Il Cent. 5 13Ac ed il suo periodo di utilizzo

Forum di discussione sulle emissioni e la storia postale del Regno di Sardegna

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Topollastro
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Re: 13Ac - Comparsa di questo francobollo e prime date note

Messaggio da Topollastro »

scodello ha scritto:Ciao a tutti,

il 13Ac è tinta rara e facilmente confondibile con altre.

Ne ho avuto uno usato a fine aprile cert. Bottacchi e comprato da grande esperto previo confronto con i suoi esemplari.

Alberto



Mi pongo una domanda (da inesperto di IV): se alcune tinte sono facilmente confondibili e pertanto possono ingenerare confusione ed errori, esistono degli elementi che permettono di classificare con maggiore attendibilità i francobolli?
Mi riferisco ad esempio alla densità dell'inchiosto, alle sbavature, ai contorni, alle perline, ecc.

Se si, allora perchè raramente vengono utilizzati come elementi di valutazione, ulteriori rispetto al solo colore?

Inoltre, se esitono questi elementi peculiari, Vi sono pubblicazioni che evidenziano e sottolineano le differenze tra esemplari maggiormanti confondibili tra loro?


Scusate se ho fatto domande per qualcuno elementari. :cin:
Mario
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ziopino
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Re: 13Ac - Comparsa di questo francobollo e prime date note

Messaggio da ziopino »

Ciao: Ciao:

Credo che le risposte ai tuoi dubbi siano tutti ancora nell'intervento di Paolo, che ripropongo a te e a tutti noi:


spcstamps ha scritto:Ho visto sul sito della casa d'aste la lettera in questione; secondo me, nel caso di specie, non avendo la possibilità di visionare i certificati menzionati, potremmo trovarci di fronte ad un errore di stampa ovvero invece che "verde smeraldo scuro" è uscito dal compilatore un "verde scuro".

Sul resto della discussione bisogna capire che la classifica dei colori della IV emissione del Regno di Sardegna, fatte salve le tinte macroscopiche, le tavole ecc., è soggettiva, ovvero ogni perito o esperto che sia ha i suoi confronti e soprattutto nelle tonalità "di confine" ci sono differenze a volte anche importanti.

Per questo la linea da seguire per il collezionista è di "battezzare" un perito o esperto di propria fiducia e affidarsi a lui per le classifiche dubbie, senza scandalizzarsi particolarmente se trova tonalità simili classificate diversamente da altri periti / esperti appartenenti a correnti differenti.

Chi ha deciso di costruire la sua collezione basandosi su classifiche di più periti / esperti che non sono mai stati in contatto tra loro o di periodi storici differenti, è destinato irrimediabilmente ad avere una raccolta "mista" che prima o poi dovrà far per forza riclassificare in modo coerente e compatibile, ovvero da un solo esperto che la riprenda in mano, con il rischio di trovare qualche bella sorpresa ma di trovarne anche tante brutte.

Ovvio che infine, se la competenza e l'esperienza del collezionista sono sufficienti da arrogargli il diritto di saperne più dei periti, allora il problema è risolto alla fonte : i colori se li classifica lui come gli pare e rimanderà il problema del farle accettare agli altri come "esatte" ai posteri.



ziopino

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valerio66vt
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Re: 13Ac - Comparsa di questo francobollo e prime date note

Messaggio da valerio66vt »

Sarebbe bello se fosse stato un "errore di stampa" del compilatore.
Alla mia richiesta alla casa d'asta d'inviarmi la scansione della coppia del 13Ac mi è stata data risposta cortese ed invio della coppia del 13Ac!

Cercherò di contattare la casa d'aste in merito domani per avere maggiori informazioni riguardo i certificati.

Valerio
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Topollastro
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Re: 13Ac - Comparsa di questo francobollo e prime date note

Messaggio da Topollastro »

ziopino ha scritto:Ciao: Ciao:

Credo che le risposte ai tuoi dubbi siano tutti ancora nell'intervento di Paolo, che ripropongo a te e a tutti noi:


spcstamps ha scritto:Ho visto sul sito della casa d'aste la lettera in questione; secondo me, nel caso di specie, non avendo la possibilità di visionare i certificati menzionati, potremmo trovarci di fronte ad un errore di stampa ovvero invece che "verde smeraldo scuro" è uscito dal compilatore un "verde scuro".

Sul resto della discussione bisogna capire che la classifica dei colori della IV emissione del Regno di Sardegna, fatte salve le tinte macroscopiche, le tavole ecc., è soggettiva, ovvero ogni perito o esperto che sia ha i suoi confronti e soprattutto nelle tonalità "di confine" ci sono differenze a volte anche importanti.

Per questo la linea da seguire per il collezionista è di "battezzare" un perito o esperto di propria fiducia e affidarsi a lui per le classifiche dubbie, senza scandalizzarsi particolarmente se trova tonalità simili classificate diversamente da altri periti / esperti appartenenti a correnti differenti.

Chi ha deciso di costruire la sua collezione basandosi su classifiche di più periti / esperti che non sono mai stati in contatto tra loro o di periodi storici differenti, è destinato irrimediabilmente ad avere una raccolta "mista" che prima o poi dovrà far per forza riclassificare in modo coerente e compatibile, ovvero da un solo esperto che la riprenda in mano, con il rischio di trovare qualche bella sorpresa ma di trovarne anche tante brutte.

Ovvio che infine, se la competenza e l'esperienza del collezionista sono sufficienti da arrogargli il diritto di saperne più dei periti, allora il problema è risolto alla fonte : i colori se li classifica lui come gli pare e rimanderà il problema del farle accettare agli altri come "esatte" ai posteri.




Avevo letto quanto scritto da Paolo ma ciò non risponde alle mie domande. :mmm:

Per farmi capire faccio un passo indietro e cerco di spiegarmi: sono appassionato di fascetti della RSI e quando esamino un francobollo prendo in considerazione le caratteristiche della soprastampa, le peculiarità ed il colore dell'inchiostro, le possibili varietà presenti nello specifico, la pressione al retro, ecc.

Quando invece si parla di IV di Sardegna non si fa altro che parlare di colore, colore e colore, più o meno simile ai propri riferimenti o a quelli di un altro esemplare, magari periziato da questo o quel perito. Con il solo risultato di arrivare alla conclusione che si classifica secondo parametri spesso personali, del singolo collezionista o del perito più o meno specializzato e quindi una gran confusione che spesso non porta a risultati "definitivi".
Quante volte si sente dire, anche su queste pagine, che dipende dallo scanner, dal monitor, dalla luce con cui si fa l'esame, ecc. Evidentemente l'esame del solo colore è sterile e non determinante, specialmente per gli esemplari non facilemente classificabili.


Ora, possibile che in tanti anni che si studia la IV si siano fatti solo degli studi basati su una "sterile" elencazione di colori e nessuno abbia mai preso in considerazione altri elementi?
Insomma, una pubblicazione che utilizzi altri paramentri, tipo:

Francobollo: Sassone n.________
Date di utilizzo conosciute: dal ____________ al ____________________
Caratteristiche del colore: (tipologia, intensità, eventuali sbavature, nitidezza, ecc. ___________________________________________________________________________________)
Caratteristiche delle perline, della cornice, ecc:_______________________________________________________________________________
Eventuali varietà presenti:____________________________________________________________
Note: da non confondere con il n. _________________ da cui si differenzia per via del _______________________________ e con il n. _________ rispetto al quale presenta _________________



Grazie, MARIO
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valerio66vt
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Re: 13Ac - Comparsa di questo francobollo e prime date note

Messaggio da valerio66vt »

Ciao caro Mario

Comprndo i tuoi dubbi che sono stati anche i miei nel tempo passato, ma quello che tu dici è stato già fatto.
Se leggi attentamente i vari topic ti accorgerai che molto spesso anche noi principianti consideriamo questi elementi che tu hai elencato, aiutati da vari libri molto utili a riguardo scritti da grandi esperti che questo metodo adottano da sempre.

Si analizza il metodo di stampa, il tipo di stampa, la perlinatura, la carta, l'inchiostrazione più o meno abbondante; si guarda, se usati, la data dell'annullo (molto utile come immaginerai per eliminare o meno alcune tirature), le zone di dove è stato annullato il pezzo e così via.

Tutto questo aiuta a discernere tra un francobollo ed un altro.
A questo punto entra in gioco chiaramente la tinta.

Ti faccio un esempio veloce veloce ed abbastanza pratico (non ti scandalizzare se non scrivo in peritese e con qualche termine non perfettamente adeguato):

Un 5 centesimi del 1855 avrà le perline perfettamente visibili in quanto il cliche non è per niente usurato (se non fosse così :mmm: ).
Avrà al 99% il difetto dell'interruzione dell'ornato nell'angolo inferiore sinistro, dovrà essere una prima tavola, l'interspazio tra francobolli dovrà avere delle misure precise, anche la carta sarà di un certo tipo (spessa se parliamo del n°13 Sassone) ecc ecc.

Se qualcuna di queste variabile non è soddisfatta iniziano ad esserci dei dubbi.
Poi guardiamo anche la tinta e cerchiamo di posizionarlo (a seconda il catalogo che stiamo utilizzando) in questa o quella casellina.

Ora, essendo il procedimento della preparazione degli inchiostri del tipo "artigianale", immagina quante tinte differenti si sono susseguite nel tempo.
Dato che, fortunatamente, un processo di stampa non produce oggi una tinta, domani un altra e poi di nuovo la stessa in un lasso temporale brevissimo, lo studio di tutti gli elementi detti prima assieme all'analisi della tinta permette di collocare con buona certezza un pezzo.

Il problema, come detto, può nascere tra due tinte molto vicine tra loro (ossia uno più chiaro ed uno più scuro) e qui interviene il perito esperto che avendo visto una molteplicità di francobolli potrà con buona certezza dipanare la questione e potrebbe esserci la problematica dell' "occhio diverso" tra perito e perito: uno darà una classificazione e l'altro quella vicina. Ci sta tutto!

Quando invece si vedono classificazioni a "cacchio" allora il problema è un altro ma si entra in un ambito che ho già accennato ed è quello che crea appunto, disappunto, nel neofita e che a mio avviso non dovrebbe capitare in quanto una tinta è una tinta e non la si può vedere con enorme differenza tra due periti.
Piccola differenza si, grande differenza non è a mio avviso accettabile e qui è il problema.

La soluzione a tutto questo è quindi munirsi di tanti bei libri scritti da diversi autori, studiare tanto, avere tanti confronti per esercitarsi ed affidarsi ad un perito serio, il mercato te lo indicherà con certezza.

Per il problema che hai esposto della tinta e dello scanner, questo entra in gioco solamente quando appunto (per gioco) tra di noi si postano i francobolli.
E' appunto un gioco in quanto non è possibile, attualmente, avere via elettronica la possibilità di vedere la tinta reale che solo il possessore del francobollo vede.
In compenso, si compensa, (ammazza quanti giochi di parole faccio oggi) con l'osservazione via monitor di tutte quelle caratteristiche, osservabili in tal guisa, dette prima: perlinatura, tavola, annullo ecc ecc.

Mi fermo qui sperando che non mi ci abbiate già mandato 100 righe prima.
Ciao: Ciao:

Valerio
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robymi
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Re: 13Ac - Comparsa di questo francobollo e prime date note

Messaggio da robymi »

Credo che il motivo del diverso approccio alle due problematiche risieda nelle "leggere" differenze fra IV emissione di Sardegna e tirature RSI (periodo storico di utilizzo, strumenti tecnici disponibili, materiale d studiare etc etc).
Roberto
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ziopino
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Re: 13Ac - Comparsa di questo francobollo e prime date note

Messaggio da ziopino »

Ciao: Ciao:

Ciao Mario
Le tue domande e i tuoi dubbi sono più che legittimi.
Credo che Valerio abbia dato una risposta molto chiara ed equilibrata.
Io, se mi permetti, posso consigliarti qualche testo per cominciare a farti un'idea di quanto è stato fatto negli anni dagli studiosi della IV:
Il testo fondamentale, e secondo me indispensabile, è il trattato di Cesare Rattone. Molti lo considerano superato, essendo stato pubblicato molti anni fa (nel 1951, se non erro).
In realtà io lo ritengo un riferimento assoluto, soprattutto per il tipo di approccio allo studio dell'emissione, molto simile a quanto tu hai proposto.
Lo trovi in asta su ebay.
Altro manuale indispensabile è l'ultima pubblicazione di Umberto Ballabio. Ti dà un 'idea dei colori e moltissime informazioni del genere che tu ritieni necessarie. Lo trovi anch'esso su ebay nel negozio dell'autore o in numerosi altri negozi online.
Se poi hai voglia di cercarli, ci sono le pubblicazioni del Lajolo, che lo stesso Rattone utilizzò come base del suo lavoro. Non sono facili da trovare..... Buona fortuna...!!!

Ciao: Ciao: :abb: :abb: :abb:
ziopino

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Re: 13Ac - Comparsa di questo francobollo e prime date note

Messaggio da Topollastro »

ziopino ha scritto:Ciao: Ciao:

Ciao Mario
Le tue domande e i tuoi dubbi sono più che legittimi.
Credo che Valerio abbia dato una risposta molto chiara ed equilibrata.
Io, se mi permetti, posso consigliarti qualche testo per cominciare a farti un'idea di quanto è stato fatto negli anni dagli studiosi della IV:
Il testo fondamentale, e secondo me indispensabile, è il trattato di Cesare Rattone. Molti lo considerano superato, essendo stato pubblicato molti anni fa (nel 1951, se non erro).
In realtà io lo ritengo un riferimento assoluto, soprattutto per il tipo di approccio allo studio dell'emissione, molto simile a quanto tu hai proposto.
Lo trovi in asta su ebay.
Altro manuale indispensabile è l'ultima pubblicazione di Umberto Ballabio. Ti dà un 'idea dei colori e moltissime informazioni del genere che tu ritieni necessarie. Lo trovi anch'esso su ebay nel negozio dell'autore o in numerosi altri negozi online.
Se poi hai voglia di cercarli, ci sono le pubblicazioni del Lajolo, che lo stesso Rattone utilizzò come base del suo lavoro. Non sono facili da trovare..... Buona fortuna...!!!

Ciao: Ciao: :abb: :abb: :abb:



Grazie per le segnalazioni. :cin:
Proverò a cimentarmi con le pubblicazioni per approfondire le varie tematiche.

Un'altra domanda: ho visto che si raccolgono prevalentemente usati, sciolti o su busta. E' tanto difficile (e costoso) reperire francobolli nuovi "pregiati" (come quello dell'argomento in oggetto) o è una scelta legata alla migliore datazione dell'emissione?
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Re: 13Ac - Comparsa di questo francobollo e prime date note

Messaggio da valerio66vt »

Qualcuno sa se all'asta Ghiglione la famosa coppia del "13Ac" su lettera è andata venduta o meno e se si a quanto?

Grazie
Valerio
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bomber
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Re: 13Ac - Comparsa di questo francobollo e prime date note

Messaggio da bomber »

valerio66vt ha scritto:Qualcuno sa se all'asta Ghiglione la famosa coppia del "13Ac" su lettera è andata venduta o meno e se si a quanto?

Grazie
Valerio



Valerio...invenduta...certo a quel prezzo... :$$: :$$: Ciao:
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Re: 13Ac - Comparsa di questo francobollo e prime date note

Messaggio da Topollastro »

ziopino ha scritto:Ciao: Ciao:

Il testo fondamentale, e secondo me indispensabile, è il trattato di Rattone.

Ciao: Ciao: :abb: :abb: :abb:


Certo che... a pensarci bene è il colmo consigliare il Rattone a un Topollastro... :uah: :uah: :uah:

Revised by Lucky Boldrini - March 2013
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