Interessantissimo quanto riportato da
Giandri.
Tornando alle emissioni cecoslovacche è bene tenere conto di un dato. Le emissioni di questo Paese ufficialmente poste in circolazione prive di dentellatura si possono dividere in due gruppi, il primo è costituito dalle primissime emissioni, quelle cioè che iniziarono ad apparire poco dopo la nascita dello Stato, ed appartenenti alla serie di uso corrente detta "Hradčany", unitamente ai francobolli per il servizio espresso, per giornali ed ai segnatasse (tutte emissioni aventi come bozzettista Alfons Mucha), il secondo unicamante dai francobolli per giornali, con le due emissioni del 1937 e del 1945, e dalle emissioni dello stesso tipo del Protettorato e dello Stato slovacco filonazista.
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Per il primo gruppo, si deve concludere che la messa in circolazione di francobolli privi di perforazione sia stata determinata dall'assenza di esperienza nella produzione di carte-valori, ed anche (ma forse soprattutto) dall'ansia si sostituire al più presto i francobolli austriaci ed ungheresi, segno visibile della cessata dominazione straniera, con proprie carte valori, segno anch'esse della sovranità dello Stato. Eliminando il passaggio separato della dentellatura, si sarebbe "fatto prima".
Dopo il 1920, e con l'uscita di corso delle prime carte valori, tutte le produzioni successive di francobolli forono poste in vendita con perforazione. Bisogna anzi dire che anche una parte dei francobolli apparsi non dentellati, fu munita ufficialmente di dentellatura, ad opera cioè delle stasse Poste. Mi rifersico alla serie "Hradčany", non agli altri servizi. Anzi, gli ultimi tre francobolli di questa sequenza apparvero solo dentellati, e se esistono allo stato di non dentellati, ciò fu dovuto ad errori in quanto, in quella condizione, non avrebbero dovuto essere distribuiti. Il 5 e 10 haléřů comparvero il 3 Gennaio 1920, il 30 haléřů è del 12 Aprile dello stesso anno.
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Comunque fu con queste emissioni che iniziarono ad avere luogo le perforazioni non ufficiali, per motivi di praticità facilmente intuibili. Si trovano perforazioni sia di tipo tradizionale che a piccoli tratti. Chi abbia provveduto ad effettuarle può essere stato sia un qualche ufficiale postale quanto una ditta con grossi volumi di corrispondenza o qualche banca. Non ne ho idea.
Per i francobolli per giornali delle due serie che ho menzionato sopra, con i loro "fratelli" del tempo di guerra, il discorso cambia. All'epoca del loro apparire, l'officina grafica che approntava tutte le carte-valori della Repubblica Cecoslovacca aveva ed usava perforatori adatti alla finitura, dopo la stampa, delle carte valori. Perchè dunque i francobolli per giornali, non furono perforati? Io non ho una risposta sicura, ma sono portato a credere che questi francobolli particolari non siano stati muniti di un comodo sistema di separazione proprio per la particolare clientela che li utilizzava, cioè le pubblicazioni a stampa, i giornali, che già godevano di una tariffa di spedizione agevolata.
Insomma, visto che risparmiavano sulle spese postali, che provvedessero a dentellare i loro speciali francobolli o si arrangassero coi non dentellati. Le Poste avevano fatto già abbastanza facendoli stampare e gommare. Inoltre, chi aveva familiarità, per la stampa dei giornali, con le tipografie, forse aveva buona probabilità di trovarvi o di introdurvi una macchina perforatrice.

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