Dal 1º gennaio 1863 la tariffa per l'interno venne unificata a 15 centesimi su tutto il territorio nazionale, come è ben noto.
Per il trasporto via piroscafo una lettera si poteva avvalere delle linee convenzionate (l'amministrazione postale aveva preso accordi con la ditta Rubattino già dal novembre 1861 e con la Florio dal gennaio 1862) che venivano compensate forfettariamente e per le quali nulla era dovuto oltre la tariffa base, oppure da "bastimenti mercantili", cioè da navi di compagnie che pur ammesse al trasporto della posta non avevano stretto convenzioni con l'amministrazione postale, che ricevevano un compenso--fissato per legge--di 5 centesimi per lettera da aggiungersi all'affrancatura.
Esiste anche una tariffa di 40 centesimi per il trasporto con i piroscafi francesi lungo le tratte interne italiane che è abbastanza introvabile.
Il timbro "VIA DI MARE" non sta semplicemente ad indicare che la corrispondenza ha viaggiato tramite piroscafo, ma è un
bollo di provenienza. Esso indica, per l'appunto, che la corrispondenza non è originaria dell'ufficio di timbratura che si limita ad annullare i senza certificare luogo e data di spedizione. In qualche modo la sua ragion d'essere è analoga a quella di certi bolli lineari coevi di uso ferroviario o dei corsivi di colletteria che entreranno in uso di lì a poco.
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lettera per l'interno del 1864 affrancata per 20 c per l'inoltro con i piroscafi non convenzionati
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lettera del 1864 per lo Stato Pontificio affrancata per 25 c per l'inoltro con i piroscafi non convenzionati (nessuna compagnia ufficiale italiana era ammessa al trasporto della posta per lo stato pontificio in assenza di rapporti diplomatici tra gli stati)
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lettera del 1863 per lo Stato Pontificio affrancata per 40 c per l'inoltro coi postali francesi.
[modificata una frase per rendere la spiegazione più comprensibile]
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