Le gradazioni di colore della serie borbonica del 1858

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Roscianum
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Le gradazioni di colore della serie borbonica del 1858

Messaggio da Roscianum »

Ciao:
Questo 2 gr. secondo voi è un seconda o terza tavola, il colore che tonalità di carminio?
Grazie agli esperti per le sicure risposte :pray:
Un :abb:
Nilo
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pasfil
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Re: 2 gr.

Messaggio da pasfil »

Ciao Nilo,
l'immagine non è buona.
IIIa tavola.
Per il colori ho delle convinzioni sulle gradazioni di colore (credo proprio non insensate) che per i FB della serie borbonica del 1858 si discostano notevolmente da quelle riportate dal Sassone.

Ciao: Ciao: Ciao:
pasfil
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Roscianum
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Re: 2 gr.

Messaggio da Roscianum »

pasfil ha scritto:Ciao Nilo,
l'immagine non è buona.
IIIa tavola.
Per il colori ho delle convinzioni sulle gradazioni di colore (credo proprio non insensate) che per i FB della serie borbonica del 1858 si discostano notevolmente da quelle riportate dal Sassone.

Ciao: Ciao: Ciao:
pasfil


Ciao: Pietro
appena mi arriva ti posto immagine migliore (l'indecisione fra 2° e 3° tavola è dovuta allo spazio inferiore che mi sembra più vicino ai 6mm della 2° tavola che ai 4 canonici della 3°), per il colore ti sarei grato se mi rendessi partecipe delle tue convinzioni che visto la serietà ed applicazione con cui studi i "ns fb" ritengo senz'altro ed, a priori, valide. Comunque penso che il fb di cui sopra sia da classificare tra i carmini e non tra i rosa almeno questo me lo confermi?
Resto in attesa e ti saluto
Ciao: Ciao:
Nilo
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pasfil
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Re: 2 gr.

Messaggio da pasfil »

Ciao Nilo,

correrò il rischio di risultare impopolare, poiché a volte la verità è dura da accettare o è scomoda da sentire. Questo argomento potrà risultare scomodo a qualche commerciante. Ne comprenderai la ragione.

Per non portarla alla lunga, ti posto a seguire le pagine (parziali) di alcuni cataloghi specializzati. Nell’ordine, il C.E.I., il Vaccari ed il Sassone.
cei.jpg

vaccari.jpg

sassone.jpg



Come vedi, risulta superfluo qualsiasi mio eventuale commento, in quanto gli stessi autori non sono concordi nel definirne le gradazioni di colore della serie borbonica del 1858.

Già il Grandissimo Emilio Diena nella sua monumentale Opera tratta la questione. Te ne riporto un passo:
Diena1.jpg


Ancora più chiaro è nella successiva pagina:
Diena2.jpg


Altra importantissima informazione la troviamo nella non meno monumentale Opera sulle 100 Croci, di De Angelis-Pecchi, di cui riporto un piccolissimo passo:
Colori_0006.jpg


Ebbene, sono convinto che in quest’ultimo argomento (la pasta base ricavata dall’olio di noce influisce in modo importante sul risultato che sarà condizionato anche dai fenomeni di ossidazione e denaturazione proteica di tale sostanza) sia possibile ricavare anche l’esatta chiave di lettura delle gradazioni di colore, trascurata dal Diena che però in modo esemplare descrive i fenomeni che interessano i bellissimi FB Borbonici, sia quelli realizzati con pigmenti di origine minerale che quelli di origine animale.

E’ chiaro ognuno di noi rimarrà libero di pensare come crede.

Ciao: Ciao: Ciao:
pasfil
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Roscianum
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Re: 2 gr.

Messaggio da Roscianum »

Pietro
:clap: :clap: :clap:
Ciao:
Nilo
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borbone0
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Re: 2 gr.

Messaggio da borbone0 »

Ciao: BRAVO Pietro. Mario
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Re: 2 gr.

Messaggio da Giorgio Di Raimo »

Ciao: Pietro

:clap: :clap: ottimo lavoro...inoltre fà sempre piacere rileggere il Maestro di cui è da notare l'esemplare chiarezza e linearità della spiegazione....da osservare che da quando ha scritto quel libro, fra un pò , è passato un secolo, e per cui immaginate nel frattempo cosa è successo ai francobolli che LUi deve aver maneggiato a milioni....cosa certa è che i francobolli di Napoli FRESCHI, VIVI E/O SCURI sono INSUPERABILI a bellezza....peccato che in tali condizioni siano pressochè introvabili :f_depr: :f_depr:
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Roscianum
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Re: 2 gr.

Messaggio da Roscianum »

Ciao: a Pietro e a tutti gli altri amici,
appena arrivato e come promesso ecco la scan spero esemplificativa.
2 gr. svolazzo.jpg

Graditi commenti, azzardo 3° tavola gruppo di sinistra, posizione?, colore diciamo solo carminio :-))
Ciao: Ciao:
Nilo
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borbone0
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Re: 2 gr.

Messaggio da borbone0 »

Ciao: Sicuro terza tavola carminio. Difficile il plattaggio per me. non vi sono riferimenti. Mario
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pasfil
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Re: 2 gr.

Messaggio da pasfil »

Concordo con Maestro Mario. L'eventuale plattaggio richiederebbe moltissimo tempo perchè dettato gran parte dagli elementi presenti (battutte rullette) presenti nei margini bianchi.
Ciao: Ciao: Ciao:
pasfil
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Roscianum
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Re: 2 gr.

Messaggio da Roscianum »

Ciao:
Grazie ai maestri Mario e Pietro
un :abb:
Nilo
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Antonello Cerruti
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Re: 2 gr.

Messaggio da Antonello Cerruti »

pasfil ha scritto:....Ebbene, sono convinto che in quest’ultimo argomento (la pasta base ricavata dall’olio di noce influisce in modo importante sul risultato che sarà condizionato anche dai fenomeni di ossidazione e denaturazione proteica di tale sostanza) sia possibile ricavare anche l’esatta chiave di lettura delle gradazioni di colore, trascurata dal Diena che però in modo esemplare descrive i fenomeni che interessano i bellissimi FB Borbonici, sia quelli realizzati con pigmenti di origine minerale che quelli di origine animale.

E’ chiaro ognuno di noi rimarrà libero di pensare come crede.



All'ottima analisi di Pietro aggiungerei almeno altri due fattori determinanti nella determinazione del colore o, più correttamente, della tonalità del colore.
La luce e la conservazione.
Alla luce solare, molte tinte appaiono più lillacee di quanto realmente sono.
Ma è più corretto esaminarle e valutarle a luce naturale o a luce artificiale?
Lo stato di conservazione (luce/buio, maggiore o minore umidità, esposizione o riparo dalla polvere ambientale, ecc.) hanno determinato profonde alterazioni nei colori determinando ossidazioni, sbiadimenti ed altro.
Lo studio di Alberto Diena avveniva molti decenni fa; nel frattempo come si sono alterati quei "lilla, rosa, mattone e carminio"?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

P.S. Dimenticavo: come cambiano i colori degli inchiostri conservati - oggigiorno - nelle plastiche degli album?
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sergio de villagomez
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Re: 2 gr.

Messaggio da sergio de villagomez »

Alle più che interessanti osservazioni di Antonello, mi chiedo: come ne usciamo fuori?

Nell'estratto del catalogo CEI che Pietro ha postato, tanto per fare un esempio, per il 2 grana Ia tavola sono considerate ben 22 tinte... sembra di avere a che fare con un francobollo della IV di Sardegna! E poi, senza una gradazione di colore sicura, come si fa a distinguere un rosa pallido da un rosa chiaro? E come si identifica un rosa brunastro leggermente carminato? Come si potrebbe semplificare il tutto per non mandare in confusione il collezionista?

Attendendo i vostri pareri, vi Ciao: Ciao: tutti
STAFF

Oh! Qui io fisserò il mio sempiterno riposo, e scoterò, da questa carne stanca del mondo, il giogo delle avverse stelle (W. Shakespeare - Giulietta e Romeo)
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pasfil
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Re: 2 gr.

Messaggio da pasfil »

Buona serata a tutti ed a Voi gli :clap: :clap: :clap: , meritati.

Per i collezionisti di Napoli è motivo di divergenti opinioni.

Spesso troviamo classificazioni discostarsi notevolmente dalla gradazione di colore riportata dai vari cataloghi, anche perché certi FB vengono certificati per come oggi si presentano (o al tempo apparsi all’occhio dell’esaminatore), quindi non tenendo conto che ciò che appare è il risultato delle ossidazioni o sbiadimento.

La sensibilità al tempo ed agli agenti esterni è più evidente nei FB calcografici, come ci insegnano delle bellissime Opere del DIENA e di DE ANGELIS-PECCHI, minore nei litografici.

Quindi, il propblema è se classificarli per come sono oggi oppure per come erano all’origine e che in molti casi oggi non solo sono?

Io ridimensionerei la cerchia a poche varianti.

Comunque la nomenclatura di una certa attendibilità sui colori della bellissima serie del 1858, credo rimarrà, usando le parole del Diena “chissà per quando un pio desidero”.

Ciao: Ciao: Ciao:
pasfil
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pasfil
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Re: 2 gr.

Messaggio da pasfil »

Antonello Cerruti ha scritto:
pasfil ha scritto:....Ebbene, sono convinto che in quest’ultimo argomento (la pasta base ricavata dall’olio di noce influisce in modo importante sul risultato che sarà condizionato anche dai fenomeni di ossidazione e denaturazione proteica di tale sostanza) sia possibile ricavare anche l’esatta chiave di lettura delle gradazioni di colore, trascurata dal Diena che però in modo esemplare descrive i fenomeni che interessano i bellissimi FB Borbonici, sia quelli realizzati con pigmenti di origine minerale che quelli di origine animale.

E’ chiaro ognuno di noi rimarrà libero di pensare come crede.



All'ottima analisi di Pietro aggiungerei almeno altri due fattori determinanti nella determinazione del colore o, più correttamente, della tonalità del colore.
La luce e la conservazione.
Alla luce solare, molte tinte appaiono più lillacee di quanto realmente sono.
Ma è più corretto esaminarle e valutarle a luce naturale o a luce artificiale?[/b]
Lo stato di conservazione (luce/buio, maggiore o minore umidità, esposizione o riparo dalla polvere ambientale, ecc.) hanno determinato profonde alterazioni nei colori determinando ossidazioni, sbiadimenti ed altro.
Lo studio di Alberto Diena avveniva molti decenni fa; nel frattempo come si sono alterati quei "lilla, rosa, mattone e carminio"?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

P.S. Dimenticavo: come cambiano i colori degli inchiostri conservati - oggigiorno - nelle plastiche degli album?



Ciao [b]Antonello
,

I FB borbonici del 1858, prima di collocarli definitavemente in collezione, li osservo sia con luce solare che artificiale perchè mi è capitato di scorgere piccoli particolari non subito percepibili all'osservazione con una delle due fonti.
Può darsi sia una mia solita folle convizione :OOO:

Ciao: Ciao: Ciao:
pasfil

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