Ciao Antonio ed a tutti, complimenti per il bel documento storico postato

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Quando è stata spedita la lettera il 21/07/60 a Palermo non si usavano più, già da tempo, i francobolli di Ferdinando (quindi è normale trovare lettere non affrancate nel periodo in partenza da Palermo);
la stessa non è stata tassata perchè riconosciuta in franchigia in quanto si tratta di una circolare a stampa spedita dal "Governo del Distretto di Palermo" al municipio di Lascari a pochi chilometri dal capoluogo, nel circondario di Cefalù, tramite la corsa Messina per le marine.
Considerando che tutte le missive del periodo maggio-agosto 1860 sono davvero poco comuni nei territori raggiunti ed occupati dai garibaldini, ciò dovuto alle difficoltà dei collegamenti ed al calare delle attività commerciali per cause belliche, credo che l'interesse maggiore sia per le lettere private (le affrancate in primis e poi le schiave) un pò in secondo piano, ingiustamente, le lettere in franchigia (credo più numerose ma meno studiate se non negli ultimi anni) tra le quali quelle con le bellissime trinacrie rivoluzionarie.
Per quanto ne so non esiste un testo dedicato al periodo Garibaldino e neanche per il periodo luogotenenziale; oltre alle ultime pagine del testo da te citato, puoi trovare qualche informazione aggiuntiva sul testo di Aquila sui francobolli di Sicilia ed in numerosi articoli sul Vaccari magazine o sulla rivista dell'Associazione di Storia Postale Siciliana della quale porti il nick

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Spero di essere stato utile almeno un pò.
p.s. Il Duca di Cesarò in questione dovrebbe essere Giovanni Antonio Filingeri Colonna già protagonista della rivolta del 1848 richiamato nel 1860 alla guida della provincia di Palermo, fù poi Prefetto e Senatore del Regno d'Italia.
