ho usato errando l'aggettivo "unica", di sicuro è quella che interessa a me.

Facendo un esempio brutale, se io colleziono Ferrari, un'auto venduta ma poi ritirata per difetto o un prototipo costruito dalla fabbrica mi possono interessare. Un "coso" costruito da alcuni operai dell'azienda, magari dopo l'orario di lavoro, con pezzi di scarto delle altre serie no.
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