Ciao, in primis io colleziono i FB che mi piacciono, in passato prendevo un pò tutto, Repubblica, Regno ecc. ora sono rimasto affezionato ai fascetti perchè dividere per tiratura e classificare per colore un bel mucchietto di fascetti è divertente ed è anche un bel passatempo. Non ultimo il fatto che dal mucchietto possono sempre uscire varianti molto interessanti.
Dici che alcuni sono sopravvalutati, costruiti ad arte ecc.? Può darsi, ma il loro valore è dato da quei collezionisti che li cercano, a Genova c'è quel bell'espresso nero con decalco rosso, è una bellezza, sarà stato creato ad arte o da qualche tipografo "distratto" ma è molto ricercato e combattuto nelle aste. Sinceramente poi guardo poco i prezzi di catalogo, anche perchè quelli di Raybaudi o il CEI non sono aggiornati, alcune valutazioni sono assolutamente non corrispondenti alla realtà, il catalogo mi serve solo per la numerazione o per cercare qualche varietà, quando trovo un pezzo che mi interessa non sto tanto lì a sottilizzare, se il prezzo richiesto incontra la valutazione che mi è data quel pò di esperienza che ho, compro altrimenti lascio... semplicemente. Sono d'accordo che la storia postale è un'altra cosa... ma almeno sapere che hanno usato per affrancare mi pare il minimo...

A questo proposito ti voglio raccontare una delle mie pescate migliori, in una bancarella del mercatino, trovai una busta, regolarmente viaggiata, mi costò poco più di un caffè... tra i FB usati c'è un 30 cent. di Firenze arancio...il FB in questione faceva parte delle prove fatte che poi hanno portato al famoso biaccato fiorentino, ne esistono anche giallo limone o bruni, erano nella collezione di Sigfrido Wolf... poi dispersa...

Un bruno di Firenze però l'ho preso.
John.
