Ciao Giovanni,
ho capito ciò che vuoi fare ma ti assicuro che il tuo tutorial rischia di diventare più voluminoso dell'Enciclopedia Treccani.
Tieni conto di questa situazione :
1) decine di tipologie e fogge di bolli postali diversi con funzioni diverse nel solo regno.
2) alcune di queste tipologie sono state usate per qualche decina d'anni ognuna ed altre ancora invece per brevissimo tempo.
3) i comuni del regno erano migliaia ed oltre ad essi c'erano le collettorie ( uffici postali rurali ) ed erano una valanga.
Avere un timbro campione per ogni foggia di ogni città equivarrebbe ad archiviare un numero colossale di timbri postali, archivio che credo nessun singolo collezionista abbia mai avuto, neppure coloro che fanno di lavoro i periti visto cosa scrivono a volte nei certificati.
4) Non stiamo prendendo in esame tutta la casistica dei bolli postali ad uso interno impiegati nei servizi a danaro, altra grandissima area della filatelia quasi del tutto inesplorata dai collezionisti ( anche se esistono già i cataloghi di quest'area della filatelia ).
5) Ci sono poi i timbri di posta militare delle due guerre mondiali e le relative censure.
6) Il Regno d'Italia è durato 86 anni.
7) Sarebbe giusto esaminare anche le Colonie, visto che appartenevano all'Italia.
Ti faccio un esempio con le targhette del regno : sono 308 tipi diversi tra il 1901 ed il 1945.
Se le vuoi in ogni città che le ha avute diventano circa 4000 ( 3738 catalogate dall'Ornaghi e ti assicuro che ci sono delle mancanze ).
Alcune sono praticamente introvabili in quanto se ne conoscono pochissimi esemplari di ognuna e stanno accasate in collezioni da cui non usciranno se non dopo l'addio alla vita terrena del loro possessore.
Quindi difficilissimo avere i pezzi e credo non sia meno difficile avere le scansioni degli stessi.
Altro esempio : il catalogo dei timbri numerali ti dice che i numeri sono 4473.
Il problema è che alcuni numeri sono multipli ......... ossia li puoi trovare con più timbri circolari ( quelli con la data ) abbinati.
Ogni grande città aveva decine di succursali ognuna con timbri propri ed incrociando tutto secondo me arrivi al doppio ( o ci vai vicino ).
Dimenticavo ...... dove li mettiamo i tondo riquadrati ? ( Tra l'altro non sono tutti uguali : esistono fogge simili tra loro che differiscono da come sono fatti gli angoli )
Sono un numero elevatissimo.
Senza contare i circolari a data ......... mai censiti a quanto mi risulta, perchè l'impresa è ritenuta troppo improba.
Giovanni, non voglio scoraggiarti, voglio che tu ti renda conto che una classificazione minuziosa di tutto il Regno, anche solo degli annulli, senza considerare le tariffe per l'interno e quelle per l'estero ( che erano diverse tra loro e cambiavano con notevole frequenza ) e tutto il resto ........... è un opera in cui dovresti migliorare tutto quanto è conosciuto oggi da tutti i cataloghi compresi quelli specializzati.
Molto meglio studiare un sistema di FAQ in cui metti domande e risposte atte a far ragionare il collezionista ed a fargli capire la situazione in modo semplice e chiaro.
Domanda secca e risposta secca. Giusto per capire i concetti.
Tante domande e tante risposte. Brevi e concise, in modo che un inesperto capisca.
Qualcosa di più esteso di ciò che io ho fatto per le targhette ( il primo topic è proprio l'FAQ sulle targhette che puoi leggere per farti un'idea ).
Se elenchi tutto ........... altro che Treccani !!!!!!!!
Beninteso .... solo il mio parere .... e comunque appoggio in pieno la tua iniziativa per quel che sono le mie conoscenze.
Revised by Lucky Boldrini - May 2011
Cordiali saluti.
Alessandro Zeni
STAFF
Sono interessato alla bibliografia postale ed allo studio degli annulli meccanici del Regno d'Italia.
Ogni collezionista in grado di contestare in modo documentato un certificato peritale, ha una conoscenza tale per cui non ha bisogno di richiederlo.
Una collezione specializzata è tanto più importante quanto più è difficile ripeterla uguale
Se un uomo ha fiducia nei suoi mezzi, la parola impossibile non esiste.