e'una domanda che mi sono posto anche io massimiliano e mi complimento con te per avere fermato gli occhi su questa lettera particolare e non facile da decifrare.
non e'escluso tuttavia che la franchigia sia stata "limitata" cioe' la posta serviva gratis fino alla residenza ufficiale del destinatario, cioe'milano, l'ulteriore servizio extra ricadeva invece sul destinatario( non mi sembra una personalita' con carica da "franchigia illimitata").
forse un familiare ando'alla casella postale a vedere la giacenza e gli fu detto che una rispedizione non sarebbe stata piu' "d'ufficio", quindi provvide ad affrancare. si potrebbe quindi dire che la posta declasso' la lettera da "d'ufficio"a "di parte".
difatti: se per assurdo il manzi si fosse recato in villeggiatura a udine o nel piu'sperduto paesino del L.V. solo per il fatto di avere un'amante (faccio un esempio estremo, ovvio) la posta aveva il dovere di rimetterci di proprio???
non penso!
tuttavia e'un argomento da approfondire dato che le rispedizioni normali, nel senso non " d'ufficio" nel L.V. non venivano tassate ne' sovraffrancate (ho visto l'ennesimo esempio tra le tue lettere nel topic sui bolli di distribuzione) nonostante la rispedizione richiedesse una ulteriore spesa per l'affrancatura.
mi sembra non indifferente la performance temporale: 2 giorni da cascina amata a dongo! forse: strada ferrata milano-monza-camerlata, diligenza fino a como (2 poste) e piroscafo fino a dongo?

francesco