Annulli di Parma e Modena su francobolli del Lombardo Veneto

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mestrestamps
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Annulli di Parma e Modena su francobolli del Lombardo Veneto

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

Nella prossima asta Filarte del 12 novembre prossimo verrà messa in vendita questa lettera
LV 001.jpg

LV1 001.jpg


così descritta:

DUCATO DI PARMA
15 c. rosso vermiglio su carta a macchina n.20 di LOMBARDO VENETO: 2 es. ben marginati su lettera da Codogno a PARMA, qui annullati con GRIGLIA. Al verso annullo d'arrivo del 21.7.57. Unica, un grande classico degli Antichi Stati Italiani (Em.Diena, G.Colla,cert. Bolaffi "ad Honorem").

Premetto che è la prima volta che la vedo; ho cercato sia sul Sassone Francobolli che sul Sassone Annullamenti ma non ho trovato notizie a riguardo.
Strano, per una delle più grandi rarità degli ASI.
Qualcuno ne sa di più? (a quale collezione apparteneva,realizzi, originalità, ecc).
Per la cronaca , il prezzo base di partenza è P.A.R. (che francamente, in un'asta, non mi era mai capitato di vedere...)

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francesco luraschi
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Re: una lettera (almeno per me) inedita....

Messaggio da francesco luraschi »

Tecnicamente è una cosa possibile. I francobolli sfuggirono all'annullamento a Codogno e a Parma ci misero una pezza per demonetizzarli. Sono noti pure francobolli di Pontificio con annullo di LV che immagino rientrino della stessa casistica.

Non conosco la rarità dell'annullo a griglia, cioè se era un timbro in uso quotidiano oppure uno di quelli utilizzati da qualche ufficiale in casi particolari. Qualche esperto di Parma può dare maggiori informazioni.

Tipo quelli napoleonici riesumati dagli austriaci per timbrare le polizze separate e che troviamo talvolta come annullatori di francobolli, per intendersi.

Era infatti prevista una sanzione a carico dei commessi per i francobolli sfuggiti all'annullo in arrivo o partenza. E chissà se il commesso di Codogno subì qualche sanzione.

Questo era valido per il LV. In periodo come questo di convenzione in cui l'interno postale non coincideva con i confini politici è possibile che venisse applicata la stessa legge.

Visto comunque la rarità della lettera doveva trattarsi diepisodi molto rari

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fildoc
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Re: una lettera (almeno per me) inedita....

Messaggio da fildoc »

La busta faceva parte della raccolta Jerger...
Nota da moltissimi anni ando' in asta nel 2003 con base 2500 franchi svizzeri....
Al verso presenta l'annullo in arrivo di Parma del 21\7\1857 e la lettera è completa di testo.

spiegazione....

La busta a Codogno non venne annullata....
Fu forse portata a mano da un viaggiatore privato e buttata in buca a Parma?

La convenzione della lega austroitalica dopotutto permetteva di pagare in partenza (da Codogno in questo caso) l'intera tariffa fino a destino nel ducato di Parma.
Pertanto l'impiegato ha annullato con l'anonima griglietta i francobolli non timbrati e poi la mise in distribuzione con il timbro in arrivo.

Mi pare che esista un'altra lettera con un 15 centesimi ancora piu' complessa, sempre con la griglietta, andata in asta recentemente nelle pagine di un 'asta recente....
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mestrestamps
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Re: una lettera (almeno per me) inedita....

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

Grazie Francesco e Massimiliano per le vostre esaurienti risposte! :cof: :cof:

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fildoc
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Re: una lettera (almeno per me) inedita....

Messaggio da fildoc »

Ecco l'altra....
griglia di Modena!
...piu' difficile da spiegare!
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francesco luraschi
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Re: una lettera (almeno per me) inedita....

Messaggio da francesco luraschi »

Si possono fare solo teorie dato che i segni sulle lettere non aiutano a capire cosa può essere successo.

La lettera per Parma difficilmente può essere ricondotta alla teoria di Massimiliano (contrabbando epistolare o trasporto privato) per due motivi:

1) e' in tariffa, quindi manca il motivo del trasporto privato

2) se fosse stata impostata a Parma sarebbe stata tassata come non affrancata dato che, nonostante la convenzione, non era possibile utilizzare all'estero i francobolli dello stato mittente.

La lettera per Modena spicca per il fatto che manca la tassazione. Non ricordo la tariffa MI-MO, forse era 45. :OOO:

Giusto per fare galoppare l'immaginazione: la lettera venne contrabbandata fino ad un ufficio austriaco ad una distanza da farlo rientrare nella I distanza da Modena. Mantova forse era uno di questi. Era un bel risparmio!!! Imbucata, o appoggiata ad un impiegato compiacente allo sportello, sfuggì all'annullo e finì nel plico diretto nel ducato. Chi annullò in arrivo i francobolli aveva le mani legate: forse notò il timbro della ditta mittente, o forse no. Ma poteva basarsi si questo dato per dare il via all'ispezione? Dubito. Inoltre la lettera era una tra le tante tutte uguali col bollino da c.15 in un plico proveniente da un ufficio austriaco vicino. Non rimaneva che annullare il francobollo e forse redigere il verbale sull'operazione effettuata in arrivo (per risalire all'ufficio colpevole bastava guardare il nome siglato sul plico). Mancava tuttavia il dato postale basilare, cioè l'annullo postale, per tassare la lettera come sottoaffrancata. Forse a Modena non si accorsero di nulla, oppure a ragion veduta decisero di lasciare perdere nonostante i dubbi e di fare solo il proprio dovere come da regolamento, cioè demonetizzare i francobolli.

:dub: :dub: :dub:

La mia curiosità, per Parma come Modena, è sapere se gli annullatori muti erano in uso quotidiano oppure venivano utilizzati da controllori/direttori in questo periodo solo in casi particolari? :mmm:

Ci risentiamo presto

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fildoc
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Re: una lettera (almeno per me) inedita....

Messaggio da fildoc »

Questa volta non condivido le obiezioni di Francesco:

Francesco dice:
La lettera per Parma difficilmente può essere ricondotta alla teoria di Massimiliano (contrabbando epistolare o trasporto privato) per due motivi:

1) e' in tariffa, quindi manca il motivo del trasporto privato


Perche'?
Forse il viaggiatore arrivava a Parma prima della posta, forse se l'era semplicemente dimenticata in tasca...
si tratterebbe di una sorta di "corso particolare"
A volte anch'io ho spedito da Verona ad un amico in citta' una cartolina dell'Egitto con tanto di bollo egiziano, perche' me la sono trovata in arrivo nei bagagli (poiche' mi ero dimenticato di imbucarla a Sharm el sheik!)

Francesco dice:
2) se fosse stata impostata a Parma sarebbe stata tassata come non affrancata dato che, nonostante la convenzione, non era possibile utilizzare all'estero i francobolli dello stato mittente.


Perché?
Come faceva l'impiegato ad essere certo che la lettera non era sfuggita ad una timbratura in territorio austriaco? Dopotutto la tariffa era corretta e i rapporti tra i due stati piu' che amichevoli!
Anzi proprio la presenza di un anonimo muto a griglietta fa pensare ad una compiacenza!!!
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Re: una lettera (almeno per me) inedita....

Messaggio da fildoc »

Anche questa interpretazione (anche se le ipotesi fantasiose sono quelle che preferisco :clap: ) non mi convince, ma probabilmente contiene del vero!

Francesco dice:
La lettera per Modena spicca per il fatto che manca la tassazione. Non ricordo la tariffa MI-MO, forse era 45. :OOO:

Giusto per far galoppare l'immaginazione: la lettera venne contrabbandata fino ad un ufficio austriaco ad una distanza da farlo rientrare nella I distanza da Modena. Mantova forse era uno di questi. Era un bel risparmio!!! Imbucata, o appoggiata ad un impiegato compiacente allo sportello, sfuggì all'annullo e finì nel plico diretto nel ducato. Chi annullò in arrivo i francobolli aveva le mani legate: forse notò il timbro della ditta mittente, o forse no. Ma poteva basarsi si questo dato per dare il via all'ispezione? Dubito. Inoltre la lettera era una tra le tante tutte uguali col bollino da c.15 in un plico proveniente da un ufficio austriaco vicino. Non rimaneva che annullare il francobollo e forse redigere il verbale sull'operazione effettuata in arrivo (per risalire all'ufficio colpevole bastava guardare il nome siglato sul plico). Mancava tuttavia il dato postale basilare, cioè l'annullo postale, per tassare la lettera come sottoaffrancata. Forse a Modena non si accorsero di nulla, oppure a ragion veduta decisero di lasciare perdere nonostante i dubbi e di fare solo il proprio dovere come da regolamento, cioè demonetizzare i francobolli.


Infatti la lettera è certamente inizialmente indirizzata a Mantova e non a Modena.....
infatti la grafia dell'indirizzo è omogenea con la destinazione.
E' peraltro vero che la tariffa corretta era di 30 centesimi tra Milano e Mantova!
Ma la tariffa per Modena era addirittura di 45 centesimi!
Quindi cercando di puntualizzare, ma di seguire il discorso di Francesco...
la busta con il 15 centesimi viene portata dal solito viaggiatore occasionale fino a Modena...
Di lì la la tariffa Mantova-Modena sarebbe di 15 centesimi...
Qui pero' dobbiamo immaginare una cosa ancor piu' fantasiosa!
La lettera è imbucata a Modena dove , o per compiacenza o per i consueti ottimi rapporti fra i due stati, viene accettato il bollo austriaco come valido!
(Direi quasi incredibile...)
Il 15 centesimi pertanto viene annullato a Modena e la busta inviata a Mantova!
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Re: una lettera (almeno per me) inedita....

Messaggio da francesco luraschi »

E' vero, ho letto Modena invece di Mantova! OOO:

Quindi l'ipotesi di un trasporto extrapostale della lettera prende sicuramente piede, così come l'ipotesi della rispedizione.

Comunque sono d'accordo. :pea:

Stabilire poi se ci fu volontà o solo dimenticanza sarà impossibile.

Resta da capire se l'uso dei muti a Parma o Modena era di prassi quotidiana oppure sottointende l'intervento di un controllore/direttore.

Serve comunque un supplemento d'indagini archivistiche per capire come fosse possibile accettare come validi francobolli esteri.


Ciao: Francesco
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Re: una lettera (almeno per me) inedita....

Messaggio da Tergesteo »

Resta da capire se l'uso dei muti a Parma o Modena era di prassi quotidiana oppure sottointende l'intervento di un controllore/direttore


Erano gli annulli più comuni usati a Modena e Parma per la posta "ordinaria".

Ciao: Ciao:

Benjamin
Lombardo Veneto (filatelia, annulli e storia postale), Toscana filatelia e storia postale dell'antica provincia di Arezzo, colori della IVa di Sardegna, ed a livello filatelico tutti gli ASI
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"Non temete nuotare contro il torrente, è d'un anima sordida pensare come il volgo, perché il volgo è in maggioranza."

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francesco luraschi
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Re: una lettera (almeno per me) inedita....

Messaggio da francesco luraschi »

Grazie Benjamin. :clap:

Sembra quindi che, a meno che si tratti del caso di un impiegato compiacente (ma cosa avrebbero poi detto a Mantova in arrivo?), in questi casi il francobollo estero venisse ritenuto valido. Infatti non sembra di vedere segni di tassazione.


Ciao: Francesco

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